| inviato il 26 Giugno 2025 ore 14:07
“….Perché? Le ghiere girano diversamente?…” •••••••••••••••••••••••••• A parte che sì, girano diversamente, ma non è neanche quello il vero problema. Se non noti la differenza nella messa a fuoco manuale fra una moderna digitale e una macchina a pellicola di 50 anni fa, mi fa piacere per te; io invece la noto e parecchio. Posso dirlo o devo chiedere il permesso a qualcuno? Che poi non è neanche una lamentela, ho usato e uso di tutto, ma se mi venite a dire che le moderne digitali ti emozionano nell'usarle, io rispondo di no. È un po' come con le automobili: ho una Mazda di recente produzione, fa tutto lei, tu non devi pensare più a niente. Tornerei indietro alla mia vecchia Alfa Romeo Giulia di quando ero ragazzo? No, ma se mi chiedete con quale delle due mi sono divertito di più…. |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 14:22
N.enrico Quindi ci avevo preso... è solo divertimento. Fai bene, ognuno di diverte come vuole. |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 14:39
Beh allora io sono fortunato: anche oggi mi diverto allo stesso modo in cui di divertivo quando ho iniziato. |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 15:24
“ Posso dirlo o devo chiedere il permesso a qualcuno? „ devi chiedere il permesso, tramite PEC ovviamente |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 15:27
Premetto che non c'è un filo di polemica in quanto ho scritto in precedenza ed è normale che ovviamente ognuno trovi il piacere di fare a modo suo. Sono anche collezionista di reflex degli anni '60/"70/80 e prendere in mano una Nikon F/F2 o anche le più recenti FM, FM2 , così come le Canon , anche la mia prima reflex la FTb, mi da sempre emozione. Ma emozione legata ai ricordi....Oggi in alcuni casi avrei un po' più di difficoltà a focheggiare con lo stigmometro a immagine spezzata e corona di microprismi perché ad una certa età si diventa presbiti, si vede un po' meno bene, ma comunque ce la si fa. Sono d'accordo con quanto scritto da Luca_film_it che ha trovato il divertimento nel giocare con i chimici, gli sviluppi anche solo per fare successive scansioni. La pellicola sicuramente per il B/N ha delle caratteristiche non replicabili con il digitale. Luca, infatti, non parla di mirini, AF, focheggiature a mano che, per me non possono determinare il piacere della pellicola, ma ha trovato nella fase successiva la vera diversità con il digitale. D'accorfo anche con @Gsabbio in molte cose, soprattutto non convince nemmeno a me cercare di "scimmiottare" la pellicola con dei preset ( tipo Velvia, etc) che lasciano il tempo che trovano e, spesso, mi sembrano più dettati dalla nostalgia. Poi, ognuno può creare dei preset propri o una serie di step che danno maggiore soddisfazione. Con Gsabbio sono meno d'accordo ( o forse non l'ho compreso io del tutto) sulla difficoltà di focheggiare a mano; sai bene che ( mi scuso se lo ripeto) è una pratica comune per i paesaggisti o per chi fa macro. Io, quando fotografo un paesaggio, metto su cavalletto, tolgo IBIS, tolgo AF e focheggio a mano, metto in manuale metto gli ISO più bassi possibile, ( mai usato autoiso) controllo la profondità di campo, spesso sono in iperfocale valutandola con i riferimenti sull'obiettivo o anche con le tabelle ( DOF master). Spesso uso in manuale e non uso AF anche in certi sport dove posso prevedere il passaggio dell'auto o moto o tennista, metto a fuoco in un punto preciso e scatto all'arrivo. Non uso quasi mai AF nelle macro. Spessissimo focheggio a mano, una cosa normalissima per certi generi. Riferendomi sempre a Gsabbio, mi piacerebbe provare il B/N direttamente in macchina per vedere quanto si possa avvicinare ad un ideale B/N tipo pellicola. Si parla bene di Leica e Fuji. Purtroppo la maggior parte delle macchine fotografiche consente di avere solo jpeg e bisogna accontentarsi Poi certo che ognuno è libero di fare quel che vuole così come io sono libero di non condividere il senso di certi ragionamenti o di dar ragione per esempio a Luca_film che fa un discorso diverso e si diverte ma in camera oscura o a Gsabbio o a Paolo che usa la pellicola per la bellezza delle sue multiproiezioni di diapositive, non perché mette a fuoco manualmente. |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 15:59
