| inviato il 06 Giugno 2019 ore 10:52
“ Questo Avedon era un genio ! „ avrà imparato da "Stanlio" che sfiniva "ollio" fino a fargli fare quelle facce..... Comunque Avedon una volta durante una ripresa in un set molto complesso alla fine quando aveva preparato tutto prese un assistente/aiutante e gli disse indicandogli il BO : scatta tu!!! Alle perplessità dell'assistente rispose che è ideare/ vedere la difficoltà non premere un bottone.... |
| inviato il 06 Giugno 2019 ore 13:09
“ Solo perchè ancora non c'erano i forum... „ Mirko.... Kant ti fa una pippa! |
| inviato il 06 Giugno 2019 ore 13:46
infatti non lo sopporto... l'ho incontrato giusto l'altro ieri per un caffe! |
| inviato il 06 Giugno 2019 ore 13:52
Essere "cristallizzati" in un unico modo di operare ti fa perdere sempre qualche cosa. La testimonianza del raccontato di Francesco ne è un esempio |
| inviato il 06 Giugno 2019 ore 14:07
RobBot hai ragione . Difatti questa discussione è più interessante ed utile di quanto potessi prevedere nel momento in cui l'ho aperta . Grazie . Tra l'altro gli aiuti sono molti e ho solo l'imbarazzo della scelta su come muovermi . Questo è uno degli aspetti che più mi piace della fotografia : è un mondo vastissimo ed è un mondo pieno di attrattive ! Ci sono mostre , libri , piccoli atelier (proprio Domenica ne ho scovato uno ai naviglio grande di Milano che esponeva forse centinaia di fotografie di Milano negli anni addietro ed il titolare di questo atelier conosceva ogni data giorno mese ed anno di ogni fotografia facendone una breve descrizione ) . Nell'atto pratico di scattare ci sono molti campi dal ritratto , alla street , al paesaggio , allo still life , al food ecc ecc e dove ognuno di questi campi ha mille sfaccettature con mille modi di praticarle . Insomma mi è nata una passione che penso potrò coltivare per tutta la vita |
| inviato il 06 Giugno 2019 ore 14:49
“ Essere "cristallizzati" in un unico modo di operare ti fa perdere sempre qualche cosa „ Assolutamente d'accordo su questo punto Rob.... “ Nell'atto pratico di scattare ci sono molti campi dal ritratto , alla street , al paesaggio , allo still life , al food „ Caro Yellowstone, in fotografia (mia opinione ovviamente) esiste un atteggiamento piuttosto manicheo. Fatto cioè di soli bianchi e neri, dimenticando troppo spesso i grigi Mi è capitato che, per esempio in qualche circolo, si opponesse alla realizzazione assolutamente progettuale lo "scattare a caso". Ovvio che, impostata così, quale appassionato direbbe mai "io voglio scattare a casaccio"? Sarebbe come dire al circolo vegano che ti piace la fiorentina con l'osso! Io penso che le fotografie che facciamo siano (o dovrebbero essere) una risultante di quello che noi siamo come individui. E questo riguarderà modi e forme, ma anche i soggetti e i contenuti che sceglieremo in genere. Cosa voglio dire con questo? Che da una parte finiremo inevitabilmente per scegliere alcune cose e scartarne altre. Ma anche che, per una altro verso, una volta scelta la nostra "parte" non è detto che dovremo poi essere ultraspecialistici e monolitici. Esempio pratico: io so che non farò mai macro o avifauna (perché ho un animo più "urbano" che "naturale" forse), o che non ho particolare interesse verso cieli stellati o automobili in corsa (sono solo esempi ovviamente). Ma al tempo stesso, sentendo in generale una certa attrazione verso l'umano, slittare da cose più prettamente strittarole al ritratto in studio, fino a una certa architettura (che dell'uomo è espressione) lo trovo comunque normale e coerente. Insomma... tutti noi abbiamo una natura, cose che sentiamo più vicine di altre, curiosità e bisogni personali. E fotograficamente, maturando un po', è probabile che ce ne faremo influenzare. Idealmente potremmo farlo limitando le gabbie mentali, ma non necessariamente dedicandoci a "tutto". Così, sempre per chiacchierare intorno al tema, ma in modo un po' random |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 5:19
“ Io penso che le fotografie che facciamo siano (o dovrebbero essere) una risultante di quello che noi siamo come individui. „ Beh, quello che saggiamente hai riportato limitandolo a tua opinione.... avresti potuto anche non circoscriverlo, in quanto è da ritenere che trattasi di concetto slegato dalle vedute personali, ormai acclarato come facente parte ed ascrivibile non alle opinioni, ma alla certezza dei fatti. Chi eventualmente dovesse discordare... è atteso nello scagliare la prima pietra, ma immagino infatti che non ne volerà alcuna. |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:01
