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@Lomo i toni sono gli stessi. Con la mono sei molto più sicuro che siano meno rumorosi e piazzati al posto giusto! In fondo, da qualsiasi macchina si parta, la gloriosa Nikon D700 o la rampante Sony A7RIV, si esce sempre a 8 bit, o no?
“ In fondo, da qualsiasi macchina si parta, la gloriosa Nikon D700 o la rampante Sony A7RIV, si esce sempre a 8 bit, o no? „
non farmi queste domande che mi mandi in crisi , ma i bit della 7r4 non erano 16, eccheccazzzo son diventati la metà in BN
lo sai che il mio approccio alla tecnologia e molto pratico e poco teorico, anche se non nego che il teorico ha il suo fascino e a volte mi va di saperne di più
Ti sei dato alla dialettica hegeliana oppure ti limiti a civettare qua e là?
user12181
inviato il 13 Giugno 2020 ore 4:18
In realtà ho letto da giovane, e con grande difficoltà, solo la piccola logica dell'Enciclopedia (e in italiano). Quello però è un mio pezzo forte (insieme al discorso degli uguali nel Fedone), è talmente chiaro che non posso non citarlo. Ma, come avrai notato, non ho citato solo Hegel, ho trovato addirittura molta dialettica anche nelle esperienze del giovane ingegnere (NB: ingegnere) navale (non solo Schopenhauer e Nietzsche, come si dice di solito), in particolare nella relazione vita-morte, ma non solo. I tedeschi vanno presi sul serio, il fatto che abbiano perso due guerre mondiali (forse solo una, la prima l'hanno in parte vinta con la UE) non giustifica la loro letale, tristissima, anglosassonizzazione. Leica è tedesca, fino a prova contraria, noi italiani siamo diversi, molto diversi, dovremmo ricordarcene.
@Apok, Mur è doveroso avvertirvi che nel lontano 1969 ho superato Filosofia della Scienza col gruppo Geymonat alla Statale di Milano. Della filosofia in generale ho le conoscenze che può avere uno del liceo scientifico, ossia abbastanza confuse. Quindi sono affascinato dalle vostre considerazioni. Per non farmi mancare niente: sono mezzo canadese (passaporto) e mia moglie è tedesca.
In 3D come questi c'è il rischio di approdare alla conclusione spesso citata dal mio ex-amico ing Alessandro Pollastrini (mi ha bannato...). Dice che un altro ing senior della Zeiss gli confidò il segreto della fotografia "in fotografia quello che non si vede non conta". Presumibilmente siamo negli anni '80, pre digitale. Il guaio è che il digitale ha reso alla portata di tutti l'esame delle immagini numeriche. Fondamentalmente a schermo. Stampa una minoranza. Prima giravano più stampe anche se assurdamente piccole, il 10x15 cm era già un ingrandimento.
Pixel peeping consiste nell'esaminare a schermo al 100% i dati reali non sottoposti a ridimensionamenti dal SW grafico. Sotto PS il 100% è utile per vedere bene cosa fa la PP in atto. E' stato pensato per questo. Se uno fa 273% i SW Adobe restituiscono immagini "nearest neighbor", cioè non interpolate, abbastanza buffe. Questo ha convinto i non addetti ai lavori che già 50% è troppo, 100% è pixel peeping, a 300% uno deve essere un maniaco e così via... Tutto perché, correttamente, i SW da PP non interpolano oltre il 100%. (200% è sopportabile sotto Adobe, provate!)
@Valgrassi, ricordo di aver studiato nei manuali del Geymonat (quelli grossi) e lui era affascinato dalla dialettica. Anche il mio prof di Filosofia della Scienza, a Roma, era un grande ammiratore di Hegel. Quindi un po' di dialettica da ragazzo l'ho masticata, anche in congiunzione con lo studio delle teorie scientifiche, al contrario del filone anti-scientifico (per modo di dire, che le cose sono più complesse) caratteristico di un certo tipo di neo-idealismo italiano. Bei ricordi, ma onestamente non seguo più il dibattito odierno. La rivelazione dell'alto ingegnere Zeiss, detta così, senza un contesto, mi pare poco comprensibile, se non lapalissiana. Bisognerebbe capire a cosa si riferisse esattamente. Comunque, io non faccio mai "pixel peeping" per valutare una foto, ma solo per vedere se ho messo a fuoco correttamente. Ma io sono della generazione di quelli che hanno iniziato a fotografare con la pellicola e sono sempre stati un po' allergici al digitale, quindi non faccio testo. Sono un dinosauro.
@Murmunto, mi hai fatto venir voglia di leggere Der Zauberberg, una lettura che ho rimandato per troppo tempo.
Ho solo detto che sono un pochino allergico, non che sono allergico del tutto. In particolare, mi riferivo proprio alla pratica esasperata del "pixel peeping" (quando diventa un'ossessione), ma potrei riferirmi anche alla post-produzione esagerata (donne che diventano bambole gonfiabili, paesaggi che sembrano scattati su qualche pianeta alieno, effetto cartone animato, eccetera). La mia non è una condanna morale, ma solo estetica (semplicemente, quelle cose non mi piacciono). Per questo mi sento un dinosauro, anche se i numeri (binari e non solo) mi interessano.
Mette insieme diversi modi di convertire da Bayer a BN. Lascia scaricare una color wheel molto utile. Presuppone accesso a Photoshop, parla come se si rivolgesse a madrelingua
www.ultrasomething.com/2014/05/sigma-vs-nerd-part-2/ Qui Greg confronta il BN di una Merrill, la dp3M, quella col 50/2.8 equivalente ad un 75 mm FF. Un obiettivo pazzesco. Di mestiere progetta strumenti musicali elettronici. Sempre bello leggere ing elettronici che capiscono il digitale. Lettura molto importante per chi fa sul serio col BN, per quelli come me basta Silver Efex 2 Pro!
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