| inviato il 26 Ottobre 2024 ore 17:02
CI sono alcuni utilizzi dove la correzione obbligatoria è assolutamente deleteria e rende la lente completamente inutilizzabile, penso all'astrofotografia dove non solo ai bordi avere una lente che in certi casi semplicemente NON COPRE il sensore significa dover recuperare stop di vignettatura (= rumore da far schifo), ma addirittura possono saltare fuori artefatti visibilissimi quando si usa lo stacking o si fanno degli startrail. Uno dirà vabbè, è una nicchia, ma ca**o se spendo 2k€ per una lente compromessi simili non sono accettabili imho. i.sstatic.net/la0Zb.jpg
 E a un certo punto diventa una questione filosofica: quando una lente per FF smette di essere una lente per FF? Perché anche una lente APS-C allargando l'immagine abbastanza in post si può dire che copra il FF eh... anzi, ci sono lenti APS-C che a tutti gli effetti lo coprono, così come ci sono lenti FF che coprono sensori 44x33 meglio di come certe lenti per FF coprono il FF mi sa... Uno dei casi più paradossali penso che sia il 15-35 f/2.8 RF Canon, che a f/2.8 su buona parte del fotogramma ha così tanta vignettatura da essere ugualmente o MENO luminoso del 16-35 f/4. |
| inviato il 26 Ottobre 2024 ore 17:25
@Blackimp per piacere, non ho buttato niente in metafisica ne in magia! ( ) Una lente è un oggetto complesso fatto di molte variabili: alcune facilmente misurabili e confrontabili in laboratorio, altre decisamente meno e valutabili solo sul campo. Nitidezza/risolvenza-distorsione-vignettatura sono parametri oggettivabili con un test su mire ottiche e sicuramente danno un valore a delle caratteristiche dell obiettivo. CA Ghosting e altre aberrazioni e microcontrasto anche possono venir fuori da test controllabili e in qualche modo misurabili Resa cromatica, variazione contrasto sul fotogramma, piacevolezza del bokeh, gradualità dello sfocato anteriore e posteriore al piano focale sono invece dei parametri più soggettivi, non misurabili in senso stretto ne facilmente confrontabili; necessitano in ogni caso non di un test su mire ottiche o su piani bidimensionali ma di una prova sul campo in diverse condizioni. Ovviamente questo sono soli i parametri della Qualità Immagine di un obiettivo, poi ci sono altri fattori che non influenzano direttamente la QI ma che hanno un prezzo e servono comunque per ottenere dati risultati: costruzione, ghiere, selettori, peso dimensioni, motori AF, adesso focus breathing… Ogni lente è da sempre un compromesso perché utilizzare schemi ottici estremamente complessi può correggere qualcosa ma togliere altro, aumentando dimensioni e pesi e diminuendo luminosità. Questo per chiarire che: 1) non parlo di Magia ma di resa sul campo 2) il prezzo alto è dato da diversi aspetti e non solo dalla correzione della distorsione 3) il compromesso della non correzione ottica può aver portato altri benefici oltre al peso e credo sia stata una precisa scelta commerciale perché questo difetto poteva essere corretto adeguatamente con un sw e garantire un plus in qualche altro aspetto che invece non può correggersi ex post Detto questo non voglio affermare che questo 35mm sia da acquistare tout-court ma da valutare. Ritengo personalmente che di tutti i parametri elencati ce ne sono alcuni che metto prima della distorsione su un 35mm da reportage e se quei parametri mi consentono un quid pluris apprezzabile, allora posso mandar giù la correzione via sw (che è chiaro sia un minus). Quanto al prezzo: È alto…ma non così tanto o comunque in linea con i prime top di ogni brand negli ultimi anni. È un L e ibrido (questo si paga) Non è una lente di terze parti (questo per ora è un problema Canon su FF) ma a parte il prezzo e alcune lenti Art e SP, non è che dire terze parti è sempre rose e fiori: con le dslr c era grossa problematica su front/back focus e taratura e un AF meno preciso, mentre sulle ML è rimasto “solo” il problema della velocità AF (che in alcuni campi non è un difetto così secondario …sempre a proposito di compromessi) Questo è il mio pensiero: nessun estremismo, nessun fanboysmo, nessun misticismo; Massima condivisione a chi ritiene non accettabile la distorsione con il solo suggerimento di “provare a provarlo” perché Canon (come gli altri top brand) non son certo incompetenti e se fanno delle scelte le fanno con ponderazione e dietro scelte contestate c è comunque l obiettivo di un miglioramento tecnico e tecnologico. Ps io lo devo ancora provare, e penso che lo farò riservando a quel momento ogni valutazione sull incidenza di questo difetto anche sul prezzo… ed era l invito che cercavo di fare a tutti |
| inviato il 26 Ottobre 2024 ore 17:36
