user120016 | inviato il 10 Giugno 2020 ore 11:57
Io finché non esaurisco la scorta di lastre continuerò a guardarle retroilluminate con il lentino. I formati più piccoli li proietto. Magari sono un tipo che si accontenta ma una proiezione casalinga di 3x2 con un modesto pradovit e 90 mm a me soddisfa parecchio |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 12:41
“ Paolo non ho capito una cosa magari banale per molti ma sconosciuta da me che cosa sarebbe "l'effetto presenza?!?!" „ Il mio parere: hai presente l'impatto emozionale di quando assisti ad una proiezione cinematografica sul grande schermo? Ecco... |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 13:52
Ho appena preso un Pradovit CA 2500... non dico il prezzo L'ho preso per curiosità perchè montava il colorplan cf, qualcuno lo ha provato? (no sentito dire, per favore, anch'io ho "sentito dire") |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 14:23
Ho appena preso un Pradovit CA 2500... non dico il prezzo L'ho preso per curiosità perchè montava il colorplan cf, qualcuno lo ha provato? ( no sentito dire, per favore, anch'io ho "sentito dire" ) Se non ricordo male Giuliano 1955, tempo addietro ne parlò per averlo avuto, e ovviamente cambiato più veloce della luce, e confermò quello che ipotizzai io pur non avendolo mai avuto! Come certamente sai il Colorplan CF era progettato per riprodurre, in piano, la curvatura media che la diapositiva assume per effetto del calore della lampada... in pratica pretendeva di annullavare l'effetto del popping con un effetto uguale e contrario! Il problema però è sempre lo stesso: chi stabilisce questa aleatoria curvatura media? Nessuno, ovviamente, e questo semplicemente perché è impossibile stabilirlo visto che il popping dipende da una moltitudine di fattori: 1) la potenza della lampada; 2) il supporto su cui la gelativa è spalmata; 3) il tempo della proiezione e quindi il calore che la diapositiva accumula e che quindi provoca una curvatura progressiva e mano mano più accentuata; 4) il tipo e la consistenza del telaietto che contiene la diapositiva; 5) l'efficienza della ventola di raffreddamento... in poche parole non funziona semplicemente perché non può funzionare a meno che, ovviamente, tu non sappia con assoluta certezza, e altrettanta precisione, quali sono stati i parametri in base ai quali si è stabilito quel valore medio e pertanto poi ti limiti a riprodurre sempre e solo quella condizione... una cosa ovviamente impossibile oltre che, francamente, fin troppo limitante! |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 14:28
Boh, quando andrò a ritirarlo vedremo... |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 15:15
Il mio parere: hai presente l'impatto emozionale di quando assisti ad una proiezione cinematografica sul grande schermo? Ecco... Sostanzialmente hai ragione caro Giorgio, ma per esprimere meglio il concetto, e soprattutto per renderlo ben più pregnante vorrei esporre una situazione specifica, una situazione diciamo ottimale. Ipotizziamo di voler proiettare, uno di fianco all'altro, ben cinque ingrandimenti a 100X lineari (è inutile spiegare il motivo di tale specifico ingrandimento), e per fare ciò dobbiamo avere a disposizione un muro alto sei metri e lungo trentadue, verniciato in maniera apposita chiaramente, e immaginiamo di tirargli davanti una linea della stessa lunghezza, assolutamente parallela a esso ovviamente, e distante dallo stesso quindici metri precisi. Ora ipotizziamo di posizionare su questa linea cinque proiettori: un Kodak Ektapro col 150/2.8 Elmarit-PRO, tre proiettori Goetschmann (uguali fra loro) tutti dotati del loro bravo 150/2.8 e infine un bel proiettore Jensen anch'esso dotato del proprio 150/2.8. Il Kodak proietterà una Velvia formato Leica; il primo Goetschmann una Velvia (dello stesso soggetto) in formato 4,5x6; il secondo Goetschmann una Velvia 6x6; il terzo Goetschmann