| inviato il 26 Novembre 2019 ore 9:47
“ osservo che non hanno piu diritto all'oblio e questo li stressa oltre il lecito „ questa cosa spaventa molto anche me, anche se non sono proprio della generazione Z una qualunque scemenza di un attimo ti potrà perseguitare per il resto dei tuoi giorni. Orribile. |
user175007 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 9:53
Investire nel sociale porta ad una società più equa, ma ha di rimando che alla lunga la impoverisce, perché quel denaro anziché finire in investimenti e basse tasse per le aziende opera esattamente al contrario il caso più clamoroso è la Cina, dove non esiste un welfare state, ma proprio per questo ha potuto fare investimenti giganteschi che le hanno permesso di crescere mediamente del 10% nell'ultimo ventennio, vele anche per l'America ma essendo una società matura economicamente si vedono meno gli effetti |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 11:09
“ Sono abbastanza lucido, però, per capire che i costi sociali sono altissimi, per quanto mi riguarda insopportabili. „ Bravissimo! Il punto è che sono società dove il biglietto per l'ascensore sociale è altissimo. E, però, l'ascensore è rotto. Chi ci guadagna? Il bigliettaio, che lavora per chi è già all'attico. Qualcuno, ogni tanto, arriva su a scale e, invece di essere una buona notizia (se non per lui), serve al sistema per dire: "vedete, c'è chi ce la fa, i migliori. Abituatevi alla competizione. Stay hungry, stay foolish." Soprattutto hungry, mi raccomando . |
user177356 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 12:25
“ Investire nel sociale porta ad una società più equa, ma ha di rimando che alla lunga la impoverisce „ A me interessa la qualità della via: mia, delle persone che amo e della collettività nella quale vivo. Egoisticamente, mi sta pure bene che esistano gli USA, tanto vivo in una parte bellissima dell'Italia, ho un servizio sanitario pubblico gratuito o semi-gratuito e una rete di protezione sociale che diminuisce sensibilmente la probabilità di diventare senzatetto (almeno rispetto agli USA. La scuola di mia figlia è completamente gratuita e so che si potrà laureare in un'ottima università a costi che sono un centesimo di quelli che dovrei sostenere se vivessi negli Stati Uniti. La mia qualità della vita è di gran lunga superiore a quella di uno statunitense con un reddito tre o quattro volte il mio. Al tempo stesso, godo di buona parte di quello che la società statunitense produce. Ma ripeto: fai un nella California interna (non nella rust belt, eh, nella civile e ricca California, ma a due ore di auto da San Francisco) e ti renderai conto di cosa produce la società americana. |
user111807 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 12:36
Ripeto gli USA hanno tanti meriti soprattutto a livello imprenditoriale non ha paragoni , però come è già stato detto a lungo andare i conti saranno insostenibili, il giorno che il resto del mondo smetterà di comprare dollari come bene rifugio ne vedremo delle belle. |
user175007 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 12:38
Tu pensi che pensione e sanità dureranno anche per i tuoi figli te lo sei fotttuto tu il loro futuro con l'indebitamento dello stato per dare a te, e la stagnazione economica e impoverimento di rimando ai tuoi figli |
user111807 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 12:56
No qua è in pericolo anche la pensione di chi già la percepisce non solo di chi ci andrà in futuro FlareLux. Anche i paesi scandinavi cominciano ad avere problemi di welfare il che è tutto un dire |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 12:58
“ il giorno che il resto del mondo smetterà di comprare dollari come bene rifugio ne vedremo delle belle. „ Esatto. Ma prima tanti tanti dazi....o bombette...... o rivoltine arabe,cinesi, cilene ....... che questi mica mollano l'osso facilmente. Faranno politica economica con le cannoniere. |
user111807 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 13:03
Dal mio punto di vista, come in tutte le cose questo sistema ha già toccato l'apice, dopo di che la forza di gravità vincerà come sempre |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 13:28