@Bubu93 è normale che per usi specifici fai valutazioni specifiche e metti sopra i parametri che più sono per te importanti; anche in foto d architettura non è certo il massimo avere distorsione. In astrofotografia in particolare anche coma e ca varie sono molto problematiche infatti da sempre si sceglie (cerca) un obiettivo “più adatto” non essendoci ancora ottiche pensate principalmente per astrofotografia. Ecco in questo campo forse per ora resterei su ottiche EF…ma non sono un esperto in materia |
| inviato il 26 Ottobre 2024 ore 22:42
@Hbd.Ho un paio di domande, che rivolgo a te, sia per la (comprovata) esperienza in materia, sia perchè ho la "certezza" che tu non le prenda in chiave polemica o, comunque pretestuosa. Dunque: 1) tra le tante ottiche delle quali ho la fortuna di disporre, c'è una bella serie di Canon EF "fissi" che definirei "povery". In particolare: 20/2.8, 24/2.8 IS, 28/1.8, 28/2.8 IS, 35/2.0 IS, 50/1.4, 50/1.8 stm, 85/1.8, 100/2.0, e 135/2.8 SF. Mi chiedo se, applicando ad essi opportune, e più o meno pesanti, correzioni SW (come capita con le "nuove" eccelse ottiche RF), potrei passare dalla loro già ottima qualità media (esclusi magari il 20/2.8 ed il 28/1.8), ad una qualità ... "eccelsa" tipo "nuove" ottiche RF. 2) tra le tante ottiche delle quali ho la fortuna di disporre, c'è una bella serie di Canon EF "fissi" serie L, di Sigma ART ("tutti" i fissi ART), e di Tamron (35/1.4, 35/1.8 VC, 45/1.8 VC, e 85/1.8 VC). Mi chiedo se, applicando ad essi opportune, e più o meno pesanti, correzioni SW (come capita con le "nuove" eccelse ottiche RF), potrei passare dalla loro già ... "eccelsa" qualità media, ad una qualità ... "eccelsa +", rispetto ai "nuovi " RF che "eccelsi" (forse) si qualificano , ma solo grazie a quelle stesse (o di quel genere) correzioni SW. Insomma, si ricreerebbe il gap tra obiettivi ottimi già di loro, e vetri nati "mediocri", ma "nobilitati" in seguito NON otticamente. Grazie per una tua gentile opinione; ciao. GL P.S.: premetto che, per quanto mi riguarda, si tratta di questioni meramente teoriche: sono "un cane" nella PP, non mi piace, e non ho alcuna pulsione a specializzarmici. "Per quanto mi attiene", la fotografia la faccio "in macchina", e non al PC! |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 0:28
“ @Blackimp per piacere, non ho buttato niente in metafisica ne in magia! „ “ CA Ghosting e altre aberrazioni e microcontrasto anche possono venir fuori da test controllabili e in qualche modo misurabili „ vedi vedi? dici che non parli di metafisica ma poi mi parli di fantasmi!! si si ma ho capito sono anche disposto a riconoscere che ci sono aspetti che è difficile riportare a modelli matematici che in molti casi non riescono a rappresentare l'insieme di un progetto ma qui si parla di cose molto più visibili. capisco benissimo che tra avere un'ottica perfetta di 2 kili e una che corregge le aberrazioni in sw ma pesa 700 gr forse alla fine la seconda ti permette di fare le foto meglio della prima perché la prima diventa fisicamente impegnativa. ok. il fatto è che a prescindere da quest'ottica in questione di cui parlate, è un principio che stanno applicando TROPPO a tutte le ottiche R, mi sembra di capire. Non mi sembra così sensato applicarlo indiscriminatamente. |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 9:15
@ Giovanni Leoni puoi fare una banalissima prova: scaricati dpp della Canon, apri il raw, metti nitidezza a zero e applica il profilo dlo. Poi rialza la nitidezza. Puoi salvare il tiff e lavorarci poi con qualsiasi programma di elaborazione o rifinire con dpp (a me non piace come programma) La correzione dlo è diversa dai profili lente di altri programmi, interviene a livelli diversi e migliora molto il microcontrasto. Provare per credere, dpp è gratuito |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 10:23
“ (a me non piace come programma) „ c è qualcuno a cui piace? Comunque appena ho tempo proverò anche io @Jjj'86 per quanto riguarda colori e microcontrasto sai per caso se i profili Cobalt sono più simili a quelli proprietari di DPP o comunque se lavorano davvero meglio di quelli Adobe? (ci sto facendo un pensierino perché si possono applicare direttamente in Lcr) |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 11:47
Non ti posso dire nulla sui cobalt non avendoli mai usati… di default uso adobe colori |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 12:29
Capisco…guarda è una vita che uso i profili Adobe colori standard ritratto, ma ultimamente mi sono accorto che dal profilo neutro (che ha comunque tutti i parametri a 0 come gli altri) si ottengono risultati migliori in pp , anche se all inizio foto è terribilmente piatta Devo provare i profili DPP perché sono ancora indeciso se modificare il mio workflow |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 15:33
@Jjj. Ti ringrazio per esserti interessato ai miei quesiti. Come ho però provato a spiegare nel post scriptum, il mio è un interesse assolutamente privo di risvolti pratici: non ho problemi di sorta, e l'idea di "smanettare" al PC mi ... rallenta la digestione! Grazie, comunque! Ciao. GL |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 19:18
