| inviato il 02 Febbraio 2021 ore 17:04
Più che convinto che la prospettiva non cambi, qui si parla di "percezione". Ho voluto mostrare che coi tele di solito si fotografa a TA per evitare il mosso (a mano libera), per cui f/ diventa una discriminante pesante. Non ne ho la voglia, ma con f/16 e messa a fuoco sullo striscione la "percezione" non è la stessa. La prova l'ho fatta per una ragione un po' OT. Partendo dai grafici (corretti) di Claff in cui fa vedere che macchine FF mostrano PDR (gamma dinamica fotografica secondo photonstophotos, non secondo DxO che fa EDR, cioè gamma dinamica ingegneristica) di ~ 1 EV inferiore se usate col crop aps-C in macchina. Alcuni da quel grafico concludono che le megapixellate sono inutili perché perdono dinamica col ritaglio (crop). Non siamo lontani dall'equivoco creato in questo 3D dallo "schiacciamento". Ecco la foto originale @80 mm poi croppata a 200 mm equivalenti, tutto il resto immutato:
 |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 15:38
Rispolverato un glorioso, ciofegoso Tamron LD 28-200 attacco Nikon dei tempi della pellicola. Per vedere come uscisse il crop del 28 mm nei confronti dell'originale 200 mm. Sony A7R, cavalletto, remoto IR, f/5.6, Cobalt Standard, ACR a default (purtroppo IrfanView si rifiuta di accettare le due foto affiancate). In alto il 200 mm, sotto il crop da 28 mm.
 A questo punto anche i più scettici dovrebbero convincersi che la "percezione" di schiacciamento è uguale. |
| inviato il 05 Febbraio 2021 ore 9:07
Un po' OT, ma importante per chi vuole capire. www.dpreview.com/forums/post/64784036 Una gentile signora polacca ha fatto prove sul bokeh e le ha mandate a DPR Forum. Leggendola a me è sembrata un'autodidatta, cioè una convinta di arrivare alla verità partendo dalla propria (limitata) preparazione, senza controllare se sull'argomento non si siano espressi esperti. O meglio: lei dice che solo facendo prove personalmente ha capito il bokeh, prima no. Nella discussione è intervenuto Bill Claff, benemerito compilatore di "photostophotos". Ha fatto un po' di confusione coi grafici che aveva sottoposto un po' troppo in fretta, ma il suo messaggio è chiaro: mai confondere i due spazi, oggetto e immagine. La signora polacca ha apprezzato Bill. Sfortunatamente per lei è intervenuto J A C S, un prof universitario di Matematica. Le ha fatto notare una serie di incongruenze e inesattezze nei tanti suoi post. La signora non ha apprezzato: ha accusato J A C S di essere un troll della peggior specie! Probabilmente non è al corrente che J A C S non è un piripinzi come lei. Questo è un esempio dell'effetto Dunning-Kruger. |
| inviato il 05 Febbraio 2021 ore 9:47
Valgrassi.. e' ovvio che qui ci sopravvalutiamo tutti. Detto questo.. e' altrettanto ovvio come l'ottica sia ottica e che, con prove empiriche, si confermi la corrispondenza con la teoria. Pero' che ci sia IN ALCUNI CASI una differenza di percezione mi pare ovvio. Stai trasformando una scena tridimensionale in una bidimensionale. Semplicemente con l'uso di traguardi. La tua percezione del risultato sara' una ricostruzione MENTALE della scena reale a partire dalla scena stampata. Non ho bisogno di fare confronti tra diverse focali.. ti porto solo una di innumerevoli fotografie, Corrette dal punto di vista prospettico. Ma lette in modo sbagliato dal cervello. E' una prova che puo fare chiunque.
 Questo crop di uno scatto fa sembrare la facciata del palazzo in curva. Ovviamente il palazzo e' dritto. I lampioni non sembrano e'ssere allineati .. eppure sono allineati su due file in linea retta. Qualsiasi crop di questa fotografia corrisponderebbe alla scena inquadrata da un tele. AL CENTESIMO DI MILLIMETRO. Il tele restituirebbe una visione ESATTA dimensionalmente e come percezione, perche limitata ad una porzione. La foto invece restituise un immagine ESATTA ma una percezione distorta della scena. per esempio.. diresti che la porta a sinistra e' alta' come il portone centrale? che le tre finestre sono uguali alle altre finestre? misura con un righello le distanze da punti fissi orizzontali, es il cornicione e troverai cosrrispondenze dimensionali che l'occhio non percepisce. |
| inviato il 05 Febbraio 2021 ore 10:04
@Salt ben vengano esempi come il tuo Qualche pignolo farà notare che un grandangolo distorce, giusto anche quello. |
| inviato il 05 Febbraio 2021 ore 10:23
 qui per esempio i piloni, pur essendo dritti nella realta' ed in foto sembrano muoversi ed inclinarsi a secondo del punto in cui guardi. La foto stampata rende molto di piu' l'effetto. Non e' necessario che sia una fotografia.. con un amico designer abbiamo costruito una libreria, molto aerea e leggera, che all'osservatore sembra deformarsi e cambiare forma a seconda del punto in cui si guarda. L'abbiamo chiamata "le vele" perche l'impressione e' di trovarsi di fronte agli alberi delle barche ormeggiate in un porto che si muovono per effetto delle onde. |
| inviato il 05 Febbraio 2021 ore 10:42
Le ultime due immagini sono un bellissimo esempio di quanto il nostro cervello sia "inconsapevolmente efficiente" Se guardiamo la stessa scena nella realtà, percepiamo l'intera immagine 'come dovrebbe essere', ossia con tutte le linee dritte al loro posto, perchè il cervello SA che le linee sono dritte e quindi ricostruisce l'immagine sommandone i vari spezzoni: l'occhio umano ha un angolo di campo fisso, e per acquisire una visione ampia esegue micromovimenti spaziando continuamente da un lato all'altro dell'immagine. Noi pensiamo di vedere la scena corretta nella realtà, nella sua interezza, e ci stupiamo che una fotografia ce la visualizzi 'deformata', ma in realtà è il nostro cervello che 'compensa' tutte quelle che sono le deformazioni visive dovute alle leggi dell'ottica. |
| inviato il 05 Febbraio 2021 ore 12:51
“ Noi pensiamo di vedere la scena corretta nella realtà, nella sua interezza, e ci stupiamo che una fotografia ce la visualizzi 'deformata', ma in realtà è il nostro cervello che 'compensa' tutte quelle che sono le deformazioni visive dovute alle leggi dell'ottica. „ Confrontare la visione dell'occhio con quella del sensore è impossibile, il sensore in base all'angolo di campo imposto dalla lunghezza focale è "obbligato a vedere" contemporaneamente nello stesso istante quello che quel determinato angolo sta catturando mentre l'occhio se non affetto da gravi malformazioni o mutazioni non riesce certo a farlo, l'angolo di campo è fisso e la visualizzazione di uno più ampio è dato solo dallo spostamento oculare in forma ridotta o dallo spostamento della testa per angoli maggiori. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |