| inviato il 05 Aprile 2024 ore 0:12
“ Ma come "finte"? Eeeek!!! E' assolutamente una valutazione soggettiva. „ Guarda "finte" è la cosa migliore che riesco a dire per descrivere la mia impressione (soggettiva ovviamente). Ma ha un suo perché: l'alto contrasto del formato m4/3 tende un po' ad appiattire l'immagine, togliendo sfumature e naturalezza. D'altra parte la dimensione del sensore porta qualche vantaggio no? Altrimenti useremmo solo i cellulari per fotografare |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 0:16
Boh... il maggiore contrasto dovrebbe fare l'esatto contrario... Forse l'impressione delle immagini "finte" viene dalla maggiore PdC... Questa ad esempio la vedi "finta"? (è pure HDR... dovrebbe esserlo ancora di più)
![](https://img7.juzaphoto.com/001/shared_files/uploads/4391746.jpg) |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 0:24
Il 99% delle foto prodotte nel mondo è realizzata con un cellulare Comunque si parlava dei "limiti" ... ed un sensazione soggettiva non può essere definita un limite della macchina. Caso ai del soggetto che la prova .. |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 0:37
“ Boh... il maggiore contrasto dovrebbe fare l'esatto contrario... Forse l'impressione delle immagini "finte" viene dalla maggiore PdC... „ Posta un'immagine naturale, con piante, alberi e foglie |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 0:41
![;-)](shared_files/layout/icon_wink.gif) “ Comunque si parlava dei "limiti" ... ed un sensazione soggettiva non può essere definita un limite della macchina. Caso ai del soggetto che la prova . „ Occhio che stai ribaltando il discorso: se vedo cose che mi "infastidiscono" il limite non può essere mio, o meglio stai chiamando "limite" la cultura e la formazione personale |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 1:00
Se hai ammesso che è soggettivo... Il limite è nell'occhio di chi guarda. Non sto ribaltando nulla. Sei tu che trasferisci un sensazione soggettiva ad un oggetto. Pensaci. |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 8:18
La sensazione di finto o di piatto forse me la dà per via della tendenzialmente maggior profondità di campo. Tendenzialmente nel senso che usando ottiche di apertura standard tipo F4, per fotografia generale sei già ad un equivalente F8 che é bello chiuso e può dare quella sensazione di "tutto a fuoco". Però a) per certi usi tipo paesaggio, questo non é certo un problema perché tanto chiuderei a F8 o 11 pure su altri formati, e pure sul micro un F5.6 non si nega a nessuno. b) se si esce dal "tendenzialmente" e si confrontano foto uguali nell'equivalenza, diventa tutto indistinguibile e questo é abbastanza oggettivo. Uno scatto col 45 1.8 sul micro e con un 90 f3.5 sul full, saranno praticamente indistinguibili per quello che riguarda la gestione della profondità di campo. Io vedo qualche limite nel sensore piccolo, sicuramente dovuto alla più ridotta gamma dinamica ma forse non solo, nel trattamento degli highlights. Quando ci sono zone che vanno verso la saturazione (senza arrivarci), ho sempre l'impressione che ci sia una transizione come dire molto dura. Mi risulta più facile ottenere quella sensazione di "luce dura" anche quando la scena non lo era particolarmente. Ma é una mia sensazione, e non so quanto dipenda anche dai software che uso. O dalle ottiche. Per quanto riguarda il dettaglio fine usando i software giusti e ISO bassi io non vedo problemi. É un po' peggio dell'apsc da 26 ? Impercettibilmente. É peggio del full frame fa 60M ? Penso di sì, forse sensibilmente, ma non l'ho mai provato. In generale una mia esperienza é che più il sensore é piccolo, più diventa necessario usare software best in class (e.g. DxO) per denoise e il resto, per salvare il salvabile, e fare qualcosa di molto (molto) meglio di quel che esce dal jpeg macchina. Con un full frame 36mpix penso che pure il jpeg uscito sia usabile fino a iso molto alti e situazioni di luce difficile. Perché il sensore ha tanta gamma, poco denso, facile tirare fuori dettaglio senza sensazione di finto. Quindi ha gioco facile. In questo senso concordo con chi dice che paradossalmente il sensore piccolo richiede quasi più sforzo per essere usato al meglio. Al che qualcuno direbbe beh, perché complicarsi la vita dandosi la zappa sui piedi ? :D |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 9:21
@Simone ti quoto al 100% Per la questione GD e recupero delle alte luci, io risolvo MOLTO spesso con lo scatto HiRes che a mano libera è una bomba, anche nel paesaggio (questo lo dico per @lorenzo) Come esempio di recupero sulle alte luci porto sempre questa foto. Sono stato l'unico del mio gruppo che l'ha scattata, gli altri con altri brand non ci hanno neanche provato (si andava da zona 1 a zona 10!!) www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4232177 Aggiungo e confermo che per colmare i limiti con sensori più grandi, in alcuni scatti, è necessario saper usare i sw giusti ... |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 9:55
“ Come esempio di recupero sulle alte luci porto sempre questa foto „ direi che è davvero ottima. In parte mi conferma il fatto che certe funzioni computazionali secondo me funzionano meglio su sensori più piccoli che su sensori più grossi. (vedasi anche fotofonini). Io ho sempre avuto l'impressione che su apsc alcune cose abbiano miglioramenti più visibili rispetto al FF. In parte è anche logico perchè partendo già da un file con più dati l'incremento di utilità è più marginale per essere realmente apprezzabile ad occhio mentre una cosa peggiore è più facile farla diventare migliore). Personalmente ho sempre ritenuto che la mia prima vecchia apsc di 10 anni fa, è ancora ampiamente sufficiente per quello che pratico nel 90% delle foto di un comune fotoamatore e che la mia k1 sia solo un consapevole mero sfizio. La maggior parte delle foto sono praticamente indistinguibili se non andiamo a fare super ingrandimenti e che stampati si riducono ulteriormente. Questo non vuol dire però che nel restante 10% il sensore più grosso faccia la differenza e si veda, soggettività o meno, negarlo mi pare difficile da sostenere. Ciascuno ha poi la propria soglia di tollerenza nel ritenere certi risultati accettabili o meno (detto da uno che si accontenta facilmente) soprattutto per chi non ha alcuna voglia di dover smanettare molto con programmi come me per incapacità, pigrizia, tempo da dedicare e costi. Rilevo comunque che a mio avviso se i risultati possono essere similari in gran dei casi è altrettanto vero che ormai anche i costi di certe fotocamere con piccoli sensori si siano livellati notevolmente verso l'alto raggiungendo anche il pari costo e questo porta a spingere verso ulteriori considerazioni di convenienza ed utilità. Ad ogni modo al di la della mia idiosincrasia verso il rapporto del 4/3 ho sempre avuto simpatia con olympus, o come si chiama ora, che ritengo un brand che molto somiglia a pentax sia per avanguardia sia per destino. |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 10:39
Grazie @Mirko, anche io amo il brand Pentax avendo scoperto la fotografia grazie alla mia Mx e le diapositive. Per mia filosofia ho abbracciato immediatamente il mondo ML ma amavo già il 43 reflex. Per me è stato naturale e estremamente profittevole come passaggio (Reflex --> ML) e mi ha donato di nuovo la voglia di sperimentare soprattutto per i monitor tiltabili che consentivano di fare inquadrature inusuali. La prima svolta è stato l'acquisto, per motivi professionali (sono un dentista) di una Nikon 990, che allora era in assoluto la macchina più consigliata per fare fotografia odontoiatrica e che, ovviamente avendo una compagna molto complice, ho utilizzato per scattare lei. Ma per tornare nel topic: io credo che se si decide "scientemente" di scendere con le dimensioni del sensore, è necessario avere più competenze sia durante lo scatto: usando esposizioni multiple sia in BKT che non, usando lo scatto hiRes (ho scattato anche esseri umani), sia competenze di postproduzione che oggi consentono addirittura di simulare un medioformato. Perchè poi, lo sappiamo, il vero collo di bottiglia dove le immagini convertono e diventano indistinguibili è il "supporto di visualizzazione" ... è lì che casca l'asino |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 11:08
Ehhhh direi |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 11:16
“ è altrettanto vero che ormai anche i costi di certe fotocamere con piccoli sensori si siano livellati notevolmente verso l'alto raggiungendo anche il pari costo e questo porta a spingere verso ulteriori considerazioni di convenienza ed utilità. „ Beh Mirko... può essere vero per le top e per le macchine nuove... Ma con i prezzi dell'usato spesso si fanno grandi affari con le m4/3... una E-M1 MkII ormai costa tra i 450 e i 550 euro... una E-M5 MkII tra i 350 e i 450 euro... ci metti un 12-45/4 Pro (circa 450 euro) e vai dove ti pare. Insomma sotto i 1000 euro ti compri una gran combo... quando le ML entry level ad oggi non costano meno di 600 euro (nuove, chiaramente) |
| inviato il 05 Aprile 2024 ore 11:29
Lorenzo i paragoni si fanno a pari condizioni, nuovo-nuovo, usato usato. Altrimenti rovescio il ragionamento e io a una OM 1 nuova preferirei una 645 usata.. con mille euro fai dei signori corredi anche apsc.. da una parte dobbiamo solo ringraziare chi segue sempre le sirene.. |
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![](https://img2.juzaphoto.com/001/juzauploads/imgj_1717851026.jpg)
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