| inviato il 24 Agosto 2021 ore 23:55
Ho la fortuna/sfortuna di vivere in un paese dove ancora si mangia tutto l'animale, qui e normale chiedere tacos de sesos (cervello), tacos de cabeza (miscuglio di occhi cervello e tutto quanto e dentro una testa) si mangiano coda e orecchie e anche biril che non credo abbia bisogno di traduzione, le zampe di gallina sono ancora considerate una specialità. Lo trovo più etico che non da noi dove ormai del pollo si mangia solo più coscia e petto ed il resto rigorosamente buttato via. E il prezzo da pagare alla società del benessere |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 0:14
@DinoVeronese, Eh, si ... pensare che il cosídetto "boccone del prete", credo dagli anni ottanta, ha ceduto il passo all' HOTDOG, ora KingBurger/MaxiBurger, divorato da migliaia di giovani nei diffusi ed affollatissimi McDonald. Noto pure che molti giovani divorano Kebab, i cui punti di preparazione e vendita si sono diffusi nelle cittá italiane a macchia d'olio durante gli ultimi vent'anni ... vale tuttavia ancora il vecchio adagio per cui "del maiale non si butta nulla ! " e sempre qui in Italia, lungo l'intera dorsale appenninica, in moltissimi paesi, ancora persiste il rito della maialatura, con l'ovvia benedizione dei preti e di Sant'Antonio ... è una identitá culturale, ancorché "cattolica"*, che affonda le proprie origini nel medioevo ... ed è, ancora oggi, molto sentita ... www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/le-feste-di-santantonio-tra-falo www.gamberorosso.it/notizie/storie/cassoeula-origine-storia-e-ricetta/ www.gamberorosso.it/notizie/storie/santantonio-abate-i-dolci-tipici-de * si è dibattuto a lungo, nelle sedi istituzionali, riguardo alla identitá culturale europea quale identitá essenzialmente cristiano-cattolica. ps. In veritá tutt'ora in Europa ed in diversa misura sino a pochi anni addietro, e con riconosciuti e gravi danni alla salute pubblica, "non s'é buttato nulla": it.m.wikipedia.org/wiki/Carne_separata_meccanicamente ... in completa "legalitá". [ ... ] ps.II : "L'occhio del fotografo" è un fatto particolarmente complesso ... Un gentile augurio di buonanotte a Voi tutti, Ben-G |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 14:07
Ben a mio parere il valore delle foto sta proprio nell'aver saputo legare a quel particolare tema un'estetica (costruita) che non è certamente al servizio del solo messaggio o del racconto fattuale. C'è sicuramente dell'ipocrisia nel lavoro proposto perché in fondo è evidente la spinta estetica soddisfatta su un tema delicato. Ma il risultato è davvero di mio gusto ed esauritasi la contemplazione estetica rimane un momento per riflettere (che credo fosse il risultato voluto). |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 14:22
Biga, Siamo qui a dicutere dell'opera di un buon fotografo. Sicuramente sopra la media. Ma, proprio perche' parliamo di un buon fotografo: sta bene l'estetica costruita, sta bene il prodotto confezionato. Sta meno bene la ricostruzione falsificata. Voglio dire, dalle fotgrafie proposte si capisce che l'autore sa cio' che fa. Si comprende benissimo che tutto cio' che si vede e' voluto e pesato. Ciononstante la realta' e' falsificata. Il messaggio distorto e strumentalizzato. Non serve Bambi o Walt Disney per rappresentare un luogo in cui si abbattono animali. La vita e' cruda, un calabrone investito dall'antiparassitario agonizza per ore prima di morire. Un formicaio bruciato non e' luogo di minor sofferenza di un mattatoio. GLi scoiattoli avvelenati per proteggere le nocciole vegetariane, le processionarie sterminate con lo spray a base di etere, le lumache sciolte nel sale per proteggere l'insalata. E per scandalizzarci abbiamo bisogno della visione di tre agnellini (messi li apposta), che guardano un macellaio che smembra una pecora adulta? Chi ha visitato un macello sa benissimo che NON puo' succedere. Se non per questione etica, almeno per regola d'igiene e salute pubblica. No il senso della Fotografia non puo' essere questo. Non fotografiamo per produrre questo tipo di opere. Non io perlomeno. |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 14:33
Salt credo che in questo caso dipenda dall'approccio dell'osservatore. Capisco il tuo punto di vista ma non condivido che “ No il senso della Fotografia non puo' essere questo. Non fotografiamo per produrre questo tipo di opere.” Per me è fotografia eccome. Può non essere spiccatamente autentica (e infatti la presenza di una componente di ipocrisia l'ho evidenziata), ma il risultato per me è di valore sia da un punto di vista estetico (punto di vista che mi pare privilegiato nell'intento degli scatti) che, in via residuale, di denuncia. Peraltro confesso che è anche strano perché di solito non amo la prevalenza dell'estetica sulla sostanza. Ma in questo caso trovo che anche la sostanza del messaggio sia salva. Forse il titolo della discussione è fuorviante |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 14:42
“ E per scandalizzarci abbiamo bisogno della visione di tre agnellini (messi li apposta), che guardano un macellaio che smembra una pecora adulta? Chi ha visitato un macello sa benissimo che NON puo' succedere. Se non per questione etica, almeno per regola d'igiene e salute pubblica. No il senso della Fotografia non puo' essere questo. Non fotografiamo per produrre questo tipo di opere. Non io perlomeno. „ Sempre più d'accordo con te! |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 14:58
Ma non è il reportage che partecipò al World Press Photo di qualche anno fa? Se non è quello allora è qualcosa di veramente simile, in particolare mi sembra di ricordare la foto degli agnellini che guardano. |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 15:55
A me come reportage non fa impazzire sinceramente, l'unica foto che mi piace davvero molto è questa...
