| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 11:18
Val queste prove è meglio farle fare a otto. Che è sicuramente più metodico di me. Quello che pensavo di fare, è una prova pratica sul campo, con tanto di cavalletto. Tempo permettendo. Ovviamente in notturna. Non vado d'accordo con quadretti colorati e software indagatori... |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 11:25
@Massimo sempre meglio foto notturne ripetute, hanno anche il vantaggio di rubarti pochissimi secondi... |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 14:19
Qualcuno deve ancora capire che la GD fa riferimento all' ESTENSIONE TOTALE e non SOLO A QUANTO BRUCI LE LUCI, altrimenti i geni credono che sovraesponendo a iso 100 ne hanno poca, dato che se esponi come un cane LE LUCI LE BRUCI ANCHE A ISO 100 (eppure anche sovraesponendo a iso 100, BRUCIANDO LE LUCI, CONTINUI AD AVERE LA GD MASSIMA DELLA FOTOCAMERA). |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 14:34
Certo che lo sappiamo, ma per chi ci hai preso? Sono mesi che tentiamo di spiegarti come funziona ma tu ancora sei convinto che a 320Iso la r4 abbia la stessa dr che a 4000. Oppure hai cambiato idea? |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 14:39
Ha cominciato a cambiare idea già da un po'. |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 14:40
Allora mi deve essere sfuggito qualcosa! |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 15:51
Alessandro ma sei serio? Pensi che non siamo in grado di esporre correttamente e devi essere tu ad insegnarcelo? Anche le case costruttrici dichiarano la gd ad iso base. Ci sarà un motivo? |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 16:03
Ma senza strapparsi la pelle dal muso basterebbe leggere e magari citare quanto scritto nel testo di Beltrame, per altro esposto in modo comprensibile e chiaro per tutti, al contrario di certi interventi qui e altrove che confondono e basta. Si evince soprattutto come non vi siano molte verità assolute, ma solo cose parzialmente vere, anche in base al credere comune. Gli esempi citati andrebbero circostanziati e le affermazioni riferite in modo preciso al tipo di hw utilizzato, alle condizioni di luce e al risultato che si vuol ottenere. Si sarebbero risparmiate pagine e pagine di simpatici insulti, pure genericamente rivolti agli utenti del forum, anche solo leggendo parte dell'introduzione di Beltrame: -L'ignoranza scientifica genera miti e leggende metropolitane. Affermazioni come: “Conviene utilizzare sempre la sensibilità ISO più bassa possibile”; “Il rumore sui sensori full frame è sempre inferiore a quello dei sensori più piccoli”; “Acquistare una fotocamera APS-C è sciocco”. In tutti i miti c'è un fondo di verità. Ma solo chi conosce la teoria di base è in grado di distinguere quel fondo di verità in mezzo ad una massa di informazioni approssimative o false.- |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 17:30
“ in quell'articolo si diceva né più né meno che a parità di EV alzare gli ISO non portava a rumore maggiore. Era una grande scoperta per l'autore dell'articolo che era chiaramente uno sprovveduto dal lato tecnico. Per uno che avesse basi teoriche era lapalissiano. Ma dozzine di Juzini plaudirono alla scoperta dell'acqua calda, dimostrazione che prima non la sapevano la storia che a parità di EV gli ISO al massimo schiariscono una immagine „ Non ho letto le precedenti discussioni, e non voglio aprire diatribe ma, la frase "a parità di EV alzare gli ISO non portava a rumore maggiore" significa che 1) a parità di EV alzo gli ISO e vario di conseguenza anche tempo o diaframma, oppure 2) a parità di EV alzo gli ISO e tengo fissa la coppia tempo/diaframma. La 1 o la 2 ? |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 19:42
La 2 porterebbe ad una sovraesposizione. |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 20:26
