| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 14:44
ho lanciato il tamron 80-210 dopo aver rotto la lente frontale per errore...faccio mea culpa ho buttato 10 euro così imparo a stare fermo |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 21:14
lanciato?? nel senso che gli hai fatto abbandonare repentinamente la mano che lo tratteneva mentre estendevi velocemente il braccio eseguendo un movimento ad arco? mai buttare una lente guasta, potrebbe rivelarsi un'impensabile fonte d'immagini particolari -ne so qualcosa, vedi sopra il post della lente da proiezione- |
| inviato il 24 Ottobre 2020 ore 0:01
Indifferenziata...senza lente frontale non ci pigli nulla |
| inviato il 24 Ottobre 2020 ore 7:08
La prossima volta lo puoi tenere, ne comperi un altro identico e il vecchio lo usi x pezzi di ricambio: ho fatto cosi' col 300-H. .... E magari poi lo uso per qualche set fotografico |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 10:46
Scusate se mi intrometto nel topic (nel caso fosse ot provvedo ad aprirne uno nuovo) ma vorrei chiedervi da cosa è dovuta la resa degli obiettivi vintage che passa da ottima a pessima utilizzandoli su digitale. Leggo spesso review dove dicono “su digitale non rende” oppure “su digitale acquista nuova vita ed è fantastico” etc etc Un obiettivo buono all'epoca non rinane buono tutt'ora nell'uso su digitale? Da cosa nasce questa differenza di prestazioni? Grazie a tutti! |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 11:47
“ Leggo spesso review dove dicono “su digitale non rende” oppure “su digitale acquista nuova vita ed è fantastico” „ Secondo me le due grandi differenze fra negativo e digitale che influiscono sulla qualità finale sono queste. Il sensore è più riflettente della pellicola e quindi il trattamento antiriflesso delle lenti di un obiettivo assume un'importanza maggiore con il digitale. Obiettivi con un antiriflesso scadente possono presentare perdita di contrasto a TA maggiore sul digitale. Chiusi di uno, massimo due stop, tutti gli obiettivi vintage che ho recuperano perfettamente il contrasto. Però non è detto che la perdita di contrasto sia dovuta solo alla riflessione sul sensore, ci sono anche riflessioni interne fra le lenti che chiaramente possono deteriorare il contrasto anche su pellicola. Non saprei dire quanto le cose peggiorano con il digitale perchè non ho mai fatto confronti con l'analogico. Il sensore, a differenza della pellicola, registra i raggi che arrivano fortemente inclinati su di esso con una certa perdita di qualità rispetto a quelli che arrivano più prossimi alla perpendicolare, questo per l'affossamento dei fotodiodi del sensore e per la presenza del filtro davanti al sensore (che c'è anche se non c'è il filtro AA). Il miglioramento dell'efficienza delle microlenti ed i recenti sensori retroilluminati dovrebbero aver attenuato l'inconveniente dei raggi inclinati. Gli obiettivi che risentono di più di questa caratteristica dei sensori sono i grandangoli (soprattutto quelli per fotocamere a telemetro per via del tiraggio più corto) nelle zone periferiche dell'immagine. Comunque una certa perdita di qualità nelle zone periferiche con i grandangoli si riscontrava anche con la pellicola (basta vedere le prove dell'epoca analogica), è difficile quantificare il peggioramento per l'uso su digitale. Io uso solo vecchi obiettivi (a partire dagli anni '50) a fuoco manuale (soprattutto Nikon ed alcuni di marchi vari con attacco M42) su Sony A7RII, definirei la loro resa ottima se si possono accettare alcune limitazioni. In generale ho riscontrato questi comportamenti. A TA perdono tutti un po' di contrasto (ma mantengono una buona risolvenza) ma recuperano molto bene chiudendo un po'; soffrono le forti luci in campo. Ai bordi/angoli sono meno performanti degli obiettivi moderni ma chiudendo il diaframma migliorano fino ad arrivare ad una buona/ottima uniformità (dai mediotele in su basta poco, per 50mm basta f/5.6/8 e per i grandangoli bisogna arrivare a f/11 ed alle volte non basta). La risolvenza in centro ed ai diaframmi ottimali la trovo veramente eccellente, riescono a risolvere molto bene un sensore da 42MP. Vignettatura e distorsioni spesso minori degli obiettivi moderni (una volta non c'era la correzione in PP, un grandangolo con distorsioni da fisheye ed un obiettivo con vignettatura di più di 2EV come si vede adesso non sarebbero stati accettabili). |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 15:51