una Velvia 6x7 mentre l'utimo proiettore, lo Jensen, la quinta Velvia, anch'essa uguale alle altre, ma in formato 6x9. Nel momento in cui accendiamo i cinque proiettori essi illumineranno cinque scene, quasi del tutto uguali, di cui la prima misurerà 2,4x3,6 metri, il secondo 4,5x6 metri, il terzo 6x6 metri, il quarto 6x7 metri e l'ultimo 6x9 metri. A questo punto è evidente che fra tutte le diapositive proiettate non esisteranno (perché non possono esistere) differenze qualitative di nessun tipo, e quindi se per esempio ci ponessimo a osservare un particolare di ognuno di essi da due metri di distanza non noteremmo alcuna differenza visto che sono tutti ingrandimenti 100X. Se però, come è giusto che sia, ci poniamo a osservare le varie scene da una posizione posta immediatamente dietro a ogni singolo proiettore avremo la possibilità di osservare cinque effetti presenza ben diversi fra loro visto che si passa da una prima "schermata" che misura soli 8,64 mq alla quinta che invece di metri quadrati ne misura ben oltre 50... ovvio quindi che a parità di qualità la sensazione di essere parte integrante della scena che si sta osservando sarà molto, mooolto diversa |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 15:20
Boh, quando andrò a ritirarlo vedremo... In fondo è questo il bello di acquistare a prezzi di realizzo |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 15:42
Nel mentre, su amazon ci sono le velvia 50 135 in offerta 16€. ( vi ricordo -grazie alla mia app di monitoraggio dei prezzi- che a giugno 2013 una velvia 50 costava invece 10.98€ ) |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 15:57
Eh Francesco, me la ricordo la Velvia a 10 o 11 euro... così come adesso so bene che è quasi del tutto impossibile trovarla a meno di 20 euro, per non dire di quando non ne chiedono pure 25 |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 16:04
Beh caro Domenico a parte il fatto che il Pradovit 253 è tutt'altro che modesto, non posso che invidiartela la possibilità di proiezioni casalinghe alla misura di 2x3 metri... io a casa mia, col 90 e da cinque metri dal muro, non posso andare oltre 1,3x1,9 metri, meno della metà insomma! |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 16:06
Posso ben capire! Comprare pellicole in negozio fisico è praticamente impensabile. (hp5+ a 11€/ C200 a 7€, le mie fantastiche ektar nemmeno le nomino, figuriamoci dia!). Online i due siti più famosi in Italia a volte propongono offerte adeguate, altre volte mantiene il prezzo. Non voglio passare per tirchio eh, però non mi va di spendere più di quanto realmente ne "valga". |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 16:37
La questione non è la tirchieria, ma il fatto che alla pellicola devi poi aggiungere altri 10 euro, in media, per lo sviluppo. Senza contare che uno può cercare in tutti i modi di essere accurato ma alla fine, quando cioè i tempi di posa raramente arrivano a 1/125 di secondo, basta un alito di vento per rendere completamente inservibile un fotogramma |
| inviato il 10 Giugno 2020 ore 18:19
Come sai Paolo, io sviluppo in casa bn e c41 e i costi mi si abbassano, ma ho chiesto in giro in alcuni laboratori (che tra l'altro si appoggiano a Photosì, quindi non urlerei alla "qualità") ed effettivamente il prezzo è su quel range! |
user120016 | inviato il 10 Giugno 2020 ore 18:28
Caro Paolo, in effetti non è una proiezione proprio casalinga in quanto utilizzo la sala del mio studio che, fino a qualche anno fa, era adibito a sede di un circolo fotografico (sciolto successivamente per i soliti disaccordi che ben conoscerai). Di conseguenza era pensata come sala per diaproiezione con tanto di schermo motorizzato e 12 poltroncine. Indubbiamente, rispetto ad ambienti professionali rimane di livello inferiore ma non mi lamento affatto. Ed il Pradovit non è affatto male |
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