@Airone EV è determinata dalla coppia f/ e t. È logaritmica in base 2. Se mantiene (in modalità M) EV fisso, fai sempre arrivare la stessa quantità di luce al sensore. f/ e t sono intercambiabili perché il silicio Si non ha l'effetto di reciprocità della pellicola. Quindi aumentare il tempo su cavalletto o aprire di più il diaframma non cambia la quantità di luce che colpisce il sensore se mantieni EV costante. Se tieni EV costante (sempre in modalità M) e imponi manualmente un certo ISO, lasci l'amplificazione del segnale invariata se lavori a ISO base (in genere 100 ISO). Se imponi ISO 200, 400, 800... amplifichi il segnale di 2, 4, 8 volte... Il risultato è una foto sovraesposta, quindi più chiara. Se riporti i toni ai loro valori normali, devi cancellare l'azione degli ISO. Farai -1 EV, -2 EV, -3 EV, possibilmente con Exposure sotto raw. Se fai tutti questi passi, alla fine ti ritrovi un'immagine identica a quella a 100 ISO, è come se hai percorso un ciclo e alla fine ti sei ritrovato al punto di partenza. Cioè: non hai fatto e dimostrato niente. Nell'articolo citato succedeva proprio questo. Solo che all'autore non doveva essere chiaro fin dall'inizio che SNR è determinato da EV, a pari luminanza della scena. Ed entusiasticamente ha titolato "ISO e rumore? Neppure parenti". In realtà lo sanno tutti che, se lasci agire gli ISO nella terna sotto Av e Tv o S e A, riducono Ev di uno stop e introducono un gain x2 a ogni salto in su. Ad un certo punto diventa evidente che peggiora la percezione del rumore. È il tuo caso 1), gli ISO usati in fase di misura della luce e quindi decisivi per EV. In formula: Lv-C=Ev-Sv Se metti a 0 la compensazione di esposizione C, a parità di Lv (legata alla luminanza della scena) è chiaro che aumentando Sv (ossia gli ISO) deve aumentare anche Ev. Ma a parità di illuminazione, se aumenta EV diminuisce la luce che arriva al sensore, quindi vedi un SNR minore. Che è la esperienza di ogni fotografo, alza gli ISO e si ritrova con più rumore. Con le ultime macchine è insorta una complicazione. Sv normalmente era =log2(ISO/100). Quindi a ISO 1600 avevi Sv=log2(1600/100)=log2(16)=4. Adesso ci sono sempre più spesso due regioni ISO. Per la Sony A7R3 il salto è a 640 ISO, per la R4 a 320 ISO, altre macchine il salto possono averlo o non averlo. Questo introduce una complicazione in più. Se non sai come cambia il gain nelle due zone, non puoi applicare la relazione precedente senza una correzione. |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 21:35
"-L'ignoranza scientifica genera miti e leggende metropolitane. Affermazioni come: “Conviene utilizzare sempre la sensibilità ISO più bassa possibile”; “Il rumore sui sensori full frame è sempre inferiore a quello dei sensori più piccoli”; “Acquistare una fotocamera APS-C è sciocco”. In tutti i miti c'è un fondo di verità. Ma solo chi conosce la teoria di base è in grado di distinguere quel fondo di verità in mezzo ad una massa di informazioni approssimative o false.-" Da incorniciare. EPPURE LEGGETE QUANTO SI SCRIVE NEL 2019 (FINE) SU UN FORUM DI SEDICENTI FOTOGRAFIČI. 5 ANNI SONO UNA SPERANZA. OTTIMISMO Folle. E LE SPERANZE SI RIDUCONO COL PASSARE DEL TEMPO. TRISTEZZA INFINITA. |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 21:41
"La 1 o la 2 ?" La 2. Perchè non porta a sovraesposizione è tutto nella differenza tra sensore saturo e segnale a fondo scala: DUE COSE DISTINTE E SEPARATE. GAIN E VOLUME NON SONO LA STESSA COSA (IGNORANZA A PARTE). |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 21:43
“ EPPURE LEGGETE QUANTO SI SCRIVE NEL 2019 (FINE) SU UN FORUM DI SEDICENTI FOTOGRAFIČI. 5 ANNI SONO UNA SPERANZA. OTTIMISMO Folle. E LE SPERANZE SI RIDUCONO COL PASSARE DEL TEMPO. TRISTEZZA INFINITA. „ Cos'è, una confessione? Piuttosto, qualcuno sopra ha detto che ti sei finalmente convinto che no, la DR a 400ISO non è la stessa che a 4.000...mi sono perso qualcosa??? PS: se ce la fai, cerca di non rispondermi con una supercaz.zola. |
| inviato il 28 Dicembre 2019 ore 21:52
Il bello della frase di Beltrame è che ognuno la utilizza a proprio piacimento senza chiarire cosa voglia significare per chi la menziona. Sembra un test psicologico. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |