| inviato il 04 Maggio 2022 ore 13:59
Paolo mcmx Per gli "americani" occorre distinguere: come statunitensi hanno poco più di due secoli. Se scrivi cinque secoli li consideri come coloni europei ed anche loro hanno i nostri secoli di storia. Avendo conservato la nostra stessa cultura, considerarli "alieni" non è molto logico |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 17:24
Beh Kwlit volendo far risalire la storia degli Stati Uniti ai Padri Pellegrini gli USA esistono da quattro secoli. Visto che comunque il Mayflower non approdò in un luogo del tutto al di fuori delle rotte conosciute, e assunto che la storia delle Americhe inizia, per tutte, nel 1492 alla fine i cinque secoli ci sono tutti... e +/- per tutti. Per il resto voler sostenere che quei luoghi, grazie ai loro colonizzatori, abbiano la nostra stessa "civilizzazione" è alquanto esagerato, anzi decisamente velleitario, visto che la fondazione dell'Urbe risale al 21 Aprile 753 AC - e Roma non è certo nata per caso ma si fonda su nuclei storici di molto antecedenti - mentre per l'Europa delle Nazioni l'inizio della storia coincide solo con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, ossia il 476 DC. Anche in questo caso quindi si parla di un ritardo che può ragionevolmente definirsi plurisecolare visto che si parla di ben oltre un millennio. |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 21:15
Gli europei andati in America si sono portati dietro la cultura europea. Quindi non si dovrebbe parlare di cultura nuova . È la nostra. A Washington c'è il Capitolium, il loro diritto deriva da quello anglosassone.... |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 6:53
Come ho già detto chi se ne andava da casa sua per andare nelle colonie FUGGIVA da oggettive condizioni di povertà estrema... e se questa gente non mangiava figurati se studiava! Poi c'erano gli avversari politici che non scappavano dalla fame ma da un regime a loro avverso. Questi si, erano acculturati, ma erano pur sempre una goccia in un oceano di ignoranza abissale. |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 6:58
E poi il diritto anglosassone... sempre da "alterum non ledere", "honeste vivere" e "suum cuique tribuere" trae origine! O pensi davvero che il diritto l'abbiano inventato loro? |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 8:44
Occhio che le migliori università al mondo sono inglesi ed americane, Oxford, Harward, Stanford &C la danno a tutto il resto del mondo per cultura, non solo tecnica ma anche umanistica. Gli anglosassoni, americani compresi, sono oggi la gente più colta, mentre gran parte dell'Europa, Italia compresa, ma si potrebbe dire in testa, è in piena decadenza culturale. In Italia la cultura, come i soldi, è malvista, e lo è semplicemente perchè la maggioranza della gente non ce l'ha, pari pari come i soldi, e la gente è tendenzialmente invidiosa, oggi è ostentata l'ignoranza, non la cultura. Per farsi un cultura profonda ci vogliono fior di tempo, e dunque di quattrini, in Italia di quattrini non ce ne sono, e dunque anche la cultura non c'è più, le nuove generazioni sono profondamente ignoranti. Detta in altre parole, siamo un Paese di micci. E che siamo un Paese di micci ce lo dicono i numeri, la realtà dei fatti. Qui in Italia abbiamo un tasso di Laureati del 20%, in Europa siamo penultimi, seguiti solo dalla Romania, mentre l'Olanda, ad esempio, ne ha il 52%, l'Inghilterra il 48%, il Giappone il 59%, gli USA il 44%. Ai tempi dei Romani, l'Italia era, e di gran lunga, il Paese più ricco sul pianeta Terra: sono stati quei soldi lì, i soldi dei Romani, che sono durati oltre 800 anni, che hanno prodotto tutta la cultura italiana, che poi si è diffusa a quel tempo nel resto dell'Europa, ed anche nel resto del mondo, con molti Paesi che ancora oggi usano il Diritto Romano. Poi l'Italia, in un ristretto arco temporale, 400 anni, è decaduta, ci sono poi stati altri 600 anni di buio, buio culturale dovuto molto alla Chiesa, che non voleva diffondere la cultura perché così perdeva potere (Inquisizione &C), poi ci fu il Rinascimento, che comuqnue non ce la fece a riportare la cultura in tutta Italia, recuperò solo in parte quella romana e solo in poche zone, ed oggi siamo un Paese di micci. Bisogna tener presente che la cultura è solo nei Paesi ricchi, non in quelli morti di fame, l'Italia ricca non è, sta diventando morta di fame, e la cultura qui non c'è più. |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 9:25
Gli americani acculturati non può senti'... Sono ignoranti come capre in media, magari sanno la sfilza dei presidenti e degli stati, poi però il mesozoico è la zuppa primordiale e l'RNA è un'invenzione delle big pharma. Non mi soffermo sul valore culturale di una laureetta americana perché sarebbe come sparare sulla croce rossa. Anche gli inglesi, idem... è molto superficiale confondere il livello medio di cultura di uno stato è della sua popolazione con le eccellenze didattiche puntuali. Come se un alto livello medio di cultura in Italia potesse essere assunto dal fatto che ci sono la Bocconi e la Normale. Oppure che qui ci siano il 20% di laureati coi controcatsi e di là il 44% all'acqua di rose. Mah....... I micci stanno altrove. E comunque siete fuori tema più di un saggio sulla quantistica a messa, che facciamo, spostiamo in tema libero? |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 9:59
The Blackbird, Ho l' impressione che il tuo sia un antiamerikanismo d'antan, ormai oggetto di protezione da parte del WWF. Da circa un secolo, nel bene e nel male, le invenzioni, le scoperte, i film, la musica e la letteratura provengono dagli USA e qui in Europa ne produciamo imitazioni. Quanto alla cultura media noi italici siamo gli ultimi a poter parlare. Qualcuno ha scritto in un precedente intervento che gli europei che andarono in America erano in massima parte ignoranti. Forse, ma rispettavano la media europea e sicuramente stavano una spanna sopra agli italici in massima parte analfabeti. I protestanti per leggere la Bibbia doveva alfabetizzati, cosa non ben vista qui da noi. Oggi si ricorda la data di morte di Napoleone che ha il merito di aver sparso i semi della Rivoluzione Francese in tutta l'Europa. Però molti dimenticano che i principi della Rivoluzione Francese erano nati qualche anno prima presso i bifolchi oltreoceano. |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 11:24
E' un paese dove la democrazia ha attecchito, pur con gravi contraddizioni e lacune..che le avesse gia' prefigurate lui nel 1835 ? Alexis de Tocqueville "de la democratie en amerique" it.m.wikipedia.org/wiki/La_democrazia_in_America |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 12:58
"Sono ignoranti come capre in media.." Secondo me tu, semplicemente, non conosci gli Americani. E poi.......da dove credi che provenga oggi la cultura europea, Italiana inclusa? La importiamo noi da loro. E senza tema di smentita, noi non esportiamo la nostra a loro, perché, semplicemente, la nostra non ce l'abbiamo più. Mahhh.... Comunque, io mi fermo qui, siamo OT. |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 17:48
maa. l'esposimetro? |
| inviato il 05 Maggio 2022 ore 18:20
"maa. l'esposimetro? " Appunto. L'esposizione, assieme alla composizione artistica ed alla MaF, è importantissima, anche in digitale, non è cambiato nulla dalla pellicola se uno vuole la massima qualità d'immagine. Io uso sia l'esposimetro della fotocamera, a luce riflessa, cambiandone le varie modalità operative a seconda del soggetto o della scena, oppure correggendone i valori indicati, ma mi porto sempre con me anche un esposimetro a luce incidente, un Sekonic L 308 X, ed a volte espongo con quello invece che con quello della fotocamera, lo faccio quando prevedo che l'esposizione a luce riflessa prenda fischi per fiaschi. Frequento parecchi conoscenti che fanno fotografie ed anche un paio di Fotoclub, oggi molto ridimensionati dal Covid, ed a volte è venuta fuori qualche mente prodigiosa, qualche fenomeno, che dice che lui espone solo in manuale, giudica lui l'esposizione ed espone lui senza l'esposimetro, perché fa meglio dell'esposimetro. Da sempre, io propongo al fenomeno di ritrovarci al Fotoclub una sera successiva, decida lui, io gli porto delle mie stampe, fatte in condizioni di luce diversa, e che lui porti le sue, così le confrontiamo. In qualche decennio (fotografo da oltre 50 anni), qualche fenomeno è veramente venuto con le sue stampe: io ho esposto le mie, e dopo aver visto le mie, alcuni non hanno esposto le loro, chi l'ha fatto ha riconosciuto che c'era una differenza qualitativa molto marcata, meglio le mie, ci sono state figure di merda robuste e ripetute, ed uno mi ha anche chiesto se gli facevo un corso di fotografia e stampa, cose che io non faccio. Gli esposimetri delle fotocamere, soprattutto quelle di oggi, sono macchine che rasentano la perfezione, di qualsiasi Casa sia la fotocamera, e pensare di battere in precisione un esposimetro di una fotocamera, usato come si deve e, se necessario, corretto come si deve, per quanto mi riguarda, è solo un atto di arroganza privo di buonsenso. |
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