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Quesito per i fotografi professionisti


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avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 16:06

Per cio' che ho compreso io, diventa facile e chiaro se c'e' un accordo prelliminare che specifichi esattamente le condizioni di utilizzo.

Diversamente e' come se si fosse in una societa' al 50% ciascuno. Il fotografo detiene i diritti e gli obblighi sull'immagine e non puo' pubblicare senza assenso della persona ritratta. La persona ritratta, in quanto committente, detiene il diritto all'USO temporaneo della immagine, ma non puo' usarla commercialmente senza permesso.
Ma comunque per l'uso deve pagare la quota parte dell'immagine al fotografo.

Di fatto la proprieta' e' comune. Quindi chi vuole utilizzarla paga al socio una quota.


Ma poi quanti clienti dopo due o tre mesi chiedono i duplicati delle foto?

guarda.. dopo tre mesi nessuno.. Dopo cinquanta anni e' possibile...

Per i cinquantenari o ricorrenze simili disposrre delle vecchie foto ristampate, per fare un album personale puo' essere una buona idea di regalo.

Anche le fotografie di bar e fabbricati diventano appetibili. Negli esercizi pubblici vedi spesso fotografie antiche stampate in grande.
Se il fotografo del paese ha l'archivio, puo venderlo molto bene.
Ho un amico che con le olimpiadi invernali ha fatto una mezza fortuna ristampando le fotografie scattate da padre e nonno.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 16:12

Dopo cinquanta anni e' possibile...


In pratica da lasciare in eredità al successore del fotografo che ti rileva lo studio. ;-)

avatarsupporter
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 16:23

>>
Io non ho mai capito una cosa, perchè un professionista (ovviamente pagato) non consegna mai (se non tramite contratti specifici o con l'auto ricompenso) i RAW? E al tempo della pellicola i negativi? L'ho sempre trovato assurdo,
>>>

Infatti.
Io mi sono sposato nel 1993 ed il fotografo di allora, professionista molto affermato, mi disse proprio così: "le darò TUTTI i negativi perché per me è impossibile custodire e tener catalogati tutti i negativi che scatto negli anni. Io non me ne faccio niente, mentre magari tra trent'anni a lei possono tornare utili"

Un comportamento che apprezzai molto allora e Ancor più ora.

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 16:27

Infatti…

Come io ho apprezzato il link dei jpeg
Che mi hanno rilasciato dopo aver acquistato le relative stampe.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 17:14


Pensavo che con i vari approfondimenti di Istoria si fosse alzato il livello, ma poi leggo queste affermazioni
Ma poi dico io…
Il fotografo che ci deve fare con i raw di una
Comunione…
e .......... capisco che bisogna lasciar fare le foto ai genitori con il cellulare e basta.

user213929
avatar
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 17:50

EDMONDO ma fammi capire 1000 foto in raw con le nuove ff o apsc no a 40 mpx e oltre , scatto con una Nikon d700 e ti do tutti i nef che vuoi a 12 mpx

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 19:03

Secondo me non si danno non per motivi di possibili incassi futuri, il possibile incasso non vale il costo di gestione dell'archivio e rischi connessi.
Inoltre per le stampe bastano i jpeg, ma per evitare ulteriori perdite di tempo rotture di scatole, magari post produzioni ardite che possono essere poi affibbiate al fotografo.
Alla fine si cerca di semplificare ed ottimizzare il lavoro.
Ricordiamoci sempre che parliamo di cifre irrisorie perdere tempo dietro chi deve giocare con i raw o magari se li ritrova e non sa come aprirli é solo una perdita di tempo.

Ovviamente mi riferisco alle sole comunioni.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 19:14

Ma poi dico io…
Il fotografo che ci deve fare con i raw di una
Comunione…

Lo abbiamo già spiegato argomentando ampiamente la risposta. Ripetiamo:

Che se ne fa il fotografo del RAW?

1. Il RAW è un formato di dati prodotti dal sensore, non è un' immagine, quindi non è una fotografia . Il fotografo è pagato per consegnare al cliente le "fotografie", non altro. Detto ciò, il RAW serve al fotografo per produrre l'immagine fotografica.

2. L'archiviazione dei RAW per un tot periodo serve al fotografo principalmente per:
a) Tutelare sé stesso in caso di contenzioso legale, dove con il RAW egli può dimostrare la titolarità della proprietà intellettuale;
b) Soddisfare eventuali richieste del cliente che possano sorgere più avanti nel tempo.

3. Il fotografo non è obbligato a scattare in RAW, non esiste alcuna legge che glielo imponga. Vi sono diverse occasioni dove scattare in RAW non è necessario e alcuni fotografi preferiscono produrre solo i jpg in camera perché lo ritengono più pratico.
Nel caso delle comunioni collettive, ad esempio, dove parliamo di privati che pagano una cifra irrisoria e forfettaria per un servizio fotografico cumulativo, molti fotografi scattano direttamente in jpg.

Chiariamo anche questo: "fotografie artistiche” a 10€ in un evento collettivo possono anche riuscire, ma non si possono certo pretendere. Sembra assurdo...ma bisogna specificare anche questo, a quanto pare.

Chiarito cosa se ne fa il fotografo del RAW, la domanda vera è: cosa se ne fa il cliente del RAW?

Premesso che cliente e fotografo possono sempre concordare la consegna anche dei file RAW, cosa che normalmente accade se si tratta di un servizio fotografico fatto a privati (discorso diverso sarebbe per un servizio fotografico per uso commerciale), il cliente non può comunque e in nessun modo elaborare i file RAW di proprietà del fotografo e pubblicare le immagini prodotte senza il consenso del fotografo. Quindi per capirci, niente juza, facebook, instagram e social vari.
Ora, a meno che non vi siano degli accordi commerciali tra le parti, è raro che un fotografo dia un tale consenso al cliente perché per lui sarebbe una cosa controproducente e potenzialmente dannosa. Si comprende facilmente che in questi casi il rischio è tutto e solo del fotografo, perciò...perché mai dovrebbe dare il suo consenso?

Il cliente può al massimo farne un uso personale a casa sua del file RAW. Detto questo, se il fotografo è d'accordo a fornire i RAW..dov'è il problema? C'è chi lo fa e chi no.

Quello che però deve essere chiaro è che il fotografo non è mai tenuto a fornire i RAW . Tutto qui.

Pare facile...ma la vedo dura che si capiscano questi concetti senza nemmeno leggere le spiegazioni che vengono fornite.

Scommetto che più avanti arriverà qualcun' altro a fare la stessa domanda. MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 19:30

Ci puoi scommettere. MrGreen

user203495
avatar
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 19:51

Prima Comunione di mio nipote.
15 comunicandi.
Lo scorso Maggio.
Il fotografo ha chiesto 35euro ad ogni famiglia per le riprese.
Poi chi voleva stampare le foto lo faceva a sue spese tramite un link,

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 20:22

Mi sono sposato nel '81, il giorno di Natale

E' venuto un ragazzo che aveva più o meno la mia età ma due Hasselblad.

Gli chiesi se potevo avere i negativi.
"Assolutamente no. Non li do a nessuno, mi spiace. Neppure a te... devi capire sono la mia pensione "

.


Ora la domanda più importante:

?? come si chiamava il fotografo ??


Già!
sul cartoncino c'è il nome dello Studio per cui lavorava e da cui prendeva i materiali...

Lo Studio ha chiuso nel '91

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 20:34

Edmondo guarda che a questo punto è meglio con i cellulari…

Vorrei vedere in una comunione che capolavori sforni…
Da doverti tenere i raw altrimenti poi qualcuno le manipola e le fa passare per tue….

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 20:37

AlainCh2
Provando a rintracciare i titolari dello studio potresti anche risalire al nome del fotografo, ma in 43 anni ne è passata di acqua sotto i ponti.

Non solo dovresti trovarlo ma anche sperare che sia vivo e che abbia ancora quei negativi in buono stato...buona fortuna! ;-)

user213929
avatar
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 20:48

Fate firmare dei contratti che tenete in archivio le foto per 1 anno e poi ottimizzate il vostri archivi con la cancellazione delle stesse … stop non tutte le foto hanno un senso o comunicano qualcosa al mondo

avatarsupporter
inviato il 10 Febbraio 2024 ore 23:23

Ma sì dai, ok tutelare la propria professionalità se fotografi il matrimonio di uno famoso.

Ma se fotografi il matrimonio di Max e Anna che sono due qualsiasi tizi che non vedrai mai più... Pensate che mi ha messo TUTTI i negativi compresi gli sbagli.

Quel fotografo era già oltre i 50 ed ha chiuso qualche lustro dopo. Nessuno ha continuato il suo lavoro. Che senso avrebbe avuto NON darmi i negativi?

Io quest'anno faccio 59 anni e quando faccio lavori di implantologia complessi, se mi viene richiesto, consegno al paziente tutti i progetti elettronici, tutti i modelli master, tutte le radiografie e le tac.

Magari questo tizio si trasferisce a Palermo dopo la pensione, gli si rompe una vitina di connessione, o cade e si spaccano le zirconie ... e se non gli consegno ciò che LUI mi ha PAGATO lo costringo a tornare da me per fare tutto nuovo?!?! Oppure domani mi viene un ictus e il mio studio chiude e quello si ritrova col culo per terra?

Ma suvvia dai ...



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