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fotografia analogica: da dove iniziare?


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avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 16:26

Ho delle dia scattate alla fine degli anni 80 che però nonostante siano state conservate al buio ed in ambiente controllato (temperatura ed umidità costanti), hanno subito un degrado dei colori (dominanti varie.....Triste)
é normale ma infatti ho parlato per esperienze passate. Sarebbe improponibile oggi fare un confronto con una dia di 30 anni fa.

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 17:48

A parità di pellicola l'ingrandimento ottimale non varia.
Ovviamente se l'igrandimento ottimale è, faccio un esempio, 20X, col 24x36 arriverai a 48x72 cm; col 6x6 arriverai a 112x112 cm; con l'8x10" arriverai a 400x500 cm.
Altrettanto ovviamente NON SI POSSONO PARAGONARE due ingrandimenti di pari dimensioni FINITE ma ottenuti da due formati di pellicola diversi... perché sarebbe come mettere sullo stesso ring di Pugilato un Peso Piuma e un Peso Massimo pretendendo per giunta di spacciare il match, chiaramente IMPARI, come un incontro EQUILIBRATO!


Se uno vuole stampare foto 18x24 cm da mettere sul comodino, sul cassettone, appese in sala, o in un album da far vedere agli amici (o anche da digitalizzare e vedere su pc a formato pagina piena) ottiene immagini con una gamma di grigi più ricca, più incise e dettagliate (soprattutto con il tipo di foto pubblicate qui da thearmorking) da un medio formato che da un 35mm. E non rileva che il confronto sia tecnicamente impari o meno: non sono i mondiali di pugilato, si tratta solo di trarre più soddisfazione dai propri scatti.



avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 18:19

Altrettanto ovviamente NON SI POSSONO PARAGONARE due ingrandimenti di pari dimensioni FINITE ma ottenuti da due formati di pellicola diversi... perché sarebbe come mettere sullo stesso ring di Pugilato un Peso Piuma e un Peso Massimo pretendendo per giunta di spacciare il match, chiaramente IMPARI, come un incontro EQUILIBRATO!


Questo mi trova d'accordo al 100%. Però mi è parso di leggere (non in questa discussione, in altre occasioni) che invece il match si potebbe anche fare e tutto sommato finirebbe più o meno in parità. La cosa mi ha lasciato perplesso ...

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 19:17

Ecco: FORSE è la parola giusta, perché se non si stampa grande, anzi GRANDE, il medio formato è una spesa inutile.

Insisto: nella mia esperienza col B/N questa affermazione di PaoloMCMLX è sbagliata: anche nei formati piccoli ci sono delle differenze assolutamente apprezzabili. Come poi lo stesso PaoloMCMLX sottolinea nel suo successivo post:
Altrettanto ovviamente NON SI POSSONO PARAGONARE due ingrandimenti di pari dimensioni FINITE ma ottenuti da due formati di pellicola diversi... perché sarebbe come mettere sullo stesso ring di Pugilato un Peso Piuma e un Peso Massimo pretendendo per giunta di spacciare il match, chiaramente IMPARI, come un incontro EQUILIBRATO!


Che poi il confronto sia pari o impari non rileva: se Thearmorking intendesse fare in pellicola le foto che ha pubblicato qui, otterrebbe maggiore soddisfazione con il peso medio (medio formato) che non con il peso piuma (35mm).
Se da Milano devo andare a Londra in giornata, ci vado in aereo e non prendo il calesse perché il confronto tra aereo e calesse potrebbe essere impari, anzi prendo l'aereo proprio perché il confronto è impari e l'aereo è più veloce così come (a parità di altre caratteristiche) il medio formato ha una gamma di grigi più ampia e una definizione maggiore.
Se poi la velocità non mi interessa, ma mi interessa il più basso inquinamento, forse, potrei scegliere il cavallo, così come, per reportage di guerra, forse sceglierei il 35mm visto che velocità e maneggevolezza sarebbero più importanti della gamma dei grigi (per me).



avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 19:27

il medio formato ha una gamma di grigi più ampia e una definizione maggiore.
**********************

Altra affermazione tanto velleitaria quanto errata e fuorviante.
A parità di pellicola la Risoluzione è quella propria della pellicola stessa, quindi UGUALE in qualsiasi formato, idem per la gamma dei grigi e dei colori, mentre per la risoluzione ottica è addirittura in vantaggio il piccolo formato visto che è asservito a un CdC di diametro inferiore!

