| inviato il 04 Settembre 2023 ore 14:33
>Li pagano bene senza tutte ste menate che sei giovane, devi soffrire, che ai miei tempi Dici sul serio? Vivo in piccolo paese e sapessi quanti ne ho visti partire, con lauree improbabili, e sono andati a fare i lavapiatti o gli stessi lavori che qui non volevano fare. E quanti ne ho visti tornare ... caro mio. Poi hai ragione: se sei bravo e vai all'estero la vita è sicuramente più facile ed è anche molto più semplice raggiungere posizioni rilevanti. Ma se sei BRAVO. Ce l'avresti fatta anche in Italia con MOLTE meno soddisfazioni, quindi hai fatto bene ad andartene. Ma all'estero se sei un "×ne" ... resti un ×ne. |
user206375 | inviato il 04 Settembre 2023 ore 14:38
Il ragazzo ha 20 anni, più che le milf sulla nave da crocierà gli toccheranno le cougar. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 14:45
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| inviato il 04 Settembre 2023 ore 14:57
“ Non dei migliori?? Questo è sfruttamento. Sulla carta non può essere così. „ è così è il ccnl dei marittimi è uno dei tanti motivi per cui in questo paese serve una legge sul salario minimo |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 15:08
Mi proposero un lavoro simile (anche se più qualificato, sempre sottopagato) nel 2019, una famosa compagnia di crociere di una famosa città portuale italiana (non faccio nomi). Gli unici motivi per cui si possono accettare lavori del genere sono la disperazione o la curiosità. Il tempo/vita smette di esistere. Il contratto anche se legale, era capestro. Il modo con cui vengono reclutate le persone è vergognoso, sui social senza specificare la reale paga e il reale impegno richiesto. E poi non veniva neanche detto che dovevi pagarti il corso di formazione e quello sulla sicurezza. Qualche migliaio di euro. Prima o poi qualche inchiesta giornalistica svelerà questo marciume. nb Non parliamo dell'artigiano che assume un apprendista e non lo può pagare ma parliamo di una compagnia italiana che fattura quasi 500 miliardi e ha un utile operativo di 40. Meglio tacere se no si rischia una denuncia Se questo paese è andato a fondo non è colpa dei vecchi e neppure dei giovani, ma di chi li sfrutta senza pietà, la cosiddetta grande borghesia imprenditoriale che si arricchisce mentre gli altri si impoveriscono. Scusate lo sfogo |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 15:19
“ .... Detto ciò un'ipotesi è anche quella magari di non fare ne costa ne accademia ma magari farsi un 6mesi/1 anno di qualche corso, preferibilmente a Torino perché sono a un'oretta di macchina, da cui tirare fuori un attestato, magari anche qualche esperienza in grandi aziende e rimanere aperto a prossime eventuali offerte simil nave da crociera, il tutto ovviamente incrementando lavori, clienti ed entrate. „ Mi sento di concordare con la tua idea, meglio investire in studio ed in un pezzo di carta con una qualche valenza. Al limite ragionerei se sfruttare l'ambiente accademico per fare esperienze ulteriori, anche con retribuzione molto bassa, ma sempre per arricchire il tuo curriculum. Poi, di base, devi investire sulla tua "azienda" e capire come e dove proporti a potenziali clienti. Piuttosto che stare un anno chiuso in una nave vedi se ci sono nicchie di mercato poco o meno battute nelle quali inserirti. Se la fotografia è la tua attività e la tua fonte di reddito il tempo deve essere investito sia sulla tua crescita professionale che sulla ricerca di clienti. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 16:21
>>Per fortuna sono cambiati i tempi. Io parlo per me, però se finisco l'uni le cose le so. Non tutte, perché sapere tutto ed essere allineati esattamente a quello che vogliono le aziende è impossibile. Va bene implorare quello bravo che ti faccia crescere, però a fare così siamo arrivati che 900€ di stipendio siano tanta roba.>>> Non so come funzioni nel tuo campo, ma scusa la presunzione, non credo sia molto differente che in medicina. Sapere le cose è una cosa, saper FARE le cose è un'altra. Uno studente di medicina SA tutto, ma SAPER FARE è tutta un'altra cosa. Esattamente come uno può sapere tutto della PDC della multiesposizione della triade .... ma FARE UN MATRIMONIO come fotografo è un altro paio di maniche. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 16:27
Questo non giustifica condizioni di sfruttamento in nessun caso. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 16:47
Per come la vedo io lo sfruttamento lo fa chi *per imparare* cose che non sa FARE, usa le mie attrezzature sui miei pazienti con il sottoscritto che lo guida passo passo e pretende pure di essere pagato. Ma probabilmente viviamo due universi diversi. Comunque quel che dovevo dire l'ho detto. Inutile, per me, continuare |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 16:49
il lavoro va pagato. punto. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 16:55
Se chi deve imparare ha la prospettiva di diventare un professionista, anche l'attività di apprendimento ha valore e deve essere retribuita. Se é un'attività che si presuppone possa essere quella di sostentamento per la vita di qualcuno, che dovrebbe essere dignitosa. I medici specializzandi sono pagati, non lavorano mica gratis anche se "non hanno responsabilità", cosa che in certe mentalità equivale a "non fare nulla" o "non valere nulla", ma per fortuna questa non é la mentalità delle normative. Non esiste proprio questo concetto. Questa logica si può applicare ad un'attività estemporanea come può essere un'alternanza scuola lavoro per un ragazzo di 12 anni, per un adulto che aspira a qualsiasi attività professionale non é accettabile. Chi avanza la retorica da boomer "i laureati non sanno fare nulla" dà la colpa al laureato ma la colpa é del sistema che lo assorbe. In un contesto professionale evoluto dove si faccia del lavoro di contenuto intellettuale non banale (quello che il laureato dovrebbe fare...), se questo viene messo nel contesto giusto a svolgere il compito opportuno produce valore dal giorno zero. Se questo non avviene nel 90% dei casi o é incapace chi lo gestisce oppure in quella posizione non serviva un laureato. La seconda é tristemente comune nel tessuto produttivo italiano. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 16:58
“ Per come la vedo io lo sfruttamento lo fa chi *per imparare* cose che non sa FARE, usa le mie attrezzature sui miei pazienti con il sottoscritto che lo guida passo passo e pretende pure di essere pagato. „ Peccato che il paziente, poi, ti paga per la prestazione; quindi tu nei hai un ritorno economico, giusto ovviamente. Non ti stai prestando alla crescita professionale di qualcuno per spirito filantropico; per questo esistono i contratti di lavoro ed è prevista una retribuzione, ed anche un periodo di prova. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 17:30
“ Per come la vedo io lo sfruttamento lo fa chi *per imparare* cose che non sa FARE, usa le mie attrezzature sui miei pazienti con il sottoscritto che lo guida passo passo e pretende pure di essere pagato. „ Ma non è questo il caso, qui si parla di imbarcarsi in un'avventura senza professionisti che ti guidano, devi essere tu il professionista, non si parla di andare a fare tirocinio ma a svolgere un lavoro retribuito, malissimo, dove è d'obbligo fornire, senza alcun professionista che ti dà le giuste indicazioni, delle fotografie più che appetibili e probabilmente non viene neanche fornita l'attrezzatura di ripresa. |
| inviato il 04 Settembre 2023 ore 18:26
Guarda, è semplice, lo faccio io da solo. Così non devo perdere tempo, e soldi, per insegnarlo a qualcuno. Semplice no? |
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