| inviato il 21 Marzo 2022 ore 13:13
“ Mah... io ho cominciato a comprare vinili nei primi anni 70 e ne ho una discreta collezione... Ma quando si tratta di Musica Classica nei "pianissimo" viene fuori la vera e più importante differenza tra vinile e CD : il rumore di fondo. (Purchè non sia una registrazione datata) „ Eccerto! Il rapporto segnale/disturbo... in analogico si registrava su nastro magnetico e poi da quello si faceva la matrice per il vinile. Sono state fatte anche delle registrazioni nelle quali il mixer di ripresa pilotava direttamente il tornio che creava la matrice, senza passaggi intermedi su nastro magnetico, ma voleva dire non poter assolutamente intervenire con nessun tipo di editing dopo la registrazione: il missaggio era quello stabilito prima di iniziare la registrazione e tale restava, idem tutti gli altri parametri (equalizzazione, riverbero ecc) e ovviamente non si potevano ripetere passaggi: se qualcosa anche minima andava male nell'esecuzione bisognava rifare tutto. Per cui il passaggio su registratore a nastro magnetico multitraccia era praticamente obbligato, nella produzione di un LP. Ora, anche col dolby, anche con un registratore ad alta velocità di scorrimento del nastro, il rapporto segnale/disturbo del nastro magnetico sarà per forza molto maggiore di quello della registrazione digitale. Finché si tratta di registrare un singolo strumento, magari dalla gamma dinamica non eccessiva, si ottengono ottimi risultati, ma quando c'è da riprendere un'orchestra sinfonica, che può passare dal solo di un singolo violino suonato anche pianissimo al pieno orchstrale suonato fortissimo bisogna tarare il livello di registrazione sul punto di dinamica massima, e una volta stabilito quello quando poi arrivano i pianissimo sono caxxi, perché a quel punto il fruscio di fondo del nastro si fa inevitabilmente sentire, perchè essendo il segnale in ingresso molto ridotto (per forza, se devi tener basso il livello di registrazione per non distorcere i fortissimo) il rapporto segnale/disturbo ne soffre in modo drammatico. Col digitale invece il rumore di fondo è solo quello ambiente e quello portato dai circuiti elettronici utilizzati. Roba da niente, in confronto al rumore di fondo del nastro magnetico. Discorso che ovviamente non vale per le rimasterizzazioni su CD di vecchie registrazioni ancora fatte col master su nastro magnetico, che hanno i difetti di entrambi i sistemi... Unica ancora di salvezza la compressione della dinamica, che si fa usualmente anche per altri motivi, legati purtroppo alle condizioni di ascolto: troppa dinamica non è gradita a chi ascolta la musica come sottofondo mentre lavora o mentre sta in auto. Però se comprimi troppo l'ascolto diventa una faccenda abbastanza banale e noiosa, un po' come guidare una Ferrari in città rispettando i limiti di velocità... Questo e il tipo di equalizzazione e di effetti e le regolazioni dei livelli che si applicano in fase di missaggio in realtà sono cose molto più rilevanti ai fini dell'efficacia di una registrazione di quanto non lo sia la tecnologia impiegata. Che poi ci siano vecchie registrazioni di Toscanini con l'orchestra della NBC che fanno venire la pelle d'oca mentre tanti CD perfettini moderni lasciano del tutto indifferenti... eccerto... ma mica è colpa dei CD. |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 13:18
Tra non molto arriveranno interventi contrastanti sulla zappa analogica e quella digitale, magari servirà cambiare il titolo in: Smarronamento digitale o analogico? |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 13:53
Mi domando: perché cercare la resa analogica con il digitale? Ci sono ad es. intere pagine di discussione sul modo migliore di aggiungere la grana ad un file digitale, funzioni e software dedicati alla questione. La risposta che normalmente si ottiene al perché è che la aggiunta della grana che, a quanto pare, viene molto richiesta dai magazine, conferisce un aspetto meno digitale al file (e su questo forse possiamo essere d'accordo) e più ' naturale '. Ora io mi domando quanti fra di noi sono dotati di una vista ' con grana '? Quanti di noi, osservando una scena dal vero, percepiscono la realtà, il cielo e le superfici degli oggetti, con una naturale patina di grana? |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 13:58
Ecco un'altra cosa che condivido.... Se vuoi la grana..... usi una hp5 400 e il Rodinal.... 1+50 |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 13:59
“ Se inizi a vedere molte foto analogiche e fai abituare l'occhio, quando poi ti capita una foto digitale, la "riconosci" subito..... „ Ste cose sul forum manco col pensiero si fanno, se partono i foto quiz poi va a finire molto male. |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:00
Altra domanda che mi faccio: parliamo di B/N, si parte dal presupposto che il digitale dia una resa diversa dall'analogico, un Foveon ed una Monochrom sarebbero le cose che più si avvicinano a questa resa dell'analogico ma ne sono ancora lontani, ora io ingenuamente e da inesperto chiedo in cosa si differenzia questa resa? (assodato che la grana sia una di queste cose, che altro c'è?) |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:02
Lomography ... "riassumendo, se un giovane scatta a pellicola manca di creativita, mentre se usa il digitale va tutto bene é nei ranghi, e ci sta pure chi applaude a questa sciochezza, andiamo bene" hai riassunto troppo e sei arrivato a conclusioni pregiudizievoli ... il senso del mio discorso è altro. Ovvero chi è nato in epoca digitale e non ha vissuto l'analogico ha una percezione dell'analogico diversa da chi aveva solo quella possibilità. Pertanto, e ti parlo di esperienza personale, vengono diversi clienti giovanissimi che credono di avere scoperto il nuovo mondo usando l'analogico ma i lavori che mi fanno vedere sarebbero di basso livello anche in digitale. cioè non'è la stampa analogica che nobilità un lavoro senza progettualità e mal fatto ... Per Pollastrini, un efi base + modulo per profili icc costa circa euro 5000 ... questo fà la differenza in stampa.Una stampante coi suoi driver , tipo la canon 1000 ipf gestita con un minimo di competenza produce risultati di alto livello, altissimo livello ... Ribadisco ognuno è libero di sperimentare e usare le tecniche che più gradisce, stampare i proprio o in laboratori online o artigianali ma la massima qualità possibile per le tecnologie esistenti è data dal digitale. sia come precisione colorimetrica che gamma dinamica e nitidezza, poi, le scelte artistiche e le progettualità ben definite possono non avere bisogno di questa qualità ... |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:05
Eccomi, presente! Anche io ho tentato la strada del Foveon (la Monochrome non me la posso permettere). Molto meglio del Bayer, meglio di x-trans, ma non paragonabile alla pellicola. In cosa la resa si differenzia non è oggettivabile, almeno io non ci riesco. Però noto che mi piace di più in molti casi la pellicola. Da notare che non è oggettivabile anche perché in argentico ci sono anche lì una miriade di parametri: quale pellicola, esposta come, quale sviluppo, quale diluizione, quale tempo, quale temperatura.... |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:05
“ se partono i foto quiz poi va a finire molto male „ si ma mai come sotto le bombe in Ucraina |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:11
L'abbiamo già discusso La differenza la vedi se ti trovi al bar con le stampe Fare paragoni su un forum è tempo perso Naturalmente non "entra niente con il saper fare buone/belle foto..... |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:13
“ La differenza la vedi se ti trovi al bar con le stampe „ Ma appena entrati o dopo alcuni giri di prosecco? |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:15
Meglio prima... dopo..... la discussione è dopata.... é I risultati poco attendibili |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:18
a me la commistione analogico/digitale piace da matti ... Per chi esegue le AT (Antiche Tecniche) la possibilità di creare grandi negativi su acetato (Pictorico) con l'aiuto dei sw digitali, semplifica tantissimo un lavoro che altrimenti sarebbe presso che perduto ... Consiglio di dare una sbirciatina al link che segue ... buttando l'occhio nel menù "Gli Autori" ... e magari soffermarsi sulle stampe alla gomma bicromatata di Alberto Novo ... di cui qui un'anticipazione ...
 Alberto Novo: Rio di Cà Grimani Gomma bicromatata qui il link del Gruppo Rodolfo Namias ... forse questo nome nn dice niente ai più ... ma per chi conosce per sommi capi la storia della fotografia ... (chi fosse lo trovate su Wikipedia etc etc ) ... www.grupponamias.com/ |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:18
perché se diciamo che è diversa la resa di un APS-C Foveon con davanti il suo 35mm rispetto a quella di una medio formato con il suo 70mm o 80mm allora grazie al cavolo, che siano diverse è facile aspettarselo ma forse non perché una è digitale e l'altra è a pellicola |
| inviato il 21 Marzo 2022 ore 14:24
Occhio Schyter stai postando link a gruppi di apprendisti stregoni. Ho lavorato 25 anni in fotoincisione ma già per la serigrafia piana negli anni 70 il bicromato era fuori legge (non per la serigrafia a cilindro serigrafico ma per usarli era necessario un serio depuratore delle acque e mille precauzioni, questo per tornare un po' alle osservazioni di Pollastrini sulle camere oscure ed i procedimenti fotografici). |
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