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 19:30

Poi è ovvio che in una bottiglietta da 500 cc c'entra solo 1/10 dell'acqua che entra in un bottiglione da 5 litri ma l'ACQUA, torno a ripetere, È SEMPRE LA STESSA!

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 19:31

E voglio vedere quando lo capirete!

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 19:32

Altra affermazione tanto velleitaria quanto errata e fuorviante.
A parità di pellicola la Risoluzione è quella propria della pellicola stessa,idem per la gamma dei grigi e dei color


si ...ma

A pari scena ripresa ogni particolare occuperà più spazio sul neativo e quindi renderà sfumature più leggibili e naturalmente si vedrà anche in stampa .
E non sto parlando di risoluzione l/mm che possono essere anche le stesse.

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 19:41

Altrettanto ovviamente NON SI POSSONO PARAGONARE due ingrandimenti di pari dimensioni FINITE ma ottenuti da due formati di pellicola diversi... perché sarebbe come mettere sullo stesso ring di Pugilato un Peso Piuma e un Peso Massimo pretendendo per giunta di spacciare il match, chiaramente IMPARI, come un incontro EQUILIBRATO!


Allora spiegaci meglio perché il confronto sarebbe impari e chi è il peso massimo e chi il peso piuma



avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 20:32

@Paolo,
parlo per esperienza, non ho una vera spiegaizone scientifica a riguardo.

A parità di dimensione di stampa (anche stando entro il 30x40 che considero il max per il piccolo formato), i negativi più grandi producono risultati migliori, non solo nella nitidezza apparente ma anche nelle sfumature e tonalità. Ho l'impressione che, essendo la pellicola più grande, abbia la possibilità di occupare più "grani" per la medesima parte della scena inquadrata, donandogli più sfumature.

E' chiaro a tutti si dilettino di medio e grande formato, che anche per stampe relativamente piccole, maggiore è il formato di ripresa, maggiore sarà la qualità della stampa. Un 13*18 fatto da 4x5" o da 6x7 è immediatamente riconoscibile rispetto allo stesso formato da 35 mm.

Capire se tutta questa qualità serva o meno, lo possiamo decidere solo noi autori. Io da quando me ne sono accorto non ne posso più fare a meno; ma è una scelta personale.

Il discorso che con le ottime lenti risolventi del piccolo formato si possano raggiungere ingrandimenti di 20x è vero, ma se metto di fianco un 48x72 (circa) cm da grande / medio / piccolo formato, la qualità percepita a parità di pellicola e sviluppo, sarà esattamente in ordine come scritto.

A me sembra di non aver detto niente di eccezionale, se mi va di avere una qualità maggiore (in termini di gradazioni di grigio e sfumature) uso la pellicola più grande possibile.

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 20:40

Aggiungo una nota che trovo contro-intuitiva,

con il grande formato le stampe aumentano di nititidezza man mano che si aumenta la dimensione di stampa.

Stephen shore afferma che con il 8x10" la dimensione di "break-even" è 120*100 cm circa, sotto la foto è meno nitida di quello che potrebbe, perchè la carta non riesce a riportare tutti i dettagli che invece ci sono nella pellicola.
Parliamo di un ingrandimento 5x.

Mi ci ritrovo in quel 5x minimo, con le mie 4x5" trovo che la dimensione minima per poterle apprezzare sia lato lungo 60-70 cm.

La regola non scritta dei grandiformatisti suona più o meno: sotto al metro (lato lungo) 4x5" oltre 8x10". E' una convenzione frutto della esperienza, ma la trovo corretta.