“ Beh, quello che saggiamente hai riportato limitandolo a tua opinione.... avresti potuto anche non circoscriverlo, in quanto è da ritenere che trattasi di concetto slegato dalle vedute personali, ormai acclarato come facente parte ed ascrivibile non alle opinioni, ma alla certezza dei fatti. „ Sarei tentato anche io di considerare il concetto come universale, ma... per esperienza trovo più saggio non dare per scontato scontato mai nulla |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:15
A mio avviso questo bel concetto vale se uno ha spontaneità nello scattare e sopratutto se se ne frega del giudizio altrui. Ma nel mondo dei sociale, dove anche fotografare è una azione fatta per ottenere il riconoscimento altrui, è assai facile che uno scatti in funzione del riconoscimento sociale e non in ragione di un messaggio, quale che sia, che vuole trasmettere. ovviamente non tutti siamo uguali in questo, ma se una persona è cittadina ma sa che il fringuello ripreso bene genera like, lo fotograferà anche se dentro di se lo apprezza solo nella polenta. Per quel che riguarda il sottoscritto, do relativamente poca importanza ai like, e mi sono arreso ad uno scarso riconoscimento sociale. se in un viaggio vengo affascinato da un portico un po' dimesso, perché a me piacciono gli sperduti paesini provenzali semideserti, lo rappresento perché quel portico mi ha colpito, se poi non assumerà un valore universale e non verrà apprezzato, amen. Però quel portico a me racconta molto di più la Provenza dei campi di colza e lavanda. |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:20
“ A mio avviso questo bel concetto vale se uno ha spontaneità nello scattare e sopratutto se se ne frega del giudizio altrui „ Secondo me, invece, le cose si incrociano più di quanto possa sembrare. Lo dico per una considerazione semplicissima... Gente come Salgado o McCurry: io credo che ci mettano loro stessi, dentro le foto. Ma al tempo stesso mi pare evidente che al giudizio altrui sono parecchio interessati... Se proprio un dubbio può esistere, forse riguarda più probabilmente il grado di maturità di chi fotografa. Nel senso che se si è cominciato da una settimana, è certamente improbabile trasferire anche in piccola parte la propria dimensione estetica nelle fotografie... |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:29
“ Gente come Salgado o McCurry: io credo che ci mettano loro stessi, dentro le foto. Ma al tempo stesso mi pare evidente che al giudizio altrui sono parecchio interessati... „ Hai ragione, ma la media del pubblico riversa nel riconoscimento sociale la propria insicurezza, e quest ainsicurezza rende difficile questo percorso. I grandi a mio avviso non soffrivano/soffrono di insicurezza, e sapevano che il riconoscimento sociale arrivava proprio attraverso l'esplorazione di se stessi e del loro modo di vedere il mondo. Guardare il mondo è di per se un modo di scoprire se stessi, la fotografia è un modo di rappresentare questo percorso. Però ripeto, questo si scontra con una sostanziale insicurezza del mondo attuale. Insicurezza che dubito che abbia attanagliato, almeno in questo campo, i personaggi citati. [OT] Questo mi ricorda che devo ritagliare un pomeriggio con mia moglie per andare a vedere la mostra di McCurry prima che chiuda, sono già in ritardo. |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 11:36
“ hai ragione, ma la media del pubblico riversa nel riconoscimento sociale la propria insicurezza „ Certamente sono d'accordo su quel che dici, che condivido. Ma quel passaggio (il mettere sé stessi nella propria fotografia) non è consapevole. E' qualcosa di un po'.... implicito Mi spiego: io (immaginiamo) sono solo a caccia di like. Farò qualcosa per ottenerne, certo. Ma è plausibile che, per questo, vada a fare macro che non mi interessa? O che passi al colore, avendo interesse al solo bianconero? Magari mi "adatterò" in qualche misura, sicuramente. Ma è comunque con la mia sensibilitò e natura che procederò. Anche e proprio nell'immaginarmi come poter piacere e prendere like. Poi, sempre per evitare fraintendimenti, nulla è scoplito nella roccia indelebilmente (e quindi ci saranno eccezioni). Ma io resto del parere che nella fotografia ci entra sempre quello che siamo. Magari anche la nostra... imