| inviato il 30 Settembre 2019 ore 10:40
Ti comprendo, non sarebbe nel mio stile, ma è anche vero che si è inveito su ciò che ha scritto e non solo. Non giustificherebbe comunque minacce od altro. Per quanto mi riguarda mi disturbano di più le diatribe di chi ce l'ha "più grosso" che si leggono in un post su due. Capisco la tua alterazione perché si è percepito un certo sfottò nei confronti di Burkett e dei suoi estimatori. Ma chissenefrega, ognuno pensi ciò che vuole. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 10:50
Burkett, lo avevo incrociato ma non avevo mai approfondito, grazie Antonio. Ho visto che Fortunato Gatto ha avuto una bella evoluzione, passando dai paesaggi alla Marcus Adams a rappresentazioni molto più intime. Bravo. Credo che sia la frontiera successiva alla spettacolarizzazione dello scatto..... un percorso a cui ci si avvicina piano piano..... |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 10:57
Antonio, sul “problema” Felix, ti consiglio di sorvolare. Lui è così. A volte stona però. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 11:36
Silvertank, purtroppo Felix ha tolto tutti i suoi commenti ed anche le foto dove mostrava che le sue immagini erano migliori di quelli di Christopher Burkett, oltre ad aver tolto le offese gratuite verso tutti noi. “ Ho visto che Fortunato Gatto ha avuto una bella evoluzione, passando dai paesaggi alla Marcus Adams a rappresentazioni molto più intime. „ Ei Paco, però a dire il vero non ricordo foto di For che avessero lo stile di Marc Adamus. Ricordo sempre immagini con grande personalità ed impatto emotivo, che hanno comunque continuato ad avere un loro percorso intimo e di altissimo livello. “ Antonio, sul “problema” Felix, ti consiglio di sorvolare. Lui è così. A volte stona però. „ Io non sapevo neanche chi fosse e non ho nulla contro lui. Semplicemente non mi piace questo modo di fare. Ho anche scritto inizialmente che poteva continuare a scrivere cosi in maniera pacata e non polemica :) |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 11:37
Mi associo agli apprezzamenti per la discussione, e per il lavoro di Burkett. Mi par di ricordare che anni fa, quando non ero così interessato al paesaggio pur conoscendo e amando molto le fotografie dei soliti stranoti come Porter e Ansel Adams, avevo fatto delle belle scoperte grazie alle segnalazioni di Antonio. Come parentesi riguardo ai disturbatori, dobbiamo sempre tenere presente che il padrone di casa mette a disposizione un apposito strumento, pensato in sostituzione di una vera e propria moderazione che per scelta qui manca e che altrove avrebbe certamente già preso provvedimenti, e forse, quando serve, farci meno problemi a ricorrerci. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 11:45
Ironluke grazie mille per il tuo commento :) quanto prima condividerò qualche altra biografia ;) |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 11:50
Conosco Mangelsen, da tempo ormai, ma non conoscevo Burkett, quindi Antonio non posso che ringranziarti per questa gradita scoperta, anche perché devo dire che se è molto raro trovare chi fotografa ancora con la pellicola trovare uno che va tuttora in giro col 20/25 è impresa davvero improba visto che oltretutto quelle lastre non sono più nemmeno prodotte nonostante forniscano risultati, e queste foto lo dimostrano in maniera molto più che palese, che possono e devono definirsi assolutamente straordinari. Per la polemica inopinatamente scoppiata invece io, personalmente, lascerei perdere, perché questo tipo di intima ricerca di se stessi, ebbene si ... c'è davvero una straordinaria introspezione psicologica in queste immagini, non merita una deriva che è indegna finanche delle discussioni da "bar dello sport"! Qui siamo su un piano infinitamente più alto, non inquiniamo tutto questo con parole e atteggiamenti indegni innanzitutto della grandezza del Creato qui ritratto, e anche dello spirito col quale quella ricerca viene instancabilmente condotta. Una domanda Antonio, se sei in grado di rispondermi chiaramente: sapresti dirmi che pellicola adopera Burkett? Sui due piedi direi l'Astia 100 ... ma gradirei una conferma, se possibile. Grazie. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 11:55
“ è molto raro trovare chi fotografa ancora con la pellicola trovare uno che va tuttora in giro col 20/25 è impresa davvero improba visto che oltretutto quelle lastre non sono più nemmeno prodotte ... nonostante forniscano risultati, e queste foto lo dimostrano in maniera molto più che palese, che possono e devono definirsi assolutamente straordinari. „ hai perfettamente ragione, è davvero incredibile. “ Per la polemica inopinatamente scoppiata invece io, personalmente, lascerei perdere, perché questo tipo di intima ricerca di se stessi, ebbene si ... c'è davvero una straordinaria introspezione psicologica in queste immagini, non merita una deriva che è indegna finanche delle discussioni da "bar dello sport"! Qui siamo su un piano infinitamente più alto, non inquiniamo tutto questo con parole e atteggiamenti indegni innanzitutto della grandezza del Creato qui ritratto, e anche dello spirito col quale quella ricerca viene instancabilmente condotta. „ concordo in pieno, infatti per me le polemiche possono finire qui :) “ Una domanda Antonio, se sei in grado di rispondermi chiaramente: sapresti dirmin che pellicola adopera Burkett? Sui due piedi direi l'Astia 100 ... ma gradirei una conferma, se possibile. „ Paolo, Burkett sosteneva di utilizzare Fuji Provia e Velvia 50 |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 12:14
Grazie Antonio per la segnalazione, ammetto l'ignoranza nel non conoscere Burkett. Spulcio in rete altri lavori di questo artista perché sono davvero eccellenti. Grazie Antonio. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 12:15
Grazie a te ;) |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 14:32
Paolo, Burkett sosteneva di utilizzare Fuji Provia e Velvia 50 Bene, grazie Antonio. Per quanto riguarda la Provia 100 si, ci siamo, perché in fondo, proprio nell'ottica di ricercare colori meno saturi si privilegia l'uso di quest'ultima al posto della classica Velvia, che da oltre vevnt'anni è la pellicola da paesaggio per antonomasia, arrivando fino al punto, in qualche caso particolare, di adoperare l'Astia proprio per le sue tonalità maggiormente pastellate ... impressione che nello specifico avevo avuto osservando da telefonino la prima immagine che invece, osservata da computer, si rivela essere quasi certamente da Velvia 50. La seconda invece è chiaramente tratta da una lastra di Velvia 100 ... non 50 La terza infine mostra la classica resa leggermente meno satura tipica della Provia 100F. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 14:59
i prezzi sono veramente fuori dal mondo.. |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 15:00
Grazie milke, il paesaggio non è tra ciò che amo di più, ma sia le foto che il tuo post mi hanno molto incuriosita andrò a cercare qualcosa in più.La Buona luce Darcy |
| inviato il 30 Settembre 2019 ore 15:01
I prezzi sono quelli che il mercato gli da,ne più ne meno,buon per lui. |
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