| inviato il 27 Agosto 2022 ore 14:54
quelle foto della luna sono semplicemente incredibili...pensando poi che sono ottenute attraverso l'atmosfera come già successo in passato, ad ogni passo in avanti dell'osservazione diventa sempre più difficile pensare che l'universo sia "semplicemente" esploso/espanso da un punto unico....ormai gli oggetti più distanti si "allontanano" da noi a velocità superiori a quella della luce....evidentemente c'è qualcosa da rivedere nelle formule per la misura della distanza e della velocità. Probabilmente ci sono fenomeni che ancora non conosciamo e il sistema dello spostamento verso il rosso ha dei limiti, oltre i quali inizia a fornire dati sbagliati. E' palese che qualcosa non va, dato che stiamo osservando galassie che 15 miliardi di anni fa, erano già a 15 miliardi di anni luce da noi....percorsi in 250 milioni di anni....scricchiola.... Sarebbe come se leggessimo i dati dei GPS senza sapere dei fenomeni relativistici. |
user198779 | inviato il 27 Agosto 2022 ore 15:33
Comincio a pensare che su certe scale di grandezza sia nel micro e sia macro le leggi della fisica non siano più le stesse. |
| inviato il 27 Agosto 2022 ore 17:17
Non è esploso!!!! E non è avvenuto in un punto unico!!!!!! Il big bang è avvenuto OVUNQUE nell'universo! |
user198779 | inviato il 27 Agosto 2022 ore 19:23
Il paradosso dell'espansione , per non ha senso dire un punto unico e ovunque perché prima lo spazio non esisteva , invece per quanto riguarda il tempo ho dei dubbi. |
| inviato il 27 Agosto 2022 ore 21:55
Angor, la scienza oggi dice che lo spazio si espande molto velocemente, e con accelerazione crescente. L'universo osservabile dalla terra è di 96miliardi di anni luce (spero di ricordare bene 96). Questo non significa che la luce ha viaggiato per 48 miliardi di anni, ma che lo spazio si è espanso. Lo spazio, se si dilata più velocemente della luce, non viola la relatività. |
| inviato il 27 Agosto 2022 ore 23:05
si, ho semplificato ma il concetto è che comunque la divulgazione scientifica ufficiale fa ancora riferimento all'"inizio" dell'universo come ad un fenomeno, il big bang, che in realtà non ha nulla a che vedere con un'esplosione....e secondo me non è nemmeno un'espansione, che sia di spazio o di tempo, ma probabilmente un fenomeno, una caratteristica, una dimensione o qualsiasi altra "cosa" dell'universo ancora a noi sconosciuta. anzi, non credo proprio che abbia nemmeno senso parlare di "età" dell'universo, dato che non solo il tempo, ma probabilmente anche la "realtà" non è una costante. Il fatto che oggi vediamo l'universo espandersi potrebbe essere solo l'effetto visibile di magari una sorta di oscillazione del tessuto spazio temporale, o di altre dimensioni ancora che nemmeno riusciamo a immaginare. Sta di fatto che questi nuovi strumenti spingono sempre più in là la dimensione dell'universo...considerando che per far "tornare i conti" abbiamo dovuto inserire nelle formule una quantità di "materia oscura" 10 volte superiore a quella osservabile, è evidente che le nostre attuali formule siano quanto meno incomplete, se non completamente sbagliate. |
| inviato il 28 Agosto 2022 ore 4:47
Sul fatto che invece non sappiamo ancora tutto non ci piove di sicuro.... |
| inviato il 29 Agosto 2022 ore 8:50
infatti, ci sono due posizioni relative alle teorie scientifiche, estreme entrambe tanto quanto, secondo me, sbagliate: - confutabili a prescindere, sempre e comunque, in quanto teorie e quindi passibili di verifica; - verificate e quindi applicabili sempre e comunque; invece, le teorie della scienza attualmente accettate andrebbero considerate valide, senza inutili obiezioni, entro i limiti sperimentati e considerate come ipotesi fuori di essi. Invece, spesso, anche proprio ad opera di divulgatori scientifici vengono fatte estrapolazioni prive di fondamento. Ad esempio, proprio a riguardo del big bang ci sono diversi studi che vanno a "calcolare" cosa è successo nei primi istanti, quando si sono formati i vari elementi chimici....tutto sulla base di estrapolazioni di leggi note, forse, a livello di realtà terrestre. Pensare di "stirarle" fino a quelle condizioni di realtà è assurdo. O, ancora ad esempio, il famoso secondo principio della termodinamica: spesso viene tirato in causa da redattori di articoli per confutare o giustificare determinate situazioni, come fosse un principio assoluto. Ma in realtà la sua validità è legata ad osservazioni dirette solo su scala terrestre. Il classico dogma "nulla si crea, nulla si distrugge", alla luce di sempre nuove forme di "realtà" non ha più senso sia considerato valido...anche perchè bisognerebbe prima definire cosa si intende per "creare" e per "distruggere", perchè non credo sia più così scontato. (ad esempio, se in un certo istante trasformo una quantità di massa in energia, per tutto l'universo attorno questa massa continua ad esistere fintanto che le onde energetiche e gravitazionali non lo raggiungono...per cui, quale istante considero trasformata la materia? quello in cui avviene o quello in cui l'effetto raggiunge un certo punto dello spazio? Comincia a diventare difficile anche stabilire quale sia l'istante "attuale"...il tempo comincia a diventare qualcosa che non scorre tutto uguale. |
| inviato il 29 Agosto 2022 ore 9:47
Il secondo principio della termodinamica non c'entra niente, anche in seno a questo OT. Peraltro quelle sul big bang è scritto anche sui muri che, prima di un certo orizzonte temporale, siano teorie da verificare : l'inflatone è teorico, un esempio su tutti. |
user198779 | inviato il 29 Agosto 2022 ore 13:55
Theblackbird "Non è esploso!!!! E non è avvenuto in un punto unico!!!!!! Il big bang è avvenuto OVUNQUE nell'universo!" Tutto l'universo sarebbe stato un un punto unico perché lo spazio non c'era |
| inviato il 31 Agosto 2022 ore 10:30
da qualche parte avevo letto un articolo di uno (credo) scienziato che ipotizzava che il "tempo" abbia iniziato ad avere un senso nel momento in cui è nata la prima "coscienza" in grado di percepirlo...e che, in realtà, il tempo sia un qualcosa di cui l'universo non ha bisogno. In pratica, sosteneva che non ha proprio senso di parlare di età dell'universo, per il fatto che il tempo stesso è talmente connesso alle altre "dimensioni" (spazio, materia, gravità, energia...) che non esiste nemmeno un concetto di "tempo", così come non ha senso parlare di "gravità" dell'universo. Anche in una dei commenti a quelle foto, si legge che osserviamo una tal galassia che risale a poco dopo il big bang...ma in realtà appunto non ha molto senso, dato che molto probabilmente il "nostro" tempo è molto diverso dal tempo di quella parte di universo. |
| inviato il 31 Agosto 2022 ore 18:23
Questo mi pare filosofo più che (credi?) scienziato... I dinosauri non avevano granché coscienza e lo scorrere del tempo dubito lo percepissero, ma sappiamo per certo che sono esistiti e che hanno fatto il loro - appunto - tempo. Sia loro, che i primi organismi unicellulari, nel brodo primordiale... quindi... Poi, il fatto che il tempo non sia sempre lo stesso ovunque non è neppure un'ipotesi, è una certezza: i buchi neri con la loro massa lo deformano, il tessuto spazio-tempo. Però si suppone ragionevolmente che un po' tutte le galassie possano funzionare come la nostra, a livello temporale, tranne giustappunto che in prossimità dei buchi neri al loro centro galattico. Ad ogni modo, lo studio di galassie così vetuste è anche guidato proprio dal voler trarre qualche indizio sui tuoi legittimi interrogativi, per cui non resta che sedersi al balcone del JWST sull'universo profondo e ammirare estasiati le novità che ci farà intravedere nello spettro dell'infrarosso vicino e medio. |
user198779 | inviato il 31 Agosto 2022 ore 18:47
Bisogna fidarsi dei propri sensi se no è un disastro. |
| inviato il 31 Agosto 2022 ore 19:00
I sensi?! Nello spazio? |
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