Non siate pessimisti. Il problema non è la produzione di ricchezza, esistono i mezzi tecnici per sostenerla. E non è neppure incompatibile con la giustizia sociale per legge di natura (se escludiamo l'atteggiamento predatorio dell'uomo verso il suo simile dalle leggi naturali immodificabili e incontrastabili). Il problema è solo e unicamente nella redistribuzione. In questo, il nostro modello sociale italiano, quello che stanno cercando di farci abbandonare come obsoleto, è ancora infinitamente superiore a quello di oltre Atlantico. La soluzione migliore, se ci si arriverà, sarà l'applicazione del nostro modello sociale, quello di cui TheRealB riconosce i meriti, a una economia che continui a produrre innovazione e ricchezza, aumentandone il livello di redistribuzione. Gli ostacoli non sono tecnici, ma politici. Perché il sistema ultracompetitivo liberista vogliono farlo passare come l'unico in grado di produrre ricchezza - per pochi - proprio quei pochi che se la tengono e che sono anche quelli che hanno in mano le leve economiche per influenzare politica e propaganda. Ma, come dice Domenic, forse l'apice di questo sistema instabile è giunto e se ne dovrà ricostruire uno nuovo. Tutto il mondo è in fermento. Sono tempi interessanti, per chi può permettersi di osservarli senza subirli troppo. |
user175007 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 13:46
“ No qua è in pericolo anche la pensione di chi già la percepisce non solo di chi ci andrà in futuro FlareLux. Anche i paesi scandinavi cominciano ad avere problemi di welfare il che è tutto un dire MrGreen „ Domenic il problema non é solo la pensione, e tutto il welfare state che é i bilico, alla prossima seria crisi economica, sono cicliche non é in discussione se ma solo quando, rischia di sbriciolarsi tutto |
user177356 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 14:50
Flarelux, mi sono laureato in economia nel lontano 1988, e da allora mi sono sempre occupato di finanza. Quali siano gli squlibri strutturali (debito, produttività, demografia, etc.) di tutte le principali aree del pianeta mi sono ben chiari. Io qui parlo di un approccio politico di fondo: in assenza di una rete di sostegno (che in Europa è lo stato sociale, in Cina la rete familiare, etc.) l'atomizzazione della società porta ad una rat race senza senso. Prova a dare un'occhiata all'andamento del debito privato negli USA, anche al netto dei mutui immobiliari. Ti renderai conto che si tratta di una bomba ad orologeria. Le recenti pressioni sulla Fed perché non aumenti i tassi di interesse sono dovute non agli effetti diretti sui mercati finanziari, ma all'effetto recessivo che anche solo mezzo punto può avere su un'economia basata sul debito e che ha invertito il trend di riassestamento post 2008 (il lupo perde il pelo ma non il vizio, evidentemente). Vogliamo poi parlare di efficienza del settore privato? Prendiamo la sanità: gli USA spendono in sanità (esclusivamente privata) il 17% circa del prodotto interno lordo, l'Italia meno del 9%, la Germania e la Francia intorno all'11% (tutti paesi con una preponderante sanità pubblica). A fronte di questo differenziale, la qualità della sanità (misurata dalla WHO e da qualsiasi altro istituto di ricerca), non è superiore negli USA, tutt'altro. Questo per tacere delle storture di un sistema penitenziario privato, di una gestione delle risorse pubbliche private, etc. La questione è che quando l'impresa privata viene chiamata a risarcire la collettività delle esternalità negative (immagino tu sappia cosa siano), guarda caso diventa solo poco più efficiente e redditizia di quella pubblica. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 16:16
@TheRealB Condivido al 100%. |
| inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:16
“ l'impresa privata viene chiamata a risarcire la collettività delle esternalità negative (immagino tu sappia cosa siano), guarda caso diventa solo poco più efficiente e redditizia di quella pubblica. „ Parlando di servizi pubblici ed infrastrutture l'impresa privata non e' MAI piu efficiente dello stato. Dovendo puntare almeno ad uno schwartznull non puo' (per definizione) rispondere in modo efficiente alle necessita' dei cittadini. |
user175007 | inviato il 26 Novembre 2019 ore 17:20
non mi importa di dimostrare chi sbaglia, forse sono io, chissà, solo il tempo lo dira |
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