| inviato il 29 Novembre 2024 ore 0:50
L'esperienza ha sempre molto valore ma dev'essere adeguata al tempo in cui si vive e agli strumenti che si utilizzano. E soprattutto, da sola non basta a darti da mangiare. Se no è come voler vendere cavalli in un mondo che si sposta in automobile, non so se mi spiego. E' cambiata tantissimo sia la richiesta che il modo di lavorare, chi si sente arrivato o ha il culo pesante o non lo accetta rimane indietro. E' sempre stato così, solo che adesso è un processo molto più veloce rispetto a un tempo. E gli strumenti fanno parte di questo processo. Motivo per cui non vedo l'ora che esca questa R6III. Per dire: a me la macchina fotografica che si collega al cell ha fatto aumentare tantissimo il lavoro, quando dico a un potenziale cliente che posso mandargli qualche foto in tempo reale gli brillano gli occhi. Lui fa il suo bel post o il comunicato stampa e io posso editare il resto delle foto con maggiore calma. "La macchina fotografica deve fare le foto, il bluetooth non serve a niente..." Eh già |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 4:36
scusa ma sulla R6 non c'è già sia il wifi che il bluetooth? non capisco edit: avevo letto male la news “ Another bit of information told to us is that the EOS R6 Mark III will have something new with Bluetooth control, though there wasn't any specifics given to us. „ parlava di controlli Bluetooth non della cominicazione bluetooth in sé che c'era già. Ho fatto casino da solo. Comunque io sul mio aborto ho la wifi e funziona bene per comunicare con il cellulare. Purtroppo odio il cellulare più della mia fotocamera quindi è una feature che non ho sfruttato se non per farmi dei selfie di prova con la reflex. |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 15:19
@Checco. L'"esperienza" è l'"esperienza". E basta! Poi "uno" ne fà l'utilizzo che crede, o è "in grado" di farne. Nessuno ha mai vissuto di esperienza. Nei miei 30 anni di lavoro, in tutt'altro campo, non "vendevo esperienza" ma, dopo un certo numero di anni, essa mi ha ENORMEMENTE aiutato a "navigare" (indenne). Dopo di che, tu parli di "lavoro", ed i ragionamenti che fai possono essere perfettamente compresi in quello specifico ambito (NON è "il mio"!). Il "dato di fatto" è però che il volume di lavoro è andato ENORMEMENTE riducendosi, a qualsiasi livello: produttori, grossisti, importatori, studi, e negozi. A qualcuno va ancora bene/sufficientemente bene? Me ne rallegro, ed auguro, SINCERAMENTE, ogni BENE a chi con la fotografia ci campa! Ma guardare avanti (NON indietro!) significa cogliere e comprendere "il trend" in atto ed, EVENTUALMENTE, trarne le conclusioni. Ciao (e, sia chiaro, i miei voti, i miei auguri, vanno a te, ed ai tuoi successi professionali, in primis!)! GL |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 16:50
Le conclusioni che io ne traggo è che come lavoro sarà sempre più marginale e richiederà di spostarsi sulla capacità di elaborazioni grafiche più che fotografiche, più di quanto è già successo. Se un editore vuole foto di un evento devi fisicamente esserci ma visto la concorrenza amatoriale e la rilevanza dell'elaborazione grafica, ci sarà sempre meno spazio per i professionisti - che ovviamente fanno la differenza... ma questo deve essere capito dal committente. Non ho molto da lamentarmi di questo. Lo constato con amarezza non tanto perché il ruolo del fotografo professionale viene meno quanto perché l'innalzamento della qualità di immagine media e gli strumenti automatici, hanno fatto perdere la cultura della qualità compositiva ed espressiva oltre che della qualità di immagine alta. C'è un progetto sociale scientemente perseguito di abbassare gli ideali comportamentali e di qualità della vita in occidente ma in questo campo c'è anche un effetto naturale. Del resto la fotografia ha sostituito una pittura paesaggistica di mediolivello, più descrittiva che artistica. Oggi se vuoi un ricordo da esibire ti fai scattare una foto. Una volta chi poteva si faceva dipingere un ritratto. Eppure ancora oggi, in misura minore, esistono artisti cui vengono commissionati ritratti da chi apprezza il valore di una interpretazione artistica mediata dalla mano e di avere un 'opera irripetibile. C'è posto per pochi. |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 16:52
Black + 1! GL |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 17:00
ho integrato |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 20:51
“ il volume di lavoro è andato ENORMEMENTE riducendosi „ State scherzando?! In un'epoca in cui le immagini sono più importanti che mai? Convinti voi... |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 22:06
No, no Checco! Le case hanno visto un MENO 95% nei volumi di vendita negli ultimi 10-15 anni; la Kodak sopravvive (a mala pena) soltanto grazie alla vendita di altri prodotti; molti importatori storici hanno chiuso; nella mia città c'era un sacco di studi fotografici, mentre oggi si contano sulle dita di una mano e, forse, ne avanza qualcuno; sono molto amico dei titolari dei due più importanti. Oggi non hanno più personale. Lavorano SOLI, ed una (donna) dei due resta chiusa al mattino ... Vedi tu! Ciao. GL |
| inviato il 29 Novembre 2024 ore 22:30
“ State scherzando?! In un'epoca in cui le immagini sono più importanti che mai? Convinti voi... „ se nel "voi" includi me: io non ho idea delle cifre ma ho detto che il tipo di lavoro è diverso, viene spostato sulla elaborazione di immagine. E' un discorso diverso. |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 12:08
Dei volumi di vendita delle case non me ne frega niente, se posso compro tutto usato perché in quanto forfettario non scarico nulla, quindi la colpa di quei dati è anche colpa mia. In secondo luogo, i volumi di vendita dell'attrezzatura non c'entrano nulla con l'attività di fotografo: non sono "consumabili" come potrebbero essere i fogli per una copisteria, non sono indice di quanto lavora un'attività. Le mie macchine hanno quattro anni e le sostituirò solo quando non ne potranno più. Black, di che tipo di lavoro parli? Perché nella mia rete di colleghi e contatti "l'elaborazione dell'immagine", come la chiami tu, è pressoché inesistente. C'è l'editing, che meno tempo gli si dedica e meglio è perché anche questo è un costo, ma è l'equivalente della camera oscura ai tempi della pellicola, quindi questo aspetto è cambiato solo nei modi ma non nella sostanza. Il mercato è cambiato completamente, una volta con i servizi ai privati si campava bene, adesso ci sono aziende ed enti che devono far vedere settimanalmente che esistono e fanno cose attraverso siti internet e social. Collaboro con tipologie di clienti molto diversi tra loro ma il mio lavoro è sostanzialmente lo stesso. E non ho mai usato né programmi di creazione di immagini con AI, né mai aperto PS. L'AI sta facendo parlare tanto e si è creata una visione molto distorta e fantasiosa, ma non è stata pensata per certi ambiti né prenderà mai piede in questo tipo di lavori, se non per eliminare rumore da alti iso o oggetti indesiderati. Se invece facessi fotografia di interni o foto per e-commerce mi preoccuperei di più. |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 14:24
@Checco non mi interessa tirare avanti una polemica in cui continui a rappresentarmi il mondo incentrato su di te né voglio a tutti i costi farti dire il contrario. Tu e Giovanni avete esposto due posizioni diametralmente opposte e sto cercando di sottolineare alcuni punti secondo me veri: uno è, da quel che si capisce, che ci sono ambiti della fotografia in cui ci vuole ancora la presenza di un fotografo vero, un altro è che ci sono tanti altri ambiti, come la foto pubblicitaria e di moda, che è un ambito vastissimo , in cui la fotografia pura è stata o sostituita dai rendering o da foto potentemente "editate" dove l'editing non è semplicemente lo sviluppo di una foto in termini di parametri classici ma l'aggiunta o la rimozione di elementi della scena in modo abbastanza credibile. Il fatto che TU nel tuo genere non debba farlo non significa che in tanti altri chi lavora in uno studio non sia diventato sostanzialmente un grafico. Quando hai foto con più di 10 layer di Photoshop, cambi sfondi, aggiungi o togli nuvole ecc. stai sostanzialmente facendo elaborazione grafica. Se non lo sai fare e sai solo scattare con la macchina e aggiustare due parametri con ps non lavori in quegli studi |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 14:52
“ Il fatto che TU nel tuo genere non debba farlo non significa che in tanti altri chi lavora in uno studio non sia diventato sostanzialmente un grafico. Quando hai foto con più di 10 layer di Photoshop „ Ma "tanti altri" CHI? Quindi la differenza tra fotografo e grafico si definisce a seconda del numero di layers aperti in PS? Io invece sto sottolineando che né tu né Giovanni conoscete ciò di cui state parlando e andate avanti a supposizioni. Ma ripeto, convinti voi... |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 15:12
"Quando hai foto con più di 10 layer di Photoshop, cambi sfondi, aggiungi o togli nuvole ecc. stai sostanzialmente facendo elaborazione grafica. Se non lo sai fare e sai solo scattare con la macchina e aggiustare due parametri con ps non lavori in quegli studi" --------- appunto e sconfiniamo nella grafica - Photoshop e' di fatto un programma di grafica con un comparto dedicato alla fotografia - resta il fatto che la fotografia digitale e' imprescindibile dalla P.P. - ma un conto e' ottimizzare un buon scatto ... altra cosa trasformare uno scatto inutile in un prodotto fruibile, dove serve un buon "elaboratore", piuttosto che un buon fotografo |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 16:06
@Mauryg rileggi... mi stai dando ragione. Molti settori della fotografia sono virati. Quello è il senso |
| inviato il 02 Dicembre 2024 ore 16:10
@Checco. Guarda, lungi da me il voler polemizzare, rilevo che posso perfettamente comprendere che: "Dei volumi di vendita delle case non me ne frega niente, ...", ma da qui a sostenere che ciò, unitamente agli altri aspetti che descrivo, e che sono un "dato di fatto" (la differenza di studi fotografici della mia città tra gli anni '90 ed oggi, ad esempio, o il volume di lavoro che vedo svolto da amici professionisti che conosco e frequento personalmente, sempre per esempio), non siano indicativi di un evidente andamento dell'ambiente fotografico ne corre ... Dopo di che concordo a carta carbone con quanto scrive l'amico Black: " ... continui a rappresentarmi il mondo incentrato su di te ..." In ogni caso, sei OVVIAMENTE libero di vederla come credi. Immagino (spero!) che altrettanto valga per me! Ciao. GL |
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