user175007 | inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:13
Anche te hai le tasche belle larghe |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:14
“ Credo l'aspetto più importante che avete trascurato riguarda la fruibilità del risultato. Con la pellicola produci per te stesso e pochi intimi salvo rarissime eccezioni. Col digitale produci per il mondo. „ Io ho i raw di vacanze del 2010 che devo ancora faticosamente riordinare e selezionare e aggiustare e impaginare e mandare in stampa, in compenso tutti i rulli fatti sono sviluppati e parecchie delle più interessanti sono stampate. E quando mi chiudo là dentro mi diverto la faccia. (poi fanno schifo perché sono pippa, ma quello purtroppo non c'entra col mezzo) |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:21
Stile 70. Siamo nel 2019. Nel secolo scorso ci si affidava ai laboratori perché la pellicola era un fenomeno di massa e quello era il tipico procedimento per sviluppare le foto. Chi faceva le foto per le vacanze o ai figli mica doveva avere una camera oscura. Oggi, credo tu possa condividere, è diventato un fenomeno di nicchia riservato agli appassionati e padroneggiare tutto il processo a mio avviso è un must. Quindi, trovo il tuo esempio fuori luogo. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:24
Tykos, guardatele sullo Smatphone. Ti diverti la faccia uguale. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:25
“ Chi faceva le foto per le vacanze o ai figli mica doveva avere una camera oscura „ anche Berengo Gardin, Salgado, McCurry Avedon.. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:26
“ Anche te hai le tasche belle larghe MrGreen „ può essere, ma non faccio sparate un tanto al kilo... come certe persone |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:27
“ Oggi, credo tu possa condividere, è diventato un fenomeno di nicchia riservato agli appassionati e padroneggiare tutto il processo a mio avviso è un must. „ ovvio che è una nicchia, ma nulla vieta di appoggiarsi ad un laboratorio di fiducia |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:33
E chi lo ha detto? Temo tu voglia fare polemica per forza. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:41
“ Temo tu voglia fare polemica per forza. „ la polemica risiede in chi la vuole vedere |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:45
“ Tykos, guardatele sullo Smatphone. Ti diverti la faccia uguale.;-) „ se devo guardarle sullo smartcoso preferisco smettere di farle, tanti soldi in più in tasca e tanto sbattimento in meno. sulla condivisione buonanotte, per fortuna dei miei conoscenti credo che ben poco di quello che faccio meriti qualcosa quindi non li ammorbo con lo standard della condivisione attuale (improbabili paesaggi senza ombre, colori da disastro nucleare, modelline nitide a cui si contano i peli in faccia, ecc) |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 14:49
Ciao SemT. Un caro saluto Con le frasi da bacio Perugina, chiudo. |
| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:40
non ho qui scansioni di 6x9... ma ho trovato questa mia da 6x6 con semplice V700
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| inviato il 09 Dicembre 2019 ore 16:54
Maurese ... non è questione di logicità o illogicità, con la scansione si perde qualità, INEVITABILMENTE, anche utilizzando uno scanner a tamburo, logico quindi che se io continuo a fotografare a pellicola è perché mi piace la resa della pellicola mentre una scansione, per buona che sia, introduce una variabile digitale che all'origine non c'è! Chiaro il concetto? Che poi trattandosi di originale positivo se si vuol stampare la scansione sia inevitabile è un altro discorso ... e quindi anche io me ne faccio una ragione, ma se questa sorta di commistione col digitale si può evitare allora è di gran lunga preferibile evitarla! |
user36220 | inviato il 09 Dicembre 2019 ore 17:05
Domenico, grazie mille. Adesso sono parecchio incasinato con casa, lavoro, etc... In primavera magari ci si organizza. Sergio, è diverso, ho la 50S e differisce dalla 100 solo per il numero di megapixel. E non sono certo i megapixel a rendere una foto migliore. Si può ricondurre tutto, molto semplicemente, alla matematica. Più grande è la superficie da impressionare (sensore o pellicola che sia) diversa sarà la resa in termini di profondità di campo, sfocato, etc... Lo sai meglio di me, al salire di ogni formato equivale una diversa resa. Le foto che ho fatto con la Hasselblad sono irreplicabili dalla Fuji, e non perchè una è pellicola e l'altra è digitale, ma perchè una è 6x6 e l'altra 4,4x3,3. C'è un abisso. |
user36220 | inviato il 09 Dicembre 2019 ore 17:12
Gobbo: splendida Comunque, io non capisco una cosa. Come mai è così difficile, per alcuni, concepire che le cose possano coesistere. Sembra quasi che se usi il digitale non puoi usare la pellicola e viceversa. Quando invece le due cose non si escludono a vicenda, anzi, possono benissimo coesistere. In uno dei miei shooting con modella, ad agosto 2018, mi sono preso la mia bella macchina digitale, la mia bella Hasselblad, siamo andati in Città Alta ed abbiamo scattato. Progetto di bianco e nero, quindi poi raw post prodotti in tal senso, pellicola ovviamente b/n, una Ilford 125 Asa, e poi sviluppo, provino, stampa. Alla fine su 12 scatti ne ho stampati 4 (avevo fatto tre scatti per ogni posa, uno per posa) ed altrettanti con il digitale. Gli scatti fatti con la Hasselblad si riconoscono lontano un km, anche da chi non capisce nulla di fotografia. Per me è un modo di avere qualcosa di diverso dalla perfezione digitale che ottengo ogni volta che uso il mio corredo Fuji + Zeiss. Per me una cosa non esclude l'altra, possono benissimo convivere. |
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