| inviato il 06 Novembre 2020 ore 23:19
Nessuno si è chiesto se tutte quelle belle funzioni di ACR che ci sembrano fatte in RGB sono fatte davvero li? Non è che magari, come si fa comunemente nel software, si passa al volo in una rappresentazione differente e poi si ritorna? Poi, la linearità dell'RGB debbo ancora vederla: uno spazio che non ha nemmeno una funzione distanza espressa chiaramente lineare non può proprio essere. È solo che siamo abituati a vedere i tre numeri e questo ci conforta, perché noi esseri umani siamo abitudinari... |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 1:27
Per quanto ci è dato sapere ACR e Lightroom non hanno altri modi colore al loro interno, quindi è sempre tutto in RGB. La parte di caratterizzazione è in RIMM, quindi è lineare. Deve esserlo per forza per fare i controlli di WB ed esposizione ad esempio. Altre parti sono spostate in output-space con Melissa-RGB (o Bastard-RGB) e hanno una precisione in bit inferiore. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 8:40
Si, ma questo non significa che in qualche algoritmo, questo non avvenga. Sai quante volte si passa a sistemi duali per semplificare la vita e ottenere i risultati che si vogliono? |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 12:18
“ Si, ma questo non significa che in qualche algoritmo, questo non avvenga. „ Sì, certo. Ma non ci sono dettagli o evidenze di questa cosa. La parte certa è la fase di caratterizzazione, che coinvolge XYZ e poi RIMM. La pipeline di sviluppo DNG è pubblica e non sono contemplate trasformazioni in altri modi colore. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:08
Sicuramente la pipeline resta sempre in RGB. Quello che non sarà mai chiaro è come ogni nodo della pipeline è implementato, giustamente, altrimenti chiunque potrebbe rifarsi ACR tale e quale.. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 17:53
Dopo che Pollastrini etc mi hanno messo la pulce del degrado passando da LAB a RGB ho fatto molte prove anche ingrandendo particolari e passare da uno all'altro io non vedo nessun cambiamento. E per lavoro ho guardato colori per 50 anni. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 18:42
Paolo, quello che dice Alessandro ha del vero. [OT matematico] Se vuoi goderti un po' di equazioni puoi capirlo da te, guarda qui. Ci sono dei numeri che hanno precisione finita e delle radici cubiche, per cui, andando da RGB a LAB e ritornando, potresti scostarti dal valore reale, considerando la precisione di macchina dei nostri elaboratori. Inoltre la funzione ha un punto di discontinuita' che rende "pericoloso" il passaggio. [Fine OT] Nella realta', pero', le differenze sono cosi' minime che sono praticamente impercettibili (a meno di casi eccezionali, tipo essere proprio a cavallo della discontinuita'). |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 18:51
“ Dopo che Pollastrini etc mi hanno messo la pulce del degrado passando da LAB a RGB ho fatto molte prove anche ingrandendo particolari e passare da uno all'altro io non vedo nessun cambiamento. E per lavoro ho guardato colori per 50 anni. „ Prendi questo semplice file e aprilo in PS: s000.tinyupload.com/index.php?file_id=33530281064106538463 Vai in Immagine-Duplica Vai in Immagine-Calcoli In sorgente 1 metti "Color Card", in Sorgente 2 metti "Color Card Copia", in Fusione metti "Sottrai": a quel punto l'immagine sottostante sarà nera, perché sottrai da una immagine la stessa identica immagine con i colori con gli stessi identici valori. Chiudi la finestra. Vai in una delle due immagini e cambia metodo in LAB e poi ricambialo in RGB: non è stata fatta alcuna modifica da parte nostra ma solo il cambio di metodo. Vai in Immagine-Calcoli In sorgente 1 metti "Color Card", in Sorgente 2 metti "Color Card Copia", in Fusione metti "Sottrai": a questa punto l'immagine sarà a strisce nere e grigie perché il semplice fatto di passare da un metodo all'altro, anche senza fare modifiche, altera l'immagine. Se poi usi il color picker su, per esempio, il blu, vedrai che nell'immagine originale ha un valore di 254, mentre nell'immagine modificata da RGBaLabEpoiRGB, il valore sarà diverso (ci sarà un po' di più di Red e di Green). E così per tutti gli altri colori |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 20:13
@Cartand: se usi un'immagine a 8 bit, certo che succede. Prova a convertirla a 16 bit (Image->Mode ->16 bit) e rifai il giochino: vedrai che la differenza e' 0. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 20:31
“ @Catand: se usi un'immagine a 8 bit, certo che succede. Prova a convertirla a 16 bit (Image->Mode ->16 bit) e rifai il giochino: vedrai che la differenza e' 0. „ Prova con un tiff di quelli disponibili sul sito che hai linkato, tipo questo: www.brucelindbloom.com/downloads/DeltaE_16bit_gamma2.2.tif.zip Non è questione di 16 o 8 bit. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 22:42
In termini generali: - meno ci si fa il fotoritocco sopra e più i colori delle immagini sono "naturali" e brillanti - più si usano i dati originali di scatto(= più si lavora sul RAW col convertitore di RAW) e meno si lavora in PP (o altri programmi simili) sul file immagine dopo la conversione del RAW, più i colori restano naturali e brillanti. Il fotoritocco fatto sul file immagine porta a un numero alto di operazioni matematiche ogni volta che si muove un cursore, il calcolatore taglia dei decimali dei risultati delle varie operazioni matematiche su ciascuna di quella miriade di operazioni matematiche che costitusico in fotoritocco, ed il taglio dei decimali reiterato, danneggia l'immagine, in casi estremi appare quella che si chiama "posterizzazione", ma ben prima che appaia la posterizzazione, appaiono colori "falsi", smorti e privi dei toni dlicati e sottili, tagliati via dal calcolatore durante il fotoritocco. Per questo si usano i 16 bits colore di precisione di ricostruzione immagine. Se poi si cambia anche il metodo colore di un file immagine, con conversioni di un numero sterminato di colori da coordinate di un tipo ad altre coordinate completamente diverse, per lavoraci sopra e poi rifare il passaggio inverso, i tagli fatti dal calcolatore su ciascuna operazione matematica di comnversione, possono appairire visibili. Ma se uno si trova bene a lavorare col LAB, che lo usi, niente di male, conta solo l'immagine finita. |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 10:10
Come ho detto, e hanno ribadito Alessandro e Raamiel, un degrado c'è sempre, qualsiasi cosa tu faccia. Si tratta di capire se il risultato vale il degrado, che poi è una quantizzazione. Dalle mie prove, a 16 bit non riesco a vedere differenze tali da giustificare l'abbandono di un metodo. Se si vuole utilizzare il LAB, consiglio sempre di fare un livello unito, copiarlo, fare un nuovo documento, incollarlo, fare le modifiche in LAB, convertirlo in RGB, selezionare tutto, tornare nel documento iniziale e incollare. Anche con Lr/ACR e il RAW, per vari motivi, hai un degrado delle informazioni, c'è poco da fare. I computer sono macchine pensate per lavorare con numeri interi, e qualsiasi altro numero è "emulato" e soggetto a degrado. I software seri ne tengono conto e te lo dicono, gli altri lo nascondono sotto il tappeto. |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 10:39
Io lavoro a 16 bit e non riesco a vedere nessuna differenza pur avendo l'occhio allenato. In compenso con il LAB lavoro velocemente e con risultati migliori. Rimango in attesa di qualcuno medio/scarso come me (credo la grande maggioranza) che faccia prove comparative |
| inviato il 08 Novembre 2020 ore 12:49
@Simgen, puoi farlo solo usando gli oggetti avanzati, perché non riesci a mantenere contemporaneamente due profili colore nello stesso file.. |
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