| inviato il 13 Novembre 2025 ore 19:15
La mia zona è il limite estremo del Monferrato a confine con il Po. Io la chiamo Burundi. L'impoverimento è dovuto alla crisi orafa di Valenza dove le aziende produttrici sono ridotte a meno della metà a partire dal 2007 e dalla chiusura di diverse attività industriali a Casale Monferrato come la Cerutti rotative con la relativa scomparsa delle ditte artigianali e commerciali dell'indotto. Il crollo di queste attività non è dovuto alla AI ma a un cambiamento dei consumi a livello internazionale. La Cerutti vendeva rotative per la stampa in tutto il mondo ed era forse la prima azienda produttrice. A prescindere dalle scelte imprenditoriali l'avvento di internet ha influito molto sul calo della carta stampata. Purtroppo o per fortuna le cose cambiano e spesso cancellano attività e persone. È una storia vecchia come il mondo. È chiaro che trovarsi in mezzo ai vortici del cambiamento non è gradevole. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 20:03
Come quando hanno automatizzato le colture nelle risaie della Lomellina interi paesi si sono spopolati . |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 20:09
Colture non culture |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 20:19
Beh , avevamo capito comunque Old... Avrei sbagliato anche io.. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:10
Lo spopolamento delle campagne è dovuto al passaggio meccanizzazione agraria e ha riguardato tutte le colture. Allego il link ad un articolo recentissimo dell'Accademia Nazionale di Agricoltura: www.accademia-agricoltura.it/popolazione-e-produzioni-agrarie-nel-20-e L'articolo si riferisce ai cambiamenti avvenuti in agricoltura a cavallo tra il XX secolo e il nuovo millenio e riguarda anche la popolazione agricola su base mondiale. In agricoltura, con la meccanizzazione è avvenuto un fenomeno non dissimile a quello che probabilmente provocherà l'AI nei prossimo futuro. Sicuralmente il cambiamento provocato dalla AI sarà più rapido e incisivo ma ripeto: non è dissimile a quello che ha riguardato la popolazione agricola. Per i pigri riporto una parte interessante dell'articolo: Fra la fine del 20° e l'inizio del 21° secolo la produzione agricola mondiale è cresciuta in media il 2% all'anno, con valori molto più alti nei paesi in via di sviluppo. Le persone impegnate in agricoltura erano un miliardo nel 2000, pari al 40% della forza lavoro mondiale, e nel 2018 si sono ridotte a 884 milioni, 27% della forza mondiale. In altri termini: nel 2000 la popolazione mondiale era di 6,07 miliardi e 1 miliardo era impegnato in agricoltura cioè 1/6 pari al 17% circa del totale nel 2018 la popolazione mondiale era di 7,5 miliardi e 887 milioni erano impegnati in agricoltura cioè 1/8 pari al 12% circa del totale. Questo nel lasso di un tempo breve: 18 anni. Se poi torniamo agli inizi del '900 il divario diventa enorme. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:20
Qualunque Spopolamento in Italia è dovuto alla meccanizzazione o al l'automazione.. e ora c'è pure l'intelligenza artificiale... Un bel terno... |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:21
I dati che ho riportato sono a livello mondiale. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:23
Quello che deve preoccupare maggiormente è la capacità della AI - adeguatamente addestrata - a deviare il pensiero delle persone. Il problema del lavoro è un fatto secondario, un riflesso. La forza dell'essere umano sta nel pensiero e non nelle braccia. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:23
Chiamalo secondario .. una bella disoccupazione globale .. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:29
Il pensiero genera il lavoro e non il contrario. Con il pensiero puoi adattarti con i soli muscoli potresti non farcela. Il problema è il capacità di adattamento. In quel caso la masturbazione mentale non aiuta. Il vero problema, lo ripeto, è la deviazione e la distorsione del pensiero a livello globale delle masse. ... e si sa, le masse sono becere. Gli dai da magnà e da divertì e il problema è risolto. Chi usa e userà la AI per pilotare il mondo lo sa perfettamente che la AI è lo strumento perfetto perchè è pervasivo. In altre parole: il rischio è quello di diventare davvero tanti numerini pilotati da pochi burattinai. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:32
Solo che a forza di magnare i nostri condottieri romani , non ne hanno più di panem da dare anche agli altri.. figurati il circenses..... |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:37
Circenses? Facilissimo, guardati attorno: il calcio, sky & CO., la fotografia, la bicicletta da € 10.000, l'automobilina elettrica super connessa, ecc. ecc. Siamo piccoli numerini da pilotare e spremere. E' molto più complesso, sottile e profondo rispetto al mondo che vede il Landini (il sindacalista, non il trattore). |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:43
A proposito, vi siete accorti che le macchine vengono vendute più per le loro capacità di infotainment che per le altre caratteristiche di reale utilità? ... e tutti come i caproni comprano la macchina perchè ha carplay e non perchè l'auto serve per andare a lavorare. Non parliamo poi di chi acquista l'auto elettrica e all'improvviso si sente "green" e percorre km 30.000 all'anno perchè secondo lui tanto non inquina. Bel fenomeno. |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:44
Ma quando finisce il lavoro anche del papà , addio calcio.. e la macchina fotografica la vendi.. e poi si che li vediamo scendere in piazza... |
| inviato il 13 Novembre 2025 ore 22:54
La crisi finanziaria del 2007 si è basata proprio sul fatto che la gente ha preferito indebitarsi pur di non cambiare il tenore di vita. Aveva meno reddito ma pur di non ridurre il proprio livello di vita ha preferito indebitarsi. Naturalmente spronati e favoriti da banche e finanziarie che concedevano mutui e finanziamenti alle quali i politici hanno lasciato mano libera. Del resto dire alla gente che il loro tenore di vita deve ridursi significa non prendere voti. Ma attenzione: la faccenda è più complessa. Noi italiani consideriamo le istituzioni e i gruppi istituzionali come qualcosa di divino che sta ben sopra all'essere umano. Invece è il contrario: è l'essere umano che controlla l'istituzione e nel caso delle banche e finanziarie erano gli AD e i manager che le dirigevano dritte verso il naufragio. I Magnager guadagnavano comunque indipendentemente dall'andamento della società che amministravano. Infatti gli AD liquidati dopo il disastro, per contratto, hanno preso decine se non centinaia di milioni di liquidazione nonostante i disastri combinati. Caro Gion65 tu vedi solo una sottilissima fettina del mondo. Io ne vedo una un pelino più grande ma il mio sforzo è proprio legato a capire che ciò che vedo non è il tutto ma è sempre poco. |
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