| inviato il 23 Novembre 2025 ore 20:44
"I NICHILISTI" non c'e' altro da aggiungere se non che "la valle di lacrime" e Jesus in tuta viola che lecca la palla... rappresentano due picchi di cinema moderno. |
| inviato il 23 Novembre 2025 ore 21:35
io adoro i formati panoramici. credo che abbiano un marcia in più rispetto agli altri. sarà influenza del cinema, nn so, cmq personalmente, tanto vedo bene le composizioni nei formati stretti e lunghi, tanto mi trovo bloccato in quelli quadrati. ognuno ha le sue perversioni ... x questo faccio foto a 1:2 o 1:3 o simili regolarmente sia in digitale che in analogico. sul banco ottico in particolare mi sono modificato gli holder per usare strisce di pellicola di questi formati. qualche anno fa che costava tutto meno, anche lo sviluppo, facevo la foto nel formato classico della lastra ovvero il 4x5 e poi la tagliavo dopo lo sviluppo. ora uso proprio strisce già tagliate in formato panoramico e maschero il vetro per fare la composizione. presto arriverà in casa anche la Xpan e ci divertiremo anche con lei. è vero che come ha scritto qualcuno che si adatta meglio ad una vita orizzontale, ma fino ad un certo punto. diciamo che è più comune fare foto così lunghe in orizzontale a me è capitato di fare anche foto verticali. se parliamo di digitale il drone è molto potente per questo senso, è una delle cose che viene meglio. in analogico basta aver sfogliato un libro di koudelka. consiglio quello sul piemonte: luoghi dove sono passato mille volte e che non ho mai visto in quel modo. lui è un genio, ok, non c'è dubbio, però è sorprendente cosa si possa fare con un occhio abituato ad un certo tipo di foto e formato. PS: il film è un capolavoro, ironico e geniale. |
| inviato il 23 Novembre 2025 ore 23:09
Se uno ha una certa disponibilità oggi può acquistare una GFX Fuji con obiettivo 35mm T&S. Con questa su cavalletto in orientamento landscape, decentrando 15mm a dx e sx, si ottiene un file di 171Mpix di aspetto 2,24:1 (un sensore virtuale di mm74x33) con angoli di campo 93,2° x 50,5°, in proiezione prospettica senza distorsioni apprezzabili, angoli che sono equivalenti a quelli ottenibili su FF 35mm in orizzontale con un grandangolo di 17mm e in verticale con un 25,5mm. Con pellicola 120 la panoramica di cui sopra corrisponderebbe in orizzontale ad un 26,5mm ed in verticale ad un 60mm |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 2:58
il Drugo* con i soldi fatti (non dal tappeto ) puo permettersi uno stampatore analogico per le sue foto romantiche ma ormai molti stampano la pellicola da una inkjet, li puoi unire le pellicole e fare tutte le panoramiche che vuoi *corretto, questi stupidì correttori fanno più danni che aiuto |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 11:28
“ ma ormai molti stampano la pellicola da una inkjet „ questa è una cosa che non ho mai capito. perchè interrompere il processo analogico per finalizzarlo in digitale. allora uso direttamente il digitale. quando io scatto in analogico poi stampo in analogico. |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 11:34
Una 6x17 digitale oggi non esiste. E quel modo di scattare è difficile a replicare in digitale. La resa di una proiezione cilindrica è difficile da replicare con un uwa piano e lineare. Forse il meglio lo si otterrebbe stirando un fisheye circolare. E di laboratori capaci di stampare un 6x17 a colori non ce ne sono molti. In bn si può fare in casa |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 11:42
“ questa è una cosa che non ho mai capito. perchè interrompere il processo analogico per finalizzarlo in digitale. allora uso direttamente il digitale. quando io scatto in analogico poi stampo in analogico. „ per tre motivi, il primo devi avere un ambiente adattato e non tutti possono o permetterselo secondo devi anche avere la competenza per farlo, stampare da ingranditore e un'arte che si apprende poco alla volta, e devi avere anche qualcuno che te la insegni, e questi stanno scomparendo terzo il costo, hai molti piu margini di errore, specie all'inizio, e quindi piu scarti piu costi, pure la carta costa di piu, perche ormai produrla e poco conveniente visti i numeri di vendita |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 11:52
