| inviato il 20 Settembre 2020 ore 21:02
L'AGFA SCALA non penso si trovi più ... Io ho 4-5 rullini ancora in 135 in frigo. |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 21:07
Paolo, le luci diffuse dagli oggetti che sono inentrambe le scene possono influenzare le zone non illuminate, nella prima ci sono particolari fuori fuoco che hanno (non so se anch e nella realtà, magari no) una tonalità magenta, ma non sono ombre. Poi ci sono oggetti rossi, ibsomma ci sono colori che possono influire con la loro tonalità sulle ombre. Le zone completamente nere a me sembrano nere in entrambe le foto ma magari è un limite anche dello schermo del tablet con cui le osservo. Ma ripeto, un co fronti lo si può fare solo con medesimo soggetto nello stesso momento. |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 21:14
l'Agfa scala non esiste più, ma per ottenere ottime diapositive bn si può usare la Rollei superpan 200 |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 21:14
Anche in questo link viene detto che la Velvia 100 è più fredda (in questo caso sul colore giallo) della Velvia originale: www.kenrockwell.com/fuji/velvia-50.htm "...show you what I see on the light table: new Velvia 50's yellows match traditional Velvia. Other films, like Velvia 100 below, render yellows too coolly, even if they may be more accurate." Cioè: "...mostra quello che vedo sul tavolo luminoso: i nuovi gialli Velvia 50 si abbinano alla tradizionale Velvia. Altri film, come Velvia 100 di seguito, rendono i gialli troppo freddi, anche se possono essere più precisi." |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 21:39
Fammi capire, Paolo. La prima viene da una scansione di una Velvia 50, la seconda? Capisco che nel secondo caso le ombre sono nere e mi sembrano senza dominanti, ma è come se il fondo della seconda sia decisamente più sottoesposto e forse questo lo rende più scuro e immune da dominanti. Le foto sono così piene di cose che potrebbe esserci sulle ombre l'influenza di qualunque foglia, ramo per modificare i colori. Io, in definitivo, vedo comunque più gradevole la prima, anche se avrei scelto un diaframma più chiuso perchè la foglia ha solo una piccola porzione a fuoco e una maggiore nitidezza per risaltare dal fondo . La seconda ha un aspetto più cupo e meno gradevole. Una comparazione mi risulta difficile: forse preferirei, che so, un paesaggio di ampio respiro per valutare dominanti e estensione della gamma dinamica |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 21:59
la prima è la velvia 100 lo si vede dai colori |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 22:17
la Scala 160 (Adox ha modificato la vecchia APX100) è ritornata in commercio da qualche anno ed è appositamente formulata per l'inversione. Per l'Italia Adox consiglia ovviamente il famoso laboratorio Agenzia Luce di Trieste. www.adox.de/Photo/adox-scala-160-2/ |
| inviato il 20 Settembre 2020 ore 23:27
Sinceramente a me manca una sola ed splendida pellicola: FUJI NPH 400 quando scattavo cerimonie (per amici, come secondo) era una favola. Una grana... in 120 era una goduria. Non riesco più a trovarla e nemmeno se esiste ancora... Aveva si una dominante verdognola che andava corretta in stampa (a Trieste 25 anni fa avevamo un signor stampatore, Luciano ora commesso in negozio foto....) che era un mago!! Bei tempi... avevo 17anni... quanti bei ricordi... Oggi ho provato in formato 135 lamEktarn100 e devo dire che non è male però forse un pelo troppo carica... Comunque ottima pellicola. |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 7:29
Grazie la dritta sulla ADOX SCALA 160, Schyter: ne ho trovati e subito ordinati 5 (purtroppo solo in formato 135) da ARS IMAGO di Roma. |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 8:24
Paolo, le luci diffuse dagli oggetti che sono inentrambe le scene possono influenzare le zone non illuminate, nella prima ci sono particolari fuori fuoco che hanno (non so se anch e nella realtà, magari no) una tonalità magenta, ma non sono ombre. Poi ci sono oggetti rossi, ibsomma ci sono colori che possono influire con la loro tonalità sulle ombre. Le zone completamente nere a me sembrano nere in entrambe le foto ma magari è un limite anche dello schermo del tablet con cui le osservo. Ma ripeto, un co fronti lo si può fare solo con medesimo soggetto nello stesso momento. Fidati Diego... questa, e un'altra intitolata Biferno, sono, fra le poche centinaia di Velvia 100 e 100F che ho in archivio, le meno rosse in assoluto, altrimenti non le avrei mai messe in mezzo alle Velvia In ogni caso, dai, il Nero della Velvia 100 ha una decisa dominante violacea... non si può proprio guardare su... |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 8:32
l'Agfa scala non esiste più, ma per ottenere ottime diapositive bn si può usare la Rollei superpan 200 Ottima la Superpan 200... ma se volete una pellicola B&W da sogno prendete la Rollei Retro 80 S, ha praticamente la stessa grana della RPX 25 ed è giusto un poco meno risoluta: 200 coppie di linee/mm invece di 260... un prezzo che si può pagare a fronte di 1 stop e 2/3 in più di sensibilità. Inoltre la Retro 80 S ha un supporto assolutamente trasparente pensato proprio per l'inversione... e utile anche nella scansione anche se la scansione... per usare le parole di Henning Serger, che non è un fesso qualsiasi come me per intenderci, è la cosa peggiore che si possa fare a una pellicola! |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 8:37
"...mostra quello che vedo sul tavolo luminoso: i nuovi gialli Velvia 50 si abbinano alla tradizionale Velvia. Altri film, come Velvia 100 di seguito, rendono i gialli troppo freddi, anche se possono essere più precisi." Tutto il contrario di quello che ho constatato io... il giallo, la Velvia 100, le rende virato sull'arancio! Evidentemente il laboratorio cui si rivolge Ken Rockwell lavora diversamente dal mio, come pure da Sandro Presta o dall'Agenzia Luce che in bagni assolutamente freschi mi hanno riportato le stesse tonalità Insomma non so che dire, e comunque le mie fotografie stanno lì a dimostrare quel che affermo |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 8:41
Fammi capire, Paolo. La prima viene da una scansione di una Velvia 50, la seconda? Capisco che nel secondo caso le ombre sono nere e mi sembrano senza dominanti, ma è come se il fondo della seconda sia decisamente più sottoesposto e forse questo lo rende più scuro e immune da dominanti. Le foto sono così piene di cose che potrebbe esserci sulle ombre l'influenza di qualunque foglia, ramo per modificare i colori. Io, in definitivo, vedo comunque più gradevole la prima, anche se avrei scelto un diaframma più chiuso perchè la foglia ha solo una piccola porzione a fuoco e una maggiore nitidezza per risaltare dal fondo . La seconda ha un aspetto più cupo e meno gradevole. Una comparazione mi risulta difficile: forse preferirei, che so, un paesaggio di ampio respiro per valutare dominanti e estensione della gamma dinamica No Claudio, al prima è la scansione di una Velvia 100, la seconda, quella col Nero Neutro, è la scansione da Velvia, e come vedi la differenza del tono del nero è abissale. Ovviamente per come si può rendere il nero in scansione, in proiezione in quel nero si possono cogliere un mucchio di sfumature che la scansione ha impietosamente piallato. |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 9:36
Ma infatti Paolo, come ho detto prima credo che purtroppo oggi fare un confronto sia ancora più difficile poichè la variabile "laboratorio" secondo me influisce quasi quanto le caratteristiche precipue delle diapositive stesse, fino al punto di annullare o stravolgere le stesse. |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 20:41
Scusami, Paolo, ma nella prima foto il titolo della galleria dice "scansioni da Velvia 50". E quindi l'avevo presa per buona. Ho visto male? D'accordo ovviamente con te circa il problema che la scansione fa perdere tanto ad uno scatto. Se vedi nelle mie gallerie (se ne hai voglia) c'è qualche paesaggio proveniente dalla scansione di una dia. Il risultato è più accettabile probabilmente perchè la dia di partenza era un 6X7. Diebu: negli anni scorsi la "variabile laboratorio" come la chiami tu è stata una delle ragioni che mi hanno fatto abbandonare definitivamente le dia a favore del digitale: da un lato la scansione non permetteva con i miei mezzi un risultato ottimale per ottenere delle stampe casalinghe, dall'altro i laboratori utilizzati mi strapazzavano troppo le dia. |
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