Di nulla! Allora, tanto pour parler, non è che un 18-55 diventi uno zeiss, per carità, soprattutto il computer non ha modo di intervenire per i controluce/flare ad esempio. In quel caso contano caratteristiche prettamente ottiche. MA, andando a correggere una serie di aberrazioni, cito da Canon “Digital Lens Optimizer (DLO) feature corrects various optical aberrations, distortions, and other causes of image quality deterioration such as the low-pass filter effect”, una lente mediocre come il 24-105 f4 ef subisce un trattamento rinvigorente notevole. Applicato ad una lente già ottima come il 300 is ii non da invece grossi vantaggi. |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 19:59
@Jjj. No, certo, pour parler! Come ho scritto, i miei sono quesiti accademici! Nel mio caso specifico, dispongo di molte ottiche "povery" (che, però, in certi casi sono otticamente veramente ottime!), e di una caterva di obiettivi ... di serie A! Pertanto, nello specifico, non mi sognerei mai di "smanettere" al PC: apro l'armadio, e scelgo ciò che mi pare maggiormente acconcio alla situaz., ed ai risultati che mi prefiguro. Per la cronaca, a me risulta che la coma, ed il flare, siano (forse) le uniche aberrazioni che NON possono essere corrette nè on camera, nè successivamente al PC. Ciao. Ma, come ho detto, mi intendo poco di "magheggi" digitali! GL |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 20:02
“ che la coma „ Già.Io lo penso sempre al maschile.E anche al maschile l'avrei scritto. Chapeau . |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 21:47
"Chapeau" Merci! Merci beaucoup! GL |
| inviato il 27 Ottobre 2024 ore 22:53
“ 1) tra le tante ottiche delle quali ho la fortuna di disporre, c'è una bella serie di Canon EF "fissi" che definirei "povery". In particolare: 20/2.8, 24/2.8 IS, 28/1.8, 28/2.8 IS, 35/2.0 IS, 50/1.4, 50/1.8 stm, 85/1.8, 100/2.0, e 135/2.8 SF. Mi chiedo se, applicando ad essi opportune, e più o meno pesanti, correzioni SW (come capita con le "nuove" eccelse ottiche RF), potrei passare dalla loro già ottima qualità media (esclusi magari il 20/2.8 ed il 28/1.8), ad una qualità ... "eccelsa" tipo "nuove" ottiche RF. „ In breve, no: certi deficit ottici non sono colmabili via software (a meno di giocare con l'ai generativa di photoshop). Tra l'altro, alcune di queste ottiche vennero progettate all'epoca delle reflex a pellicola e, sulle fotocamere digitali, hanno un incremento di problemi (dalla peggior resa in controluce, a peggioramenti in termini di resa nelle aree periferiche del fotogramma e altro). Nel caso dell'ef 135 f2.8 soft focus, peraltro, l'ottica non è concepita per offrire un elevato microcontrasto, bensì per avere un certo tipo di resa nelle foto di ritratto (usando propriamente l'ottica): l'effetto soft focus, peraltro, si ottiene grazie all'aberrazione sferica, che normalmente è un difetto ottico. Se l'ottica avesse un elevato microcontrasto e avesse una forte correzione dell'aberrazione sferica, non farebbe il proprio lavoro... “ 2) tra le tante ottiche delle quali ho la fortuna di disporre, c'è una bella serie di Canon EF "fissi" serie L, di Sigma ART ("tutti" i fissi ART), e di Tamron (35/1.4, 35/1.8 VC, 45/1.8 VC, e 85/1.8 VC). Mi chiedo se, applicando ad essi opportune, e più o meno pesanti, correzioni SW (come capita con le "nuove" eccelse ottiche RF), potrei passare dalla loro già ... "eccelsa" qualità media, ad una qualità ... "eccelsa +", rispetto ai "nuovi " RF che "eccelsi" (forse) si qualificano , ma solo grazie a quelle stesse (o di quel genere) correzioni SW. Insomma, si ricreerebbe il gap tra obiettivi ottimi già di loro, e vetri nati "mediocri", ma "nobilitati" in seguito NON otticamente. „ Il problema è che l'efficacia delle correzioni software, intesa non solo come capacità nell'attenuare il problema che si prefiggono di correggere, ma anche in termini di effetti collaterali negativi, dipende fortemente dal tipo di immagine e dalle condizioni di scatto, nonché dal tipo di postproduzione. Questo vale anche per il punto precedente. Si veda anche l'esempio che avevo caricato qualche messaggio addietro, dove la correzione software (di lightroom/dpp) della distorsione per il recente rf 10-20 f4 L is stm faceva un mediocre lavoro, accentuando la distorsione ottica di una parte dell'immagine. Ecco, il problema è che a priori non è dato sapere quando ciò accada. Pertanto, si può solo fare una verifica empirica caso per caso: a parità di foto, comunque, la postproduzione è fondamentale, dato che se si fanno certi tipi di interventi, questo può esacerbare in modo evidente dei difetti generati dalle correzioni software, e poi ci si trova con una rogna ulteriore da gestire. |
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