| inviato il 11 Settembre 2022 ore 6:46
Come ha detto giustamente Lorenzo la diapositiva è la diapositiva. È un discorso a parte non solo al confronto col digitale ma anche col negativo, richiede un approccio totalmente diverso, non è più difficile sia chiaro, anzi per certi versi è più semplice visto che tutto inizia e finisce nel momento del fatidico "click", l'unica cosa che richiede, forse, è un piccolo cambio di mentalità. E soprattutto necessita di una buona cura in proiezione, che per certi versi è simile, se non uguale, alla proiezione che si fa in camera oscura sotto l'ingranditore, con l'unica differenza (sostanziale) che questa è e resta privata, una cosa fra te e la tua pellicola insomma, nentre l'altra è... come dire... pubblica, o quantomeno avviene in genere al cospetto di una piccola (a volte anche grande) platea. |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 7:45
Mi colpisce che per fare un rullo si sia disposti a spendere 35€ e per la macchina 50. Come prendere un'auto da 100€ per poi fare il pieno da 70 |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 8:06
Per chi volesse provare il brivido della diapositiva... Quale dia a colore consigliate a un principiante? La seconda domanda è la seguente. Ho visto che molte pellicole bianco e nero le danno come invertibili. Ossia posso ottenere il positivo in fase di sviluppo, ovviamente con i chimici preposti. In questo caso potre sviluppare a casa. Quanto è complicato il processo? Parlo dallo sviluppo all'intelaiatura... |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 8:19
Durden, mi sembra che Schyter lo faccia, quindi potrebbe darti consigli di prima mano... Me ne ero interessato in passato e mi è sembrato solo un processo un po' più lungo (diversi passaggi) ma non complicato. Per le diapositive consiglierei la Provia... Non ha il contrasto della Velvia e mi sembra un po' più "universale" (si adatta meglio alle varie condizioni di ripresa) |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 8:21
@Leone Giuliano Hai ragione... Ma non è colpa della macchina da 50 euro se ora un rullino dia "finito" ne costa 35... |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 8:54
Il prezzo della pellicola è una speculazione bella e buona. Ancora nel 2007, quindi nel periodo della massima espansione del digitale, e quando in Italia di diapositivisti ne eravamo rimasti forse dieci, un rullino di Velvia lo pagavo fra 6 e 6,5 € (per capirci 7€ era un prezzo da stroz.zino) e lo sviluppo meno di 5€... ora col mercato chimico in espansione (così sento dire ma io questa espansione onestamente non la vedo) per lo stesso rullino di Velvia occorrono da 20 a 25 € e almeno 10 € per lo sviluppo... se non è una speculazione questa ditemi voi come devo chiamarla! |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 9:04
Durden - per la diapositiva colore c'è poco da scegliere: ora come ora restano in giro solo la Velvia 50, la Velvia 100, che di certo non ti consiglio, la Provia 100F e la "nuova" Kodak E100. Quelle più tolleranti, nel senso che forse arrivano a uno stop di latitudine di posa... toh... 1,3 stop (ma sto largheggiando) sono la Provia 100F e la E100. La Velvia 100 lasciala perdere non tanto per la criticità dell'esposizione quanto per la spiccata e fastidiosa dominante rossa. La Velvia 50 infine è la VELVIA... quindi si sa che va maneggiata con cura. |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 9:06
Confermo, sviluppo e intelaiatura mi costavano 5 euro (che mi sono sempre chiesto cosa ci guadagnassero)... Paolo, ho un Lab vicino casa che sviluppava il C41 e stampava... ho coniugato al passato perchè da un po' di anni ha smesso dato che i chimici del minilab, anche se non lo usi, vanno cambiati/rigenerati... Quindi, i laboratori, devono affrontare costi anche per scarsi volumi... poi mettici che ci produce il chimico abbia pure lui alzato i prezzi e capisci che, ora come ora, è normale spendere certe cifre. |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 9:16
In linea di principio sui costi posso essere d'accordo con te Lorenzo, ma resta il fatto incontestabile che il periodo 2005/2010 è stato quello peggiore nella storia della pellicola (il biennio 2007/2008 quello dello sprofondo assoluto), eppure i prezzi erano grotteschi rispetto a ora, con il mercato in ripresa dicono... ma io non ci credo. |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 9:21
C'è una ripresa (e il fatto che ci sia qualcuno che apre i thread per avere delle info lo dimostra) ma è minima, per non dire insignificante... C'è poco da fare, dobbiamo rassegnarci. |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 9:43
Ah beh io sono rassegnato da vent'anni... se è per questo! |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 14:08
Un amico avvicinatosi alla fotografia da poco con una Olympus OM2 analogica del padre (ha speso 60€ per ripararla e in più si è pure comprato la custodia totale 100€) si è spaventato dai primi rullini 36 pose sviluppati e stampati glacier all'incirca tra costo rullini e il resto circa 50€. Gli avevo suggerito per i primi rullini di fare solo sviluppo e mettere su cd (non ha scanner negativi) in modo da visionarli su PC e scegliere le foto da stampare...come dicono a Roma è ''de coccio'' e quindi spende. Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire Gli ho detto: 1/2 rullini al mese a fine anno ti compri una reflex digitale |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 14:26
Gli ho detto: 1/2 rullini al mese a fine anno ti compri una reflex digitale Questo è fuori dubbio, nel senso che è un fatto assodato da trent'anni e nessuno, mai, l'ha messo in discussione... il punto però è un altro: e allora? |
| inviato il 11 Settembre 2022 ore 15:24
Sviluppare a stampare da solo abbatte un po' i costi ma non li cancella del tutto. Ma si parte da un presupposto che è figlio dell'era digitale (il tutto gratis) Non si usa la pellicola "per convenienza"... |
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