“ quando fotografo un paesaggio, metto su cavalletto, tolgo IBIS, tolgo AF e focheggio a mano, metto in manuale metto gli ISO più bassi possibile, ( mai usato autoiso) controllo la profondità di campo, spesso sono in iperfocale valutandola con i riferimenti sull'obiettivo o anche con le tabelle ( DOF master) „ Sì, ho visto le tue foto ed il risultato si vede. Il mio modo di fotografare è molto meno riflessivo/ponderato: vedo, punto, -polarizzo- scatto (quasi sempre in manuale per avere l'esposizione giusta), la discriminante è il tempo a mia disposizione. -da sempre- una volta facendo alpinismo, ora semplicemente facendo passeggiate in montagna, non potevo concedermi il lusso di far aspettare i soci, perché dovevamo essere veloci. L'abitudine è rimasta, Fammi fare reportage saltellando a destra e sinistra, dove le decine di scatti si susseguono nell'arco di un minuto, ma non chiedermi di lavorare sul cavalletto (ne ho tre... che praticamente sono 'diventati grandi' -vecchi- assieme a me) è chiaro che operando come te, qualunque lente manuale viene sfruttata al massimo, operando come me... usarla è puro masochismo EDIT: @Claudio Santoro Di recente ho preso una nikon F3 e sono tornato a focheggiare con lo stigmometro... Solo che ormai sono diventato presbite e non ho il lentino per la correzione diottrica, morale: ragazzi... non è vita. |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 19:51
Hai mai provato a settare la Z7 II in Jpeg qualità bassa formato immagine piccolo e colore "forte", mi sa che è quello che cerchi. bianchi sparati, neri chiusi tutto irrecuperabile :) |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 19:53
La D80 ho letto da qualche parte che va bene con filtro IR, o meglio... convertita |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 20:46
@Gsabbio io sono un modesto paesaggista. Ma non faccio solo questo, anche street macro. E nella street mi sta benissimo usare l'AF ovviamente. Lo uso spesso con lettura spot per misurare l'esposizione sul soggetto che mi interessa. Riguardo all'esposizione dove tu usi il manuale, dai tempi della pellicola degli ultimi anni ( usavo una Nikon F100 e una F80), se non si tratta di paesaggio o di foto con cavalletto, uso più spesso la priorità ai diaframmi che in fondo, è l'equivalente del manuale, perché impostando i diaframmi controlli sempre che tempo ti da la macchina e se non ti conviene, cambi diaframma. La F3 è stupenda, complimenti: io ne sto cercando una assolutamente perfetta e con imballi, libretto possibilmente come nuova. Di recente ho trovato una F4s che sta insieme alla F e alla F2. Cerca una lentina per correzione. Vedi da Mario Muraro, specialista usato Nikon o dal solito NOC. A volte queste cose le ha anche Fotoprisma. |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 20:47
di sicuro la d70-d70s sono state convertite |
| inviato il 26 Giugno 2025 ore 20:57
Anche la D300 |
| inviato il 27 Giugno 2025 ore 8:43
Ho letto il 3D sia in modo confuso che in modo cercando di trarne un senso o meglio più pareri di ogni uno che ha scritto. Alla fine pensando a quello che ho avuto come esperienza con la pellicola sia per passione che per lavoro ed avendo seguito tutto il passaggio al digitale nella pubblicità e nell'editoria in cui i vari fotografi si son trovati un mondo nuovo da dovere affrontare, ho un'immagine che in alcuni casi rientra in quello che si è detto ed in altri, vuoi il dover avuto affrontare il cambiamento per lavoro dove negli anni 80 la qualità era un'altra cosa rispetto ad oggi e l'avvento poi dei social che hanno di fatto stravolto anche la comunicazione sia pubblicitaria che personale, il mio essere oggi un analogico dentro e un digitale fuori, mi ha creato inizialmente un conflitto di pensiero, ma poi mi sono subito reso conto che si stava aprendo un nuovo mondo dove le variabili erano infinite e alla fine il limite era da cercare nella propria fantasia e non nell'attrezzatura. Questo mi ha reso consapevole che il digitale altro non è che l'emulazione dell'analogico, ma con uno spazio di ricerca (dettato dall'editoria e dal dover allargare il target di acquirenti di fotocamere) che si è dimostrato nei primi decenni quasi senza limite, ma