In effetti... Giornata da cani (vedo che pioveva) Si nota a tutte le lunghezze focali una buona (anche più che buona) nitidezza al centro ed una perdita ai bordi con un po' di CA -purple fringing- Sono convinto che chiudendo di un diaframma produca buone immagini su tutto il frame, comunque, già così sembra abbia un ottimo contrasto. Penso sia una di quelle lenti da tenere d'occhio. |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 16:20
in effetti non avrei mai creduto di avere un risultato così, credo superi il minimo sindacale, fosse un fisso non mi sarei stupito, ne ho visti diversi ottimi. E' anche abbastanza compatto, quindi da usare per situazioni itineranti in scioltezza... |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 16:27
@Plasmucci: Il problema esiste da quando è nato il digitale, nei primi anni dell'esplosione del digitale -intorno al 2005- alcuni professionisti tedeschi mi facevano notare come già con soli 6-10 mpix si vedesse una marcata perdita di qualità ai bordi che affliggeva praticamente tutti i supergrandangolari (da notare: già solo su APS-C). Ed avevano ragione, anche se la cosa è sempre stata tenuta un po' in sordina per ovvie questioni commerciali. Il problema era che si parlava di lenti nate per la pellicola, dove le tre emulsioni C-M-Y erano concentrate in strati di qualche micron ed anche se venivano colpite da raggi luminosi molto inclinati ricevevano un'illuminazione comunque puntiforme. Con l'arrivo dei sensori, la struttura fisica dei singoli sensel, era tale per cui se ricevevano raggi luminosi troppo inclinati -come succede con i supergrandangolari- non erano in grado di registrare tutta la luce ricevuta. Un esempio per tutti: il Nikkor AF 14 f2.8 che fu una gran lente su pellicola, su digitale manifesta una caduta ai bordi che non è eguagliata nemmeno dalla più economica delle lenti amatoriali Qui il test: www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=6 E' poi vero che i sensori non sono tutti uguali e con gli anni sono cambiati, diventando anche un po' più simili alla pellicola. Come è anche vero che il problema dei supergrandangoli non è generalizzabile. Personalmente sto usando un vecchissimo (45 anni) nikkor 16 f3.5 fisheye che ha una qualità difficilmente eguagliabile su tutto il fotogramma anche con sensori da 45 mpix. Sto anche usando lo Zuiko 24 f2.8 (35 anni) che va comunque molto bene, ed altre lenti -tele- (40+anni) che vanno benissimo su digitale come su pellicola (ma il problema è limitato ai grandangolari per tutte le altre non esiste) Concludendo: i supergrandangolari vintage vanno provati sul proprio sensore, perché è possibile che quello che va bene sull'uno non vada altrettanto bene sull'altro. Per le lenti da 35mm in su non c'è problema e più si sale meno problema c'è. |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 16:30
“ in effetti non avrei mai creduto di avere un risultato così... „ come ti dicevo: tra gli esperti è stato classificato tra i migliori a livello mondiale |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 17:08
Oggi ho provato la Fuji xt-3. Grana bruttissima ad alti iso, mirino che mi par di guardare la tv di mia nonnna a valvole e non fa un bel rumore allo scatto, pero' i suoi obiettivi hanno la ghiera dei diaframmi, son di ferro, il corpo macchina e' una goduria da impugnare ed e' pieno di rotelle e bottoncini ! |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 17:38
Brrrrrrrrrrrrummmmmmm !!!!! |
| inviato il 25 Ottobre 2020 ore 17:44
Tu scherzi... per me il top nella mia esperienza è stato il motore della F3 -MD4- ma alimentato con la sua batteria ricaricabile al ni-cd (con le batterie normali era più lento). schlack... schlack... schlack... con un tempo d'oscuramento del mirino assolutamente ridottissimo e scattava istantaneamente sfiorando il tasto della macchina. La F4 manco la considero... ma per me nemmeno la F5 era così sexy e veloce nell'oscuramento del mirino. |
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