| inviato il 22 Giugno 2025 ore 20:12
Io sarò grato all'IA per quanto aiuterà la ricerca medica. Già ora i risultati sono incoraggianti. |
| inviato il 22 Giugno 2025 ore 20:14
Taralluccievino, sei molto attento alle sfumature ma dimentichi il SE nella mia affermazione. Amplio il concetto introducendo l'eroe classico, colui che andava contro il Fato e quello Nipponico, dove la nobiltà della sconfitta rende degna la vita. Non vi è nulla di meglio di fallire contro ogni logica e predestinazione. Achille che và incontro al proprio destino e Ulisse che cerca di raggirarlo, mettendoci un po', ovviamente. |
| inviato il 22 Giugno 2025 ore 23:22
Per la medicina e poco altro , dovrebbe essere sviluppata... Tutto qui... semplice semplice.. ma la guerra fa il denaro e il denaro fa la guerra.. |
| inviato il 23 Giugno 2025 ore 18:59
si ma L'AI ha senso di esistere anche perchè le venga sottoposto il mio testo e restituisca al senior di cui sopra una risposta esilarante. Cosi è facile screditare o accreditare l'AI. mettiamola al lavoro dove serve, e quando vi farà comodo, sarà stata la miglior scelta dell'umanità. E l'uomo diventa goloso con davanti la panna montata, o la crema, o anche una semplice bistecca. I rischi ci sono ovunque e per qualsiasi cosa sia "evoluzione", ma solo chi non ne ha/sente il bisogno, è così critico, integerrimo, e radicale. Nel momento del bisogno, vi servirà come vi sono servite le stampanti e le calcolatrici. E se nella medicina avrà un uso, io indirettamente spero sia fruibile, perchè quando le malattie colpiscono i propri figli (in particolare) qualunque "santo" sarà ben accetto. No, non prego, non credo, e non affido nulla alla benevolenza cristiana. E non conosco il latino. |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 14:27
Arriviamo AL DUNQUE, alla "ciccia": cosa può fare l'AI e cosa NON PUÒ FARE. Parto da quest'ultima, cioè COSA NON PUÒ FARE: sostituirsi alla Human Natural Intelligence, lato CREATIVITÀ. Non può farlo per il semplice motivo che NON PUÒ CREARE, NON PUÒ INVENTARE, ma può solo ricreare/rimescolare/rivogare attingendo dai dati che ha. In pratica, gli manca L'UMANITA', la fantasia, l'intuizione, la follia, il sarcasmo, l'ironia, il sapersi prendere in giro, l'amore, le emozioni forti, i profumi, i sapori, eccetera eccetera eccetera. . |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 14:38
Nel caso delle AiA o IaI non credo si possa parlar di intelligenza quanto piuttosto di istruzione, è un po come paragonare la cultura all'informazione. |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 14:57
Credo che sopravvalutate l'essere umano medio. A meno che, con la creatività, non intendiate la bacchetta elettrica ammazza mosche per recuperare il telecomando dall'altro lato del divano. La frontiera dello sviluppo è questo: Artificial General Intelligence (AGI), also known as human-level AI, is a theoretical type of AI that would possess the ability to understand, learn, and apply knowledge across a wide range of cognitive tasks, similar to a human. E qui, considerando che è più semplice aumentare il lato elaborazione e memoria artificiale, piuttosto che spiegare perché serve ragionare oltre un decennio all'uomo comune, direi che Dio si è trasferito altrove come i delfini del film "Guida intergalattica per autostoppisti". |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:06
Diciamola tutta: l'AI serve a chi ha poca (voglia di utilizzare la propria) intelligenza naturale e problemi di memoria. Così come si usa la calcolatrice o il PC per quelle operazioni che si possono tranquillamente fare senza. Diciamola meglio: chi sente (o ha) il bisogno dell'AI, probabilmente ne diverrà schiavo/dipendente e ne dovrà fare sempre più utilizzo. AUGURONI vivissimi! |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:09
“ @Juan Luca Credo che sopravvalutiate l'essere umano medio. „ Tipico esordio di chi si ritiene un tantino al di fuori e/o al di sopra della media, un pò come chi fa vanto di "sapere di non sapere". Poi alle varie intelligenze macchiniche mancano i pollici opponibili ed altri ammenicoli che fanno tanto genere che genera. |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:12
È un insulto troppo complicato per sembrare efficace. Ma se serve per classificarmi e/o al di fuori lo accetto, anzi ne prendo due! |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:16
Aggiungo > noi disponiamo del più potente strumento di elaborazione presente nel mondo: il cervello. Impariamo quotidianamente, ANCHE NELLE PICCOLE COSE, NEI PICCOLI GESTI, ad utilizzarlo come si deve. Creeremo un sentimento che, letteralmente, ANNIENTERÀ CHAT GPT & CO.: l'invidia. E sarà letale. Per l'AI. |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:23
La maggior parte delle persone continua a dialogare più a lungo di quanto vorrebbe per paura di ferire i sentimenti dell'interlocutore, come suggerisce un'altra ricerca. A volte addirittura entrambi vorrebbero chiudere la conversazione, ma non lo fanno per non risultare offensivi. |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:34
Addirittura toni oracolari, preferivo quasi quasi certe uscite vernacolari che, pure, non son mancate. |
| inviato il 24 Giugno 2025 ore 15:41
La nascita di una qualsivoglia forma di vita è più stupefacente dei futuri progressi tecnologici. E poi il dover sviluppare il senso critico nei confronti dei risultati ottenuti attraverso l'uso dell' AiA mi ricorda l'avvento delle prime calcolatri elettriche, prima si facevano i conti a macchina e poi, per sicurezza, a mano. Ora le operazioni con carta e penna non le fa più nessuno e il macchinico avrà via libera e senza contradditorio. |
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