(per fortuna non passerò mai al 8x10"... troppo costoso e limitante).


avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 20:47

Luca
A parità di dimensione di stampa (anche stando entro il 30x40 che considero il max per il piccolo formato), i negativi più grandi producono risultati migliori, non solo nella nitidezza apparente ma anche nelle sfumature e tonalità. Ho l'impressione che, essendo la pellicola più grande, abbia la possibilità di occupare più "grani" per la medesima parte della scena inquadrata, donandogli più sfumature.


Anche io ho quella sensazione come scritto sopra ma non solo a parita' di dimensioni di stampa...che' sono a sfavore del 35mm ma anche a pari fattore di ingrandimento .....poi nin so'

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 21:20

Stephen shore afferma che con il 8x10" la dimensione di "break-even" è 120*100 cm circa, sotto la foto è meno nitida di quello che potrebbe, perchè la carta non riesce a riportare tutti i dettagli che invece ci sono nella pellicola.
Parliamo di un ingrandimento 5x.
*******************************

Ma quale nota contro-intuitiva Luca... stai parlando di un ingrandimento 5X... no dico... CINQUEPER...
Parlando in termini di Formato Leica si tratta di un 13x18 dai!

Quello che è contro-intuitivo è ben altro, e cioè che più che di formato bisognerebbe parlare di pellicole... perché se col piccolo formato io adopero una pellicola di alta qualità, mentre sul medio formato tu usi una pellicola di scarsa qualità si finisce per avere, anche a parità di dimensione FINITA, quindi nelle peggiori condizioni di confronto possibili per il formato Leica, un risultato migliore per quest'ultimo... nonostante che sulla carta esso sia perdente certo.

E questa è una considerazione che ho fatto notando che nel caso di una comune osservazione col loupe 8X, non un loupe qualsiasi beninteso... parlo di un Canon 8X L, quindi non proprio un pezzo di plastica inf.ame, di fatto non notavo alcuna differenza, né in termini di Risoluzione né di grana, fra un comune fotogramma di Velvia 50 e uno di Rollei Retro 80 S nonostante si parlasse di, rispettivamente, 160 lp/mm contro 280 lp/mm e di un RMS 9 contro un altro di poco più di 4... la qual cosa non mi aveva lasciato solo stupito ma, peggio, profondamente deluso.
Quando poi ho avuto modo di proiettare quelle dia ben oltre i 45X cui normalmente arrivo di solito ma, anzi, ad addirittura 92X, quindi oltre DUE metri per TRE, quelle differnze che in "piccolo" non si notavano sono diventate STRAORDINARIAMENTE evidenti!

In definitiva conta prima la QUALITÀ e solo dopo, molto dopo, la QUANTITÀ ;-)

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 22:03

@Paolo,
una provocazione... perchè sul piccolo formato dovrei mettere una pellicola di qualità e sul grande formato, dopo aver comprato la fotocamera, un buon cavalletto, la lente, lo chassis, la tank per svilppare, messo a fuoco sotto al panno... dovrei caricare una pellicola di scarsa qualità MrGreen
Al massimo avrò qualche foglia un po' mossa...

Perchè penso sia un ragionamento controintuitivo?

Perchè ho sempre incontrato persone, soprattutto bianconeristi con camera oscura, che davano per assodato il dogma che il negativo meno si ingrandisce e meglio è. Le stesse persone erano fermamente convinte che il modo migliore per ottenere stampe di qualità fosse avere ingrandimenti pari a 1X o poco di più.

Provato con i miei negativi, stampe per mostre: stampa 1,5x (provino di partenza) confrontata con stampa 60*50 circa, la seconda ha molto più dettaglio, anche se ingrandita di più. Questo perchè ho l'idea che la carta non riesca a "risolvere" tutti i dettagli del negativo fino ad una valore di ingrandimento di 5X circa, con il 4x5" o 8x10".

A me questo sembra controintuitivo.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 23:12

spiegatemi una cosa, come mai quando riprendo, con una fotocamera digitale da 30Mpixel e un' ottica macro un negativo in bianco e nero vedo la grana?
Centra lo sviluppo?
Spesso faccio le stesse foto sia in digitale che con la pellicola e il digitale lo trovo più dettagliato.....

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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