| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 20:17
Ecco un esempio di ibridazione, Pentax MX con VOIGTLANDER 28-210 mm F: 4,2-6,5 VMV IF sopra ad un IFF Duogon/S ripresi con Pentax K1ii più SMC Pentax 1:2.8 24mm.
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| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 20:49
Ah, che bello il Duogon… |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 21:40
Ettore.... Lo usi spero il duogon... Il mio durst 605 color aspetta casa nuova per riaccendersi. Comunque per quanto riguarda le pellicole probabilmente saranno sempre più care, compreso tutto il contorno(carte, chimica ecc.) Al colore non ci penso proprio, già sono scarso con il digitale... Con il BN almeno posso pavoneggiarmi facendo l'artista...  Se riesco a prendere una Hasselblad però un rullo di diapositiva lo faccio, anche se mi costa 100€... 1990 campionato mondiale di foto sub, 13 squadre dal mondo a Milazzo. La proiezione con roba seria alla serata finale..... S P E T T A C O L O..... scusate O. T. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 21:50
“ se non fissi parametri oggettivi misurabili e condivisi, è solo aria fritta e si rimane nel "secondo me" „ “ ma cosa vuol dire che è "meno perfetto"? e soprattutto perché mai il file nativo digitale sarebbe "perfetto"?? „ Prendete un negativo e la scheda di memoria della votra reflex/ML, andate in un laboratorio a vostra scelta e fate stampare. Se la scansione non è di altissimo livello non c'è storia. Come faccio saperlo? Ho provato personalmente. Se qualcun altro vuole provare attendo con curiosità di leggere le sue impressioni, mi va bene anche se sono soggettive e non misurate con strumenti sofisticati. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 22:45
“ @Giuseppe Pan Ettore.... Lo usi spero il duogon... Il mio durst 605 color aspetta casa nuova per riaccendersi. Comunque per quanto riguarda le pellicole probabilmente saranno sempre più care, compreso tutto il contorno(carte, chimica ecc.) „ Lo uso regolarmente. Per quel che riguarda i prezzi credo non possano andare troppo oltre, oggi abbiamo l'alternativa che fino a ieri non consideravamo: coltivare l'orto. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 22:48
“ ma cosa vuol dire che è "meno perfetto"? e soprattutto perché mai il file nativo digitale sarebbe "perfetto „ Che si intende per perfetto? Direi la riproduzione di luminosità e colori e dettagli, con errori minimi che tendano asintoticamente alla fedele riproduzione della realtà. Per cui fotografando perfettamente un paesaggio si potrebbe stare di fronte a una foto perfetta che lo ripropone perfettamente e osservarlo e credere di essere davanti una finestra su quel paesaggio Che noia, che barba, che noia. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 22:55
“ Prendete un negativo e la scheda di memoria della votra reflex/ML, andate in un laboratorio a vostra scelta e fate stampare. Se la scansione non è di altissimo livello non c'è storia. Come faccio saperlo? Ho provato personalmente. Se qualcun altro vuole provare attendo con curiosità di leggere le sue impressioni, mi va bene anche se sono soggettive e non misurate con strumenti sofisticati. „ ma ti rendi conto che non ha alcun senso tecnico-scientifico e non spiega niente? prima di tutto non sai nulla di come è stata impostata la stampante - io pensavo ce l'avessi in casa -. poi tu porti in un negozio dei file che non hai neanche post prodotto e loro ti fanno una stampa "che viene bene" senza dire altro? posso desumere che si aspettino i jpeg già enfatizzati dalla macchina e siano tarati per quelli. Se gli porti una scansione che devi avere ottenuto tarando il software e post producendo il risultato, l'unica ragione per cui debba venire peggio è che appunto la post produci con impostazioni meno ruffiane dei jpeg in camera. Si confrontano due file dello stesso tipo: elabora un row e fai un tiff e poi fai una scansione post producila e fai un tiff. perché deve venire peggio la seconda? |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 23:25
“ Come faccio saperlo? Ho provato personalmente. Se qualcun altro vuole provare attendo con curiosità di leggere le sue impressioni, mi va bene anche se sono soggettive e non misurate con strumenti sofisticati. „ sostanzialmente un atto di fede.... |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 7:35