in questo ultimo decennio sta mostrando di essere arrivato alla fine di un percorso e sta come si dice tirando gli ultimi morsi (che sono i più letali per noi che compriamo) per poi passare oltre e rendere poi vintage varie sfumature di un mercato finito. Detto questo, l'attrezzatura per me è sempre stata in funzione di quello che facevo, quindi un mezzo e non una fonte di gioia o dannazione. Restano alla fine solo poche cose che sono le fondamenta della fotografia e che si trovano in tutte le varie espressioni analogica digitale e quello che verrà. Quello che però alla fine frega tutti è la comodità e il non avere problemi, ma soprattutto l'avere tutto istantaneamente e senza possibilità di errore, questo fa si che noi tutti perdiamo l'impegno, l'attenzione e soprattutto lo studio nel trovare nuove soluzioni, diventiamo tutti più pigri e ci adagiamo sui risultati che ormai tutti possono avere. In questo modo la fotografia è diventata popolare e logicamente è stata inglobata nel Blog della nostra vita sociale che sta diventando sempre più solitaria. Poi per quello che è il titolo del 3D se parto dalla mia Miranda come prima fotocamera seria ed arrivo oggi alla mia R6MKII ovvio che certe cose come la messa a fuoco della Miranda sia distante sembra secoli dalla mia R6MKII, logico che il vedere l'immagine allinearsi per la messa a fuoco e fermarsi quando combaciano perfettamente e controllare quindi la manualità è come riscoprire l'acqua fresca di fonte. Concludendo: il mondo gira è una grande giostra tutto diventa più veloce e complesso, fermarsi ogni tanto fa bene al cervello che deve riorganizzare tutto in modo più veloce e noi al contrario invecchiamo e andiamo sempre più lenti |
| inviato il 27 Giugno 2025 ore 11:12
“ l'attrezzatura per me è sempre stata in funzione di quello che facevo, quindi un mezzo e non una fonte di gioia o dannazione. „ Questa è un luogo comune. Come ogni altro utensile o macchinario al servizio dell'uomo, anche l'attrezzatura fotografica sarà per forza gioia o dannazione a seconda di cosa ti consentirà di fare e come. |
| inviato il 27 Giugno 2025 ore 11:21
“ Di recente ho preso una nikon F3 e sono tornato a focheggiare con lo stigmometro... Solo che ormai sono diventato presbite e non ho il lentino per la correzione diottrica, morale: ragazzi... non è vita. „ Bisogna scattare con gli occhiali, c'è poco da fare, d'altronde quelli servono comunque per regolare le impostazioni della fotocamera; io senza occhiali neanche capisco cos'ho in mano, figuriamoci. Lo so, è più scomodo, ma penso che si possa fare. Mio padre ha scattato una vita con la sua Voigtlander a telemetro e obiettivo fisso, e pure lui era ciecato. Cannava il fuoco una volta ogni due rotolini. Ci può stare, dài. Rimango dell'idea che l'autofocus è il male, come tutti i bisogni indotti dalla tecnologia, e se ne può fare benissimo a meno nel 95% dei casi. |
| inviato il 27 Giugno 2025 ore 12:02
No, non è un luogo comune per diverse persone: ovviamente scegli quello che può servirti ed è più adatto alle tue esigenze; un appassionato di avifauna sceglierà un AF performante, ovviamente. Ma per tanti come per me ( e l'ho detto tante volte) è solo un elettrodomestico che non mi appassiona più di tanto né mi dà stimoli nuovi avere l'ultimo modello. Siamo così al di sotto di quanto consente la nostra attrezzatura che , salvo casi specifici, puoi fare di tutto con quello che possiedi. Io uso indifferentemente reflex FF ( D800), ML FF ( Sony A7RIIIA), ML m4/3( Olympus). L'aver acquistato per ultima la Sony unicamente per contenere pesi e e dimensioni. E non presi l'ultimo modello ( RV) perché inutile a mio avviso: si poteva far tutto con i modelli precedenti. Alcuni si appassionano al mezzo: molti la Leica se la piazzano nell'avatar e forse la sera se la mettono sul comodino, ma per tanti una cosa vale l'altra magari usano un marchio perche sono abituati al menù alla posizioni dei comandi, ma mi sembrerebbe strano aver voglia di fare foto perché la macchina fotografica è bella, è un nuovo modello. Tanto, la fotografia, pur in mutati aspetti, sempre quella è, la solita terna, la composizione l'uso sapiente della luce, del colore, previsualizzare... |
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