noi da qualche anno abbiamo messo in funzione una camera oscura permanente per tutti i formati fino alle lastre 4x5" . e possiamo stampare da ingranditore fino al 60x40 cm (in realtà anche di più, ma non abbiamo mai provato). bianco nero ovviamente. vedendo cosa fa la gente in giro, non credo che siamo gli unici che abbiamo questa possibilità. di luoghi simili ce ne sono sempre di più. quello che non riusciamo a farlo da noi, come colore e diapo lo mandiamo in laboratorio, soprattutto a fineartlabo.com/ . tra l'altro davide ci ha aiutato tanto a risolvere i vari problemi. lui lavora anche con roba di metri. capisco che non sia facile, che nn tutti possano farlo, e che se sei solo è ancora più difficile, ma appunto allora scatti in digitale e ottimizzi quel flusso lì. fare il rullino e poi stamparlo ink jet non ha senso. |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 11:58
“ per tre motivi... „ Ne aggiungo uno: le dimensioni di stampa; difficilmente con l'ingranditore si riesce ad andare oltre il 50x50 (anche lo stampatore a cui mi rivolgo io, pur facendo solo stampe con ingranditore e solo B&N, non va oltre queta dimensione, anzi, 48x48 a essere precisi). Con la stampa digitale previa scansione invece riesci a fare stampe più grandi senza problemi. Non sempre quando scatti sai già la dimensione a cui stamperai (inoltre io non ho un corredo digitale, dovrei forse comprarne uno ad hoc per quando ipotizzo che quella foto la stamperò grande? Ammesso di saperlo in anticipo). In ogni caso, anche quando mi capita di stampare da file scansionato (per stampe oltre il 50x50), cerco di mantenere la filiera più "argentica" possibile, quindi, dopo la scansione, il file non viene stampato ink-jet ma viene comunque stampato su vera carta fotografica (cioè fotosensibile, la stessa che si usa per stampe con ingranditore), sia B&N che a colori, tramite stampante Lambda. |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 12:16
Il problema della stampa su gradi formati in camera oscura è il lavaggio. Per sviluppo, stop e fix basta metterla in un tubo di plastica e farla girare dentro il bagno. Per lavarla no. E appenderla su di uno stendino per poi lavarla delicatamente con una doccia la deforma eccessivamente. Fino al metro di lunghezza si fa, oltre diventa difficile. |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 12:39
“ fare il rullino e poi stamparlo ink jet non ha senso „ Invece per me ha molto senso. Permette anche di correggere le imperfezioni o eliminare oggetti di disturbo dall'immagine e poi stamparla nel fomato che si vuole. |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 15:09
Sopra ho parlato di GFX e di 35mm GF T&S. Ma foto panoramiche di possono fare in modo più economico con qualsiasi macchina ed un obiettivo "normale" o leggermente tele, caratterizzato da poca distorsione, montati su una testa nodale. I programmi di stitching, alcuni anche gratuiti come Hugin poi consentono di scegliere tra diversi tipi di proiezione, tipicamente rettilinea prospettica, cilindrica, sferica, Mercatore, Panini, fisheye, ecc. Non ho mai usato macchine panoramiche a pellicola e, anche considerando ciò che fanno i programmi di stitching, non capisco la tua affermazione Pie11: "La resa di una proiezione cilindrica è difficile da replicare con un uwa piano e lineare". share.google/9iVuGacLatOVebZi2 A me pare che con il software si possa fare un'enormità di cose mentre con una macchina panoramica sei inchiodato ad una sola alternativa; con il software non si riesce ad emulare una proiezione cilindrica ottenuta da una fotocamera panoramica (prescindendo dal fatto che in presenza di elementi architettonici la proiezione cilindrica non sia ideale) ? |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 15:16
Andrea, non si può sempre fare stiching con una testa nodale: illuminazione, gestione di ghosting e flare, soggetti che si muvono, scene dinamiche, .... Non pensare solo al paesaggio statico, pensa all'uso in interni. Stirare un uwa non ti darà mai una proiezione cilindrica, per il semplice fatto della non rotazione del punto di ripresa, che sembra poco ma non lo è. Questo è uno strumento specialistico fatto per fare una sola cosa in modo unico, non ha nessuna velleità di competere con altro. |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 17:11
“ fare il rullino e poi stamparlo ink jet non ha senso. „ tante cose nella mia vita non hanno senso, questa e una delle piu sensate |
| inviato il 24 Novembre 2025 ore 20:45
Pie, Per il lavaggio se si è in due (per stampe grandi sopra ai 50/60 cm servono 4 mani) si può fare arrotolando la carta. Basta lavarla e cambiare l'acqua 5/6 volte. Capisco sia noioso ma è il modo più veloce per farlo. con Davide di fineartlabo, che qualcuno ha citato prima, abbiamo stampato 6 100x80 Baritati in una giornata di lavoro. E' un lavoraccio, ma ne vale la pena. Vedere la propria immagine stampata così grande, e' una soddisfazione da provare almeno una volta nella vita. |
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