| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:02
“ Personalmente ritengo una foto finta anche la doppia esposizione „ Aggiungerei: a partire da quelle realizzate direttamente in camera, come si faceva ai tempi della pellicola, dias comprese. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:03
...Quindi anche il dodge & burn che si utilizzava già ai tempi della pellicola? |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:29
Mi pare molto interessante la questione posta da Daniele, anzi i due lati della questione: per quali motivi moltissime persone sembrino apprezzare queste tipologie di elaborazioni paesaggistiche con effetti Wow e per quali motivi sempre più fotografi e fotoamatori dedicano i propri sforzi ad apprendere quelle tecniche per prodursi in risultati similari. La mia personale risposta è che poche persone hanno una educazione dello sguardo e del gusto e la capacità di discriminare, è molto più facile apprezzare una bevanda gasata e zuccherina che educarsi a discernere i diversi sentori e sapori di un vino. Provate ad entrare in un negozio di elettronica dove si vendono televisori ed osservate le immagini campione i video promozionali che vengono usati per venderli e le impostazioni con cui sono mostrati: orrore puro, viene da chiedersi chi sia così allocco da farsi attrarre da quegli inverosimili colori e da quella nitidezza così pompata, eppure... la gente si lascia infinocchiare, con il finocchio occulti il cattivo sapore del vino, sapori zuccherini e salati, glutammato, ci siamo assuefatti. Alla tragedia classica di Eschilo e Sofocle i latini sostituirono drammi tragici dai toni sempre più spinti, truculente con ammazzamenti ed apparizioni macabre. Al classico succede sempre il decadente che indulge al gusto facile. Dal punto di vista della produzione mi sembra che Ansel Adams sia un po' il capostipite americano di questo tipo di immagini Wow mentre, se vogliamo, possiamo considerare Walker Evans il capostipite americano dell'altro modo di approcciare la foto di paesaggio, in 'stile documentario' che a questo punto si sarà già capito che è quello che io preferisco. All'origine di molta foto paesaggistica americana sta il trascendentalismo e la natura del continente nuovo molto meno antropizzata di quello vecchio. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:52
Ma lui non nascondeva il proprio modus operandi, anzi, ne fece addirittura una scuola! Proprio per questo io non condanno il suo modus operandi, anzi sono uno di quelli che affermano con piena convinzione la sua bravura (anzi la sua è vera Maestrìa), purtuttavia non mi sognerei mai di seguire le sue orme proprio per la distanza siderale che separa il suo "sentire" fotografico che, ripeto, è quello proprio di un vero Maestro, dal mio. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:58
Aggiungerei: a partire da quelle realizzate direttamente in camera, come si faceva ai tempi della pellicola, dias comprese. Perfettamente d'accordo. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 12:02
È molto interessante, oltre che estremamente profonda, la tua riflessione Andrea, la condivido totalmente a iniziare priprio dai fotografi che hai citato e portato come esempio! |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 12:14
To neanche a dire che è troppo pompato perché come si vede é stato usato m4/3
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| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 12:15
Onestà. Quando una persona è onestà e trasparente la sua strada la trova. E trova di rimando chi lo accetta e lo segue per ciò che è. Fai cacare in ambito fotografico ma sei un maestro in fotomontaggio? Che problema c'è! Troverai sempre qualcuno che ti apprezzerà se sei onesto. In primis con te stesso. Ma taluni vogliono di più. Vogliono ciò che non è alla loro portata e perdono l'onestà. Nei confronti degli altri e peggio nei confronti di se stessi. Non tollerano il fatto di essere mediocri in un ambito a cui ambiscono. E non si rendono conto che così facendo si privano della possibilità di essere apprezzati in qualche altro ambito. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 12:33
@I.Felix, quoto tutto. A me non piace e non riterrò mai una foto, tale, fatta in quel modo. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 13:03
Ho letto diversi commenti interessanti, e sono d'accordo con tutto e il contrario di tutto. È un argomento complesso e molto soggettivo sul quale è difficile razionalizzare e motivare le sensazioni, anche le proprie. A me sostituire di brutto il cielo con uno preso da un'altra parte e in un altro momento sembra un tarocco totale. Abbellire la pelle di una modella o di un modello ? A me non scandalizza, perchè i trucchi sul volto sono esistiti fin dagli albori della civiltà, il fotoritocco in post è solo la continuazione digitale di una cosa vecchia come il mondo. E poi...sostituire il cielo in un paesaggio dove questo riempie 2/3 della foto non è proprio paragonabile, sarebbe più paragonabile a usare qualche tecnologia di deepfake AI per sostituire il volto di una modella su quella di un altra.... Però....se faccio l'esercizio mentale di considerare casi ambigui mi rendo conto che è tutto zona grigia e soggettività totale. E se sostituissi il cielo con quello di una stessa foto scattata il giorno dopo ad un altra ora ? Sarebbe più "lecito" allora, perché almeno il posto è lo stesso ? E togliere una sola nuvola che magari sta male ? E se ne tolgo 2 ? O 3 ? Dov'è il limite ? Impossibile stabilirlo, non ha neanche senso. Penso che sia sempre una questione di buon senso. Ognuno secondo la propria visione dovrebbe, se il contesto lo richiede (e questo è importante) specificare le operazioni che ritiene degne di nota. Se il contesto non lo richiede....allora chi se ne frega. Ma anche il capire se lo richiede o meno sta alla sensibilità del singolo... |
