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@Gsabbio: domando, perché il soffietto, la lente non raggiunge 1:1 "nativa"?
Altra domanda, vedo sul web che quello Zuiko è "abbinato" ad un tubo sempre Olympus che parrebbe essere una prolunga "variabile". Serve per raggiungere rapporti superiori ad 1:1?
lo 80 si chiama 1:1 perché è ottimizzato si quel r.r. ma non lo raggiunge da solo... per poter essere utilizzato deve andare obbligatoriamente in coppia col soffietto oppure il tubo 85-116 (che hai visto) col quale si va da r.r. 1:2 a 1:1
senza tubo o soffietto non si può montare in macchina perché le lenti sporgono molto dietro la baionetta e ricordo che NON va a fuoco a infinito
Gsabbio con questo Zuiko 80mm macro mi stai facendo venire i dubbi, perche stavo puntando ad un 105 f4/3.5 ais micro da usare con il suo ottimo soffietto PB-6, lente di cui ho letto solo complimenti, infatti mi serviva un macro per il BN preferisco la fotocamera
comunque anche il 55mm 2,8 schifo non fa visto che chiuso le suona pure allo zeiss 100 macro, e se non ci credete
@Lomo: io uso il 55 3.5 con il suo tubo di prolunga per arrivare a 1:1, a 5.6 (ma anche f8) su aps-c da 24 megapizze mi pare vada bene. Esperienza (poca) quasi solo per negativi BN ed esclusivamente 24x36.
“ perché stavo puntando ad un 105 f4/3.5 ais micro da usare con il suo ottimo soffietto PB-6 „
se devi farci macro... col 105 penso che le differenze con lo 80 siano minime e difficilmente percepibili sul campo (inteso come un prato), dove le variabili diventano moltissime, altra cosa invece, se si lavora su un soggetto rigorosamente piano per la riproduzione 1:1 dove lo 80 è ottimizzato. Se, invece, intendi duplicare le dia... NO, col PB6 ed il 105 non ci riesci di sicuro perché la distanza tra lente e diapositiva va oltre le capacità del soffietto (so che esistono delle prolunghe per il PB6)
“ stavo puntando ad un 105 f4/3.5 ais micro da usare con il suo ottimo soffietto PB-6 „
Ho il 55 f3,5 ed il 105 f4. In ambito macro, quindi al di fuori di quello di cui stiamo parlando qui, il 55 è più utilizzabile a mano libera, ma il 105 ha uno stacco migliore dei piani, come è normale che sia. Hanno dei tubi di prolunga dedicati per arrivare al rapporto 1:1. Il PK-13 per il 55 costa relativamente poco, il PN-1 per il 105 è decisamente più caro, però ha l'anello per il fissaggio al treppiede.
Bello il tuo aggeggio, tecnicamente ineccepibile, che soffietto usi? Col mio nikkor PB6 (mi sembra fosse quella la sigla) non si se avrei potuto usare il 105.
Diapositive digitalizzate ne ho molte nel mio portfolio, anche di quelle fatte con lo 80 macro.
Se sono immagini da dia, c'è scritto nel titolo: 'dia' oppure 'kodachrome'
Il soffietto tra lente e dia è assolutamente fondamentale
E lo dice uno che non usa i paraluce...
Sul PB: lo avevo e l'ho cambiato perché non era compatibile con lo 80. No so come funzioni con lo AF 105 micro che ha uno schema ottico radicalmente differente ed in effetti è anche in parte un IF (lo avevo e ricordo che si allungava poco e si comportava come se fosse uno zoom)
Finalmente sono riuscito a fare delle buone scansioni dei miei negativi in bianco e nero, con l'obiettivo 55mm Nikon Micro + soffietto Nikon Bellows PB-6, montato su Canon 6D con un anello adattatore. L'occasione è stata la prossima mostra sui CCCP Fedeli alla Linea che si terrà a Reggio Emilia in ottobre. Ho collaborato con loro dal 1987 e all'inizio dell'88 scattai molte foto a un concerto al Mascotte di Nonantola. All'epoca le avevo stampate in 13x18, ma alcune non erano riuscite bene perché o troppo scure o troppo chiare (l'illuminazione del palco era molto irregolare). Ora, con questo sistema, e potendo poi lavorare sui RAW ho potuto ottenere qualcosa di decisamente migliore.
All'inizio avevo provato a inserire i negativi nella fessura dell'elemento che contiene anche il portadiapositive, ma non riuscivo a mettere a fuoco bene. Allora ho tolto il portadia e ho usato solo soffietto e obiettivo, e un portanegativi di corredo allo scanner Epson 1490 che ho appoggiato su un piano luminoso ( https://www.amazon.it/gp/product/B077XZC6PM ). Per reggere il tutto ho usato il piano e la colonna dell'ingranditore Durst M605 come stativo.
La luce di quella lavagna luminosa è fredda, ma questo col bianco e nero non ha molta importanza. Penso però che con diapo o negativi a colori sarebbe necessaria una calibrazione del punto di bianco un po' laboriosa.
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