| inviato il 09 Giugno 2021 ore 23:04
Beh, se lo scatto e' riuscito come volevo io fin da subito, mi ritengo soddisfatto .... |
| inviato il 09 Giugno 2021 ore 23:12
“ Se l'ho fatto giusto subito ed era proprio come me l'ero immaginato o l'avevo voluto, che necessita' c'e' di rielaborarlo in futuro ? „ Perchè magari il "giusto" è relativo a quel momento. Ma poi si cambia nella vita, nella nostra espressività ecc.. |
| inviato il 10 Giugno 2021 ore 8:13
Ecco, puo' darsi sia questa la questione: la foto esprime "un momento" catturandolo in un'immagine. Azione che poi ognuno interpreta a modo suo: -> io come congelamento perenne di un'insieme di fattori unici, irripetibili ed immutabili - jpg immediato proprio come lo sento e lo imposto in QUEL momento, in QUEL luogo per QUEL soggetto - -> altri invece come registrazione grezza - raw - fluida, da modificare a seconda dell'estro futuro |
| inviato il 10 Giugno 2021 ore 12:29
Non capisco perché questa differenza filosofica tra scelta pre scatto e post scatto. Sinceramente il sentire un fattore unico e immutabile durante lo scatto non ha molto senso per me. Ha senso avere in testa il risultato di quella specifica foto durante lo scatto, e capire se è ottenibile semplicemente con le opzioni in camera o la gestione dell'esposizione, oppure necessita di interventi in post più evidenti. E se occorre apro C1, altrimenti se non occorre, mi faccio andare bene io jpg. |
| inviato il 10 Giugno 2021 ore 13:23
Senza dubbio - e ci mancherebbe - ognuno sceglie il percorso produttivo in cui si sente a piu' agio ..... Mi rendo conto che sono stato fortunato a trovare reflex che mi soddisfino da subito con la loro post interna opportunamente settata, permettendomi, in accoppiata all'ottica giusta, di salvare diretto in jpg. |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 12:39
Io credo che se si sappia quello che si fa è accettabile come stile o esercizio di questo. Ricordiamoci anche che possiamo creare e applicare il picture control per emulare uno scatto su pellicola. Potrebbe anche essere un modo di sperimentare cose nuove e non fossilizzarsi sui flussi di lavoro che abbiamo adottato.... E ripeto parla uno che scatta solo in raw e con illuminazione controllata....ma non faccio una guerra di religione tra una modalità e l'altra |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 13:58
Sono scelte dettate da chi opera e come si trova meglio nello specifico. A scapito di ciò, lo stile di un fotografo non può essere rilegato al semplice uso del mezzo, è una espressione della personalità dell'autore, non si riduce alle scelte operate in macchina o al pc. Se ti si rompe la macchina o il pc che usi da anni o muore il software, il tuo stile è finito? Se così fosse indipendentemente da scattare in raw o in jpeg, il percorso per diventare autore il cui stile sia riconoscibile, non è ancora maturo. Ma non è detto che tutti vogliano essere autori. La gente si diverte anche con i cellulari. |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 14:03
E ci sono autori che fanno mostre con i cellulari |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 14:22
Confermo che sono solo libere scelte personalissime .... Probabilmente se si rompe QUELLA reflex che uso abitualmente, o ne trovo un'altra stessa marca e modello, o posso passare al cellulare, con cui mi diverto comunque a scattare... Ad esempio, per come la intendo io, le mie foto sono fatte inscindibilmente da me, la mia macchina con i suoi jpg ed i miei obiettivi. Togliete uno di questi elementi e il meccanismo si spezza irreparabilmente, interrompendo il processo creativo. |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 14:52
Il JPG è post-produzione interna automatica della fotocamera o del telefono quindi non è che NON SI FA POST-PRODUZIONE, ma più semplicemente la si lascia fare in automatico all'algoritmo interno dell'attrezzo che utilizzo... La foto più reale resta comunque il RAW (sciatto e senza nessuna correzione) quindi se proprio proprio si vuole vedere la foto che si è scattata si deve usare il RAW puro senza toccarlo, trasformarlo in JPG e via, altrimenti si lascia solo alla tecnologia il compito di fare parte del nostro lavoro, che ci sta anche eh, cambia solo il concetto di base che NEL MONDO DIGITALE LA POST-PRODUZIONE C'E' SEMPRE . |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 15:41
Non c'e' dubbio. |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 15:45
In realtà il raw non è uno scatto "puro". Quello che uno vede, senza nessuna regolazione, è già un JPEG con settaggi decisi dallo sviluppatore del software usato per decifrare. Basta cambiare programma di elaborazione per vedere le diverse interpretazioni. |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 15:46
“ La foto più reale resta comunque il RAW „ tecnicamente non è vero nemmeno questo dal momento che il raw non è un'immagine |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 15:48
Il jpeg comunque è un formato compresso, anche dire parto dal raw non regolo nulla e salvo in Jpeg non è corretto, in tif è meglio perchè non vi è la compressione del jpeg |
| inviato il 11 Giugno 2021 ore 16:01
se si apre il raw con diversi software, e senza toccare nessun valore si converte in qualsiasi formato, l'immagine sviluppata cambierà da software a software. La verità è che fare discorsi di questo tipo non ha alcun senso se si pone su un piano di oggettività. L'immagine non solo fotografata ma anche percepita da ciascuno è il frutto di elaborazioni soggettive. La luce prima di diventare immagine passa da vetri, viene catturata da un sensore poi una volta segnale passa da circuiti che a loro volta la modificano. Il raw viene interpretato dalla macchina o dal software e l'anteprima che vediamo è mera interpretazione dei dati. Il supporto di visione cambia il risultato e per finire intervengono l'acutanza visiva e la percezione cromatica propria di ciascun osservatore. Come, al netto di tutto questo, si possa ancora parlare di aderenza alla realtà OGGETTIVA per me è un mistero |
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