Continuate a guardare il dito e non la luna, fate qualche prova pratica e poi ne riparliamo. Io so quello che mi interessava sapere, e tanto mi basta. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 14:41
@Stefano, ti chiedo per curiosità personale, ammesso che tu abbia fatto questa prova, meglio la scansione di un negativo o digitalizzare lo stesso con fotocamera? Preciso che non mi interessa parlare di scanner professionali a tamburo ecc... intendo strumenti "domestici". Personalmente ho digitalizzato dei negativi B&W con fotocamera (5D Mark III) e son stato piacevolmente sorpreso dalla defnizione, fatte salve ovviamente tutte le altre correzioni/aggiustamenti che si fanno poi in PP, a partire dall'inversione del negativo. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 15:01
Burno ti rispondo volentieri, non l'ho ancora fatto, ma ho intenzione di farlo a breve, utilizzando una fotocamera. Forse durante le vacanze natalizie, ma solo se costretto in casa per brutto tempo. Se hai dei consigli sono ben accetti. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 15:10
Ciao Stefano, non sono un esperto in materia, ma ti dico quello che ho fatto. Molto banalmente, negativo retroilluminato, macchina il più possibile in asse con il negativo, regolazione dell'esposizione in manuale, blocco dello specchio e scatto flessibile. Ripeto, sono soddisfatto del risultato, a maggior ragione perché i negativi me li sono sviluppati io. Non ho però termini di paragone con lo scanner. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 15:29
“ Burno ti rispondo volentieri, non l'ho ancora fatto, ma ho intenzione di farlo a breve, utilizzando una fotocamera. Forse durante le vacanze natalizie, ma solo se costretto in casa per brutto tempo. Se hai dei consigli sono ben accetti. „ a me la versione più semplice sembra essere piano luminoso orizzontale, quindi: la cosa principale è avere un supporto decente a colonna. Puoi prendere un copy stand o inchiodare su una tavola di legno una flangia con un tubo da 3/8, lì dipende da quanto vuoi spendere. Questa la regoli come ti pare in un attimo, alzare/abbassare un treppiede è un disastro, si disallinea la base, tiene un posto esagerato e le gambe sono in mezzo alle scatole. La testa per montare la macchina deve poter essere regolata in quasi tutti i movimenti, conta che più alzi la macchina e più la colonna si curva, potenzialmente. Come luce ci vuole un pannello di dimensioni decenti, possibilmente col retro piatto per stare appoggiato senza supporti, senza punti di luce, se fai colore con un buon CRI. Tipo i pannelli Raleno, per capirci. La maschera per negativi va bene anche di cartone, ma io non sono mai riuscito a farla decente. Ne vendono di ogni prezzo, più costano e più sono comode, di solito. Considera che il grande vantaggio è metter dentro il rullo non tagliato e scorrerlo velocemente, ci vuole più tempo a mettere e togliere una striscia da 6 che a fare un rullo intero. Obbiettivo dev'essere macro, no cinquantini con anelli, no rovesciati, no soffietti. Cioè si può fare, ma ti sbatti per avere risultati incerti. Prendi un macro pure vecchio (130-150€ per un micro nikkor 55 f2.8 mi pare, o equivalente) e stai in pace. Eventuali anelli solo se serve fare 1:1 o maggiore. Io scatto con il tethering (pc sempre collegato), perché così faccio la prima, regolo quello che serve e vedo se sono a posto e poi faccio tutto. Mettere e togliere la scheda anche no. Se proprio vuoi esagerare puoi fare uno stitch di più immagini per lo stesso fotogramma. Conosco un pazzo che faceva robe da qualche GB per i 4x5. Occhio che se hai porzioni uniformi (cielo) non funziona l'automagia di photoshop (o, peggio, capture one). In generale è fondamentale la messa a fuoco e zero vibrazioni. Può sembrare scontato, ma non lo è. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 15:54
1990 campionato mondiale di foto sub, 13 squadre dal mondo a Milazzo. La proiezione con roba seria alla serata finale..... S P E T T A C O L O..... scusate O. T. Una proiezione fatta bene è sempre uno spettacolo caro Giuseppe... a prescindere dal formato delle diapositive. Dopodomani ho in scaletta una dissolvenza incrociata al circolo e ti inviterei volentiei... ma onestamente siamo troppo lontani e per giunta la fotografia chimica ha il grande difetto di non potersi condividere facilmente come quella digitale |
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