user214553 | inviato il 18 Dicembre 2022 ore 13:23
La sostituzione cielo non mi piace, a maggior ragione se il cielo non arriva dalla propria produzione fotografica. In linea generale comunque, non mi curo troppo di come fanno la fotografia gli altri, penso semplicemente a come la faccio io; fare le crociate contro una tecnica che non si usa assomiglia tanto al comportamento di un ateo, che si scontra con tutti coloro che credono in Dio.. mi sembra che danno troppa importanza a qualcosa che reputano inesistente; similmente, mi sembra che gli inquisitori del "W@wUU" diano troppa importanza a una fotografia che reputano inferiore! Se credo che babbo natale sia non-esistente semplicemente non me ne curo, non vado da tutti i bambini dicendogli che sono degli illusi perché credono a babbo natale, e non mi metto nemmeno a discutere con altri adulti che a babbo natale non credono sulla sua non-esistenza, perché ciò non avrebbe alcun senso. Fatta questa premessa vorrei fare una precisazione, perché qui qualcuno parla di fotografia nei termini di arte. Innanzitutto, "arte" è una parola che deriva dalla radice Sanscrita "are" che reca il significato di "creare", "fare", "ordinare", "modificare". Dobbiamo poi considerare che Tradizionalmente le arti sono 7: - Architettura - Musica - Pittura - Scultura - Letteratura - Danza - Recitazione Per arte si intende un lavoro atto a produrre un'opera che compendia al suo interno creatività personale, qualità e tecnica. L'opera dovrebbe poi essere un simbolo mediato leggibile su più livelli di comprensione, dall'individuale all'universale, dal particolare al totale, dall'essoterico all'esoterico. La fotografia in quanto tale non è considerata arte - primariamente e tradizionalmente - e solo in secondo luogo viene annoverata tra le arti, in quell'insieme di arti visive tra cui vi sono menzionati anche i videogiochi - tanto per capirci. Se vogliamo accomunare la fotografia ad una delle 7 arti, bisogna accostarsi alla sua relazione con la pittura. Se prendo due pittori, li faccio accomodare nello stesso punto prospettico e gli dico di mettere su tela una precisa porzione di paesaggio, il risultato sarà senza ombra di dubbio diverso da un pittore all'altro, anche nel momento in cui questi su limitassero a dipingere il più fedelmente ciò che vedono. Se prendo due fotografi, li faccio accomodare nello stesso punto prospettico e gli dico di riprendere una precisa porzione di paesaggio, il risultato potrebbe variare in minima parte; variazioni quasi indistinguibili sul colore; nitidezza; profondità di campo; tempo di esposizione con eventuali effetti mosso. Potrebbero poi produrre bruciature nelle luci, chiusure nelle ombre, ecc., ma se si attengono a riprodurre tecnicamente la porzione di paesaggio il risultato non differirà poi enormemente. I pittori avrebbero soddisfatto i requisiti minimi necessari affinché l'opera sia artistica, a patto che essi stessi siano anche artisti, mentre i fotografi documentaristici avrebbero fatto una fotografia, niente arte. Dove è che la fotografia cerca il punto di contatto con la pittura e quindi con l'arte? Nella tecnica creativa di ripresa e di post-produzione. Con questi strumenti il fotografo può imprimere la sua creatività personale, la sua tecnica e apportare le qualità desiderate. Esso può "creare", "modificare" e "ordinare" (dal sanscrito "are" e dal greco "ars") la sua ripresa, fino a poterla trasformare in un simbolo capace di suscitare più livelli di lettura, dall'esteriore all'interiore. Una fotografia ripresa e post-prodotta con tecniche "?@?uuU" è unica e irripetibile, i due fotografi produrrebbero qualcosa di molto diverso tra loro, qualcosa di estremamente personale proprio a livello di potenzialità. Perché siamo d'accordo che un particolare fotografo documentarista comporrà una scena personale in condizioni atmosferiche singolari, ma a livello potenziale, seppur la possibilità possa essere nell'ordine dell'indefinibile, è comunque una fotografia riproducibile. L'esempio dei due fotografi è comunque esplicativo di ciò che intendo dire. Inoltre, i fautori della teoria del complotto "wWwaAUUuuUu", ignorano completamente le tecniche di ripresa e di post-produzione in uso, comparando tali tecniche ad automatismi plug-in, sostituzioni cielo o altre tecniche dall'irrilevante valore creativo personale; esilaranti sono le discussioni aperte dai "pentiti", dove si chiede "come faccio a ricreare questo o quell'effetto?". La parte realmente esilarante è leggere i "puritani" che sentenziano sempre le stesse conclusioni: "questo è dodge and burn, quello è orton, quello é color grading, ecc.", e si compiacciono di saper ridurre quella fotografia a due o tre passaggini elementari ormai aderenti alla protostoria, di cui tra l'altro fanno parte in stile "museo delle cere". Alcune teciniche "wwwwwwwaaaaaaaaauuuuu" sono più simili alla pittura di quanto possiate immaginare, e con le tavolette grafiche, con il controllo di pressione, ecc., il gap si è ulteriormente ridotto. I dinosauri ignorano le tecniche "WwWwWA@@@@aAouuOoooUuUU" come si ignora l'interno di un buco nero, e nel frattempo continuano ad annerirsi il volto dopo l'esplosione sotto la tendina. Fatevi un piacere, tiratevi insieme, siete tutti adulti e quasi tutti anziani.. smettetela di criticare come il nonnetto con le braccia dietro la schiena al cantiere e pensate alla vostra di fotografia. |
user96437 | inviato il 18 Dicembre 2022 ore 13:31
“ Scusate, ma quando fotografate la vostra moglie o fidanzata le sostituite la testa con quella di una modella più carina? No? Perché allora il cielo sì? „ Osservazione valida ma ci sono già arrivati con le app che mettono la faccia su persone famose. Per non parlare dei selfie. Partono come innocue e poi diventano standard. |
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