| inviato il 06 Marzo 2020 ore 8:36
Alessandro, in linea di principio hai ragione. Però io penso che se si è abituati ad una cultura individualista, è stupido sorprendersi che di punto in bianco non ci si comporti come perfetti soldati, perché per dare risultati bisogna essere preparati. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 8:46
In Cina la forbice tra guariti e malati è sempre piu ampia, con questo trend tra un mese il numero di casi attivi scenderebbe sotto i 5 mila. Pochissimi visto la popolazione. A quel punto la Cina avrebbe una grande ridondanza di mezzi e uomini per la cura del virus... Già mi immagino i ponti aerei su veri e propri lazzaretti volanti, viaggi della speranza per chi qui non avrebbe posto in terapia intensiva. Forse i politici dovrebbero portarsi avanti con degli accordi in questo senso... |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 8:49
Questa intervista secondo me è lo specchio di come in italia, e non so negli altri paesi, questa vicende sia stata affrontata in modo folle: Parla il medico che ha deciso di fare il tampone al caso 1, il 38nne ancora ricoverato che ha fatto tre volte il viaggio in ospedale. Quando un malato non risponde alle cure normali, all'università mi hanno insegnato a non ignorare l'ipotesi peggiore. Mattia si è presentato con una polmonite leggera, ma resistente ad ogni terapia nota. Ho pensato che anch'io, per aiutarlo, dovevo cercare qualcosa di impossibile . Perché ha intuito che la verità si nascondeva nell'assurdo? «Per la prima volta farmaci e cure risultavano inefficaci su una polmonite apparentemente banale. Il mio dovere era guarire quel malato. Per esclusione ho concluso che se il noto falliva, non mi restava che entrare nell'ignoto. Il coronavirus si era nascosto proprio qui». Cioè, nel corso della più grave epidemia dell'ultimo secolo, che da oltre un mese aveva sdraiato la seconda potenza industriale del pianeta, cento milioni di persone in isolamento e decine di paesi già in lotta per contenerlo ... una polmonite virale atipica, ad eziologia ignota, su un individuo giovane e sano ... e viene considerato IMPOSSIBILE che abbia il coronavirus, anzi un ASSURDO Esattamente, secondo i nostri operatori sanitari, cosa doveva succedere per individuare un malato di coronavirus, con migliaia di persone già tornate da settimane dai paesi epidemici? Ditemi voi se questo è normale o sembra la trama surreale di un film di serie B. www.repubblica.it/cronaca/2020/03/06/news/l_anestesista_di_codogno_per |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 8:57
E ancora: Annalisa Malara, 38 anni, anestesista di Cremona, è il medico dell'ospedale di Codogno che ha cambiato la vita di tutti con un'idea folle: intuire che Mattia era stato attaccato dal coronavirus. Un'idea folle la chiamano. Faccio una domanda a quelli che già dai primi di febbraio, diciamo dal rientro dei nostri con volo speciale da Wuhan, seguivano questi 3d su juza o le notizie sul coronavirus : Ma voi, trovandovi tre settimane dopo di fronte una persona sana con una polmonite virale atipica di origine sconosciuta, in un'area con molte relazioni con la Cina e gli altri paesi asiatici, a quale virus avreste pensato come prima possibilità? |
user3548 | inviato il 06 Marzo 2020 ore 8:58
L'analisi di Marco Palomar é schiacciante, non da alcun potere di essere contraddetta. Siamo in questa posizione perché siamo esattamente ciò che sta scritto li. E non ha un colore politico quanto da lui scritto, ha solo SENSO. Il paziente in condizioni peggiori é amico mio e della mia famiglia, la sua bimba avrà lo stesso nome della nostra, siamo colleghi e lavoriamo nella stessa azienda. Oggi finisce la nostra quarantena ma io e mia moglie siamo concordi nel non sapere cosa fare domani, nel non sapere bene a chi affidarci, così ci affidiamo al nostro istinto, al nostro senso civico e alla nostra ragione per affrontare il momento. Sentire madri in quarantena impazzite di avere i figli in casa, di doversi occupare di figli e mariti per quattro giorni in maniera diversa dalle proprie abitudini, e reclamare spazio, va contro il senso civico e il buonsenso. Si attui la misura più efficace ora, e perché più in lungo si andrà, più le sofferenze del sistema saranno inesorabili, e siamo bravi a trovare altrove i colpevoli. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:12
Non so se è stato scritto, ma ieri a porta a porta il direttore del policlinico Umberto I di Roma, il più grande della capitale (e penso d'Italia), ha detto che un tampone costa ca. 200 euro. Siamo ben lontani dai 3.000 di cui si è sentito parlare spesso, ed a questo punto di fronte ai danni economici che sta causando il virus mi pare una cifra più che accettabile per estenderne l'impiego a pioggia, anche per venderlo a privati. ---- E ancora: Coppia di anziani "contagia" un reparto alle Molinette, in quarantena medici, infermieri e pazienti. Repubblica Quindi chiaramente non vengono ancora isolati e fatti i tamponi a tutti quelli che lamentano sintomi influenzali gravi, da ricovero ospedaliero, cioè si confida esclusivamente sulla loro buona fede di riferire eventuali contatti sospetti, che oltretutto non necessariamente uno può ricordare o conoscere. E si, il nostro sistema sanitario sta proprio agendo in modo esemplare. A Wuhan costruivano ospedali, noi chiudiamo interi reparti perchè non sappiamo bene chi stiamo ricoverando. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:22
Certo poi loro non dicono nulla... Allora ora chiunque va con un raffreddore va trattato come un contagiato visto che siamo stupidi, inaffidabili e mentiamo o omettiamo In Corea in passato hanno avuto problemi simili, ora gestiscono meglio, ma anche loro hanno avuto problemi simili in passato |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:23
Bisogna anche considerare le differenze enormi tra noi e la Cina. La Cina ha capacità economiche nettamente superiori alle nostre ed è controllata da un Partito/Regime che decide per tutti. Noi siamo all'opposto: sia economicamente sia politicamente. Qui chi comanda non è uno solo, se Tizio è al Governo per conto di Caio che deve render conto alla lobby di Sempronio, il prendere una decisione comune è pressoché impossibile. Ed è ciò che sta succedendo. Senza considerare le enormi differenze (culturali ed economiche) tra Centro Nord e Centro Sud. Le misure adottate ad oggi non sono sufficienti, siamo un paese piccolo ed affollatissimo. Stanno andando per tentoni "un passo alla volta e poi vediamo". Come se non potessero/volessero fare il passo + lungo della gamba... Invece ci devono andar giù pesante, per una volta, perché farmaci e cure sono lontane. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:28
in questi giorni, spesso mi torna in mente il detto: La cura ha funzionato, il paziente e' morto. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:33
"Dopo l'anziano che infetto e in isolamento scappa da Como per tornare a Bergamo ecco un altra coppia di geni irresponsabili torino.repubblica.it/cronaca/2020/03/05/news/coppia_di_anziani_contagi Per me allo stato attuale a chi si comporta così dovresti dare punizioni esemplari" Concordo. Non solo a questi, a chi si presenta al ps dopo che è stato detto milioni di volte di non farlo, o chi fugge dalla quarantena. Altro che multa da 200 euro, una bella multa da 5000 euro, cosi le opzioni sono due, o ci pensano bene a far cazzate, oppure se le fanno - e in tanti ancora le faranno - almeno si trovano un Po di fondi per la sanità. Se tutti quelli che hanno trasgredito fossero stati multati pesantemente ad oggi avremmo un Po di soldini da impiegare per cose utili,fosse anche solo per acquistare protezioni per il personale medico. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:39
A Sierra rispondo che ho visto interviste a medici del Nord Italia che dicevano che da metá gennaio le polmoniti erano raddoppiate. Ma nessuno a pensato al coronavirus, curioso no? |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 9:42
Se lo ha detto Trump mi fido Su una cosa posso concordare, ad oggi il tasso di mortalità da Covid-19 non è del tutto dimostrabile. Ad esempio in Italia, non sappiamo ancora se tutti i morti che ci sono stati, sono morti dirette o meno. Probabile che una buona parte, sarebbero morti comunque anche con una "banale" influenza o altro. Il problema è sempre il solito, più affolliamo gli ospedali e terapia intensiva, meno posti ci saranno, più morti per scarsa assistenza. |
| inviato il 06 Marzo 2020 ore 10:05
Son tutti decessi per concausa |
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