| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 20:25
“ in effetti è migliore l'ingrandimento, „ poca roba insomma ... |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 20:53
“ Credo che nessuno voglia far gare o offendere ma mi sembra che la cosa sia abbastanza oggettiva e constatabile proprio grazie agli esempi postati. „ Scusa ma... anche tu mi sa che prendi fischi per fiaschi (ma sapete leggere o no?!) Dove ho scritto che le mie sono migliori? DOVE? Non ho mai fatto paragoni... non mi interessano. Spero di non doverlo scrivere di nuovo : le mie indicazioni hanno un carattere generale... vorrei far capire che per una stampa 10x15 o 13x18 o 20x24 non è necessario avere una scansione iperdefinita... pensavo che questo suggerimento potesse essere utile anche a te... ma evidentemente mi sbagliavo. |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 21:01
Paolo, fammi una cortesia... mi fai vedere dov'è che affermo che le mie siano migliori? No, perchè sei il secondo che me lo fa notare... Mi rispondete su cose che non ho mai detto? *********** ************ Un momento Lorenzo, mi hai frainteso, io non ti sto accusando affatto, oltretutto non c'è alcunché di cui qualcuno debba, o possa essere accusato... la mia è una semplice constatazione quindi, ti prego non prenderla come una offesa personale. Ti assicuro che non lo è. Oltretutto si sta parlando di metodi, più o meno empirici, adoperati per svolgere un compito che non c'entra affatto con il normale processo di sviluppo e stampa di un negativo, quindi siamo in un campo dove regna, soprattutto oggigiorno, l'anarchia più totale, pertanto il solo pensare di avere la verità in tasca su un argomento che a conti fatti neppure dovrebbe essere preso in considerazione è abbastanza insensato, oltre che totalmente inutile. |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 21:22
Nessuna falsa verita', ovviamente. Si e' sempre sottointeso un confronto a parita' di dimensione finale di immagine (non del rapporto di ingrandimento). Per cui, se ad es. si vuole una stampa 30x45, chiaro che partendo da un negativo piu' grande (a parita' di emulsione) si avra' maggiore qualita'? ********** ********** No Simone, una cosa si sottintende quando tutti sono d'accordo nel definire quella cosa nei GIUSTI TERMINI. Ma quando, nella stragrande maggioranza dei casi, la gente se ne esce con la solita frase: il Medio Formato è migliore del Formato Leica allora quello che rilascia una affermazione siffatta non ha capito ciò di cui sta parlando. E diffonde una presunta verità che qualcun altro, non bene informato, può prendere per sacrosanta. |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 21:59
“ Anche questo, caro Sela, è un pregiudizio ricorrente: la resa della pellicola non è imperfetta, è solo la logica conseguenza della "struttura fisica" della pellicola stessa. Senza contare che esistono... vabbe'... in realtà esistevano, pellicole in grado di ridurre al minimo l'impatto, decisamente devastante, della grana, così come erano allo studio pellicole che il problema della grana lo risolvevano in maniera definitiva all'origine; il problema, quello vero, è che da trent'anni ormai ci siamo abituati alla resa asettica... asettica eh... non perfetta, del digitale, ed è questo che alla fine condiziona, distorcendolo, il nostro giudizio. „ Si, concordo che il termine "non asettica" sia più corretto, a me la grana piace, quindi per me è "perfetta" ! |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 22:00
“ Il processo di stampa in camera oscura mi permette il confronto diretto con l'elemento naturale, oltre che con quello casuale, facendo emergere la difficoltà e l'umanità di un procedimento che non possiede tra i suoi requisiti la precisione o l'assenza di difetto. Alessandra Calò „ Quando si affronta il tema pellicola si finisce in un dedalo di "precisismi" digitali nei quali si rimane invischiati. Inutile dire che il mio apprccio all'analogico è ben riassunto nel pensiero sopra esposto. |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 22:06
@ Paolo, Ivo Quello che voi intendete e' la qualita' del materiale fotosensibile...(e non posso che essere d'accordo che questo non dipende dal formato) " la gente se ne esce con la solita frase: il Medio Formato è migliore del formato Leica " ******* Certamente, troppi i fattori in gioco x avallare o contraddire questa affermazione..(argomento trito e ritrito sia che si parli di pellicole sia di sensori). Pero', da quel poco che visto, nel caso delle scansioni x tornare in tema, il formato aiuta non poco |
| inviato il 17 Ottobre 2024 ore 22:26
il formato Leica è migliore del mezzo formato. O no? (cit) |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 6:27
Pero', da quel poco che visto, nel caso delle scansioni x tornare in tema, il formato aiuta non poco ********** ********** Nel caso di una scansione casalinga col solito scanner piano si, nel caso di uno scanner professionale non credo proprio perché se, per esempio, abbiamo uno scanner XYZ capace di una Risoluzione di 4000 dpi ciò significa che quello scanner è in grado di "leggere" (non so se il termine è giusto ma spero di riuscire comprensibile) 4000 punti per pollice lineare (25,4 mm) di pellicola, ovvio quindi che se quella pellicola ha una superficie di 1x1,5" circa, il solito formato Leica, totalizzerà un TOT numero di punti... ma se quella pellicola ha una superficie pari a 8x10" (la solita lastra) beh allora accumulerà un numero di "punti" 58 volte superiore... e di fatto si torna al punto di partenza dove, appunto, la pellicola più grande ha SOLO la capacità di raccogliere un maggior di informazioni, non di raccoglierle meglio. |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 9:18
“ Scusa ma... anche tu mi sa che prendi fischi per fiaschi (ma sapete leggere o no?!) Dove ho scritto che le mie sono migliori? „ Infatti non l'hai scritto ma te la sei presa sul personale per una semplice constatazione. Questo potrebbe far trarre determinate conclusioni. Fine. In ogni caso le tue info sono utili e ti ringrazio! |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 9:24
“ metto qui un filmato della fabbrica ferrania che fa vedere come viene fatta una pellicola. Così diventa chiaro il concetto che viene realizzato un rullo da più di un metro per l'intera bobina del supporto trasparente che poi viene tagliato a seconda dei formati. Quindi la densità della gelatina e il suo spessore resta costante su tutto il rullo prodotto avendo le stesse caratteristiche a seconda della gelatina usata che poi corrisponde al tipo di pellicola ed alla sua sensibilità. Il formato è solo questione di taglio e non di stesura della gelatina. „ visto che stiamo a fare quelli che insegnano le cose e la sanno lunghissima, dovremmo anche aggiungere che in realtà al cambiare del formato di solito cambia il supporto, almeno da parte dei produttori seri: www.ilfordphoto.com/amfile/file/download/file/1903/product/691/?___sto L'emulsione di per sé non dovrebbe cambiare, ma chissà. |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 9:53
Infatti il supporto cambia, ovviamente, dal momento che le lastre si chiamano così proprio perché un tempo, e questo avveniva ancora negli anni 50... non due secoli orsono, il supporto su cui veniva spalmata l'emulsione era di vetro proprio perchê era l'unico modo per assicurare la massima planeità possibile, ovvio quindi che le lastre odierne, pur non avendo più il vetro come supporto, abbiano uno strato di triacetato più spesso che metta al riparo dai rischi di deformazione della pellicola stessa. L'emulsione però È SEMPRE LA STESSA... e al riguardo basta leggersi i data sheet, quando si trovano, per riaverne una rapida conferma! |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 9:58
@Paolo: scusa ma utilizzando formati diversi con focali equivalenti, tu, tra un formato Leica e un 6x6 ( in genere 5,5x5,5 più o meno) raccogliersai col tuo esempio 4000 punti sul lato corto del primo e più di 8000 nel secondo per rappresentare la stessa immagine. Quindi ovviamente anche i passaggi tonali saranno rappresentati più puntualmente e con maggiori sfumature nella scansione del formato maggiore. Quindi, a parte il minore ingrandimento necessario, a parità di dimensioni di stampa, ( che pure ha il suo valore: minore dimensione grana perche le emulsioni sono uguali e maggiore nitidezza) otterrai anche migliori sfumature e migliori passaggi tonali. Quindi un risultato evidentemente migliore. Ovviamente a parità di caratteristiche dello scanner Scusami, non so se non ti ho capito |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 10:31
“ il formato Leica è migliore del mezzo formato. O no? (cit) „ Ed il mezzo formato è migliore del 12x17 (16mm Minolta)?? (cit) |
| inviato il 18 Ottobre 2024 ore 10:42
Se lo scopo ultimo è ottenere una fotografia e non giocare con gli attrezzi, usare la pellicola in formato 35mm o 120 è assolutamente privo di senso. Se proprio si volesse usare la pellicola, capirei se fosse usata con una folding 4x5" o più. Non per il risultato, ma perché ci porterebbe a capire molte cose della fotografia che il " punta e scatta" non insegna . Le attrezzature oggi sono reperibili a prezzi non elevati. La parte difficile è reperire le pellicole ed il loro trattamento. Le pellicole offrono poca scelta ed ho qualche dubbio sulla loro qualità. |
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