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| inviato il 25 Agosto 2021 ore 16:09
posso chiederti perche' ti piace Black diamond? Si credo sia proprio quello Diebu. Biga, io penso che il taglio che e' stato dato al servizio, presupponga e necessiti di sincerita'. Che invece non trovo. Un macello e' fabbrica di immagini crude e disturbanti. Puo' essere molto piu' d'impatto un approccio vero e reale che questa versione di ottime fotografie, anche se false, che fanno leva sulla parte infantile della coscienza. Non siamo bambini che devono trasportare nel loro mondo la visione fiabesca dell'orrore. Non sta al fotografo metterci in guardia, attraverso la fiaba, dal pericolo dell'uomo nero. Io chiedo al fotografo di documentare con occhio imparziale ma fotograficamente addestrato, la realta'. |
user12181 | inviato il 25 Agosto 2021 ore 16:46
Il maiale è la base materiale della civiltà occidentale (insieme ai cereali, ovviamente, per secoli quasi unico nutrimento del popolo), è cosa nota. "è una identitá culturale, ancorché "cattolica"*, che affonda le proprie origini nel medioevo ... ed è, ancora oggi, molto sentita ... " Cattolica? Chiedi ai tedeschi luterani... Tutto si può dire di Lutero, tranne che non possedesse un'altissima e raffinatissima spiritualità. Gli piaceva mangiare, in particolare la carne, di porco, ma anche pecora, capra, oca, gallina, pesce. "Martin Luther war kein Kostverächter. Er liebte Speise und Trank, besonders in geselliger Runde. Über den Speisezettel der Familie Luther geben neuere archäologische Ausgrabungen im Umfeld von Luthers Elternhaus in Mansfeld und am Augustinerkloster in Wittenberg Auskunft. Dort führte seine Frau Katharina das Zepter im Haushalt. Zu den Funden zählen Küchenabfälle, Tierknochen von Schwein, Schaf, Ziege, Gans und Huhn, ebenso Fischgräten. Die Luthers waren ausgesprochene Fleischesser – nicht viele konnten sich das damals leisten. Bevorzugt wurde Schweinefleisch. Als der Reformator mit dem Fleischverbot an Fasttagen brach, wurde die Kost wohl noch fleischreicher. Als Beilagen wurden Kohlehydrate, Getreide, Bohnen und Erbsen..." Chi non vuol veder mangiare il maiale sa dove chiedere asilo. |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 17:01
@Salt: è una visione lucida e rispettabilissima di quello che tu intendi debba essere la fotografia. Ma è una visione soggettiva e come tale credo tu debba porla |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 17:12
“ Ma è una visione soggettiva e come tale credo tu debba porla „ Beh certo, e' un dato di fatto. Stiamo portando il nostro punto di vista sul lavoro fatto dal fotografo. |
user12181 | inviato il 25 Agosto 2021 ore 17:19
Salt ha pienamente ragione in quel che dice. E purtroppo non si tratta solo di fotografia, la falsificazione della realtà nella comunicazione è il primo presupposto per poter passare alla limitazione della libertà, anche questa è cosa nota o dovrebbe esserlo. |
| inviato il 25 Agosto 2021 ore 18:27
Salta mi piace perché un reportage deve raccontare! Far vedere animali morti appesi o pezzi di animali nel sangue non mi raccontano nulla di quel posto, sono scene scontate (che cosa ti aspetti in un macello?) Mentre gli occhi del maiale vivo (che mi trasmettono ansia e paura) con un suo simile morto dietro, leggermente sfocato, con la macchina di sangue sul muro, li trovo di grande equilibrio. In quella foto distolgo solo velocemente lo sguardo verso l'animale morto, ma torno e mi soffermo si quello vivo che attende la sua fine... Insomma come si dice in gergo... Ha fatto la foto che racconta |
user225138 | inviato il 25 Agosto 2021 ore 18:36
“ la falsificazione della realtà nella comunicazione è il primo presupposto per poter passare alla limitazione della libertà „ Speravo che queste diatribe non avessero posto in un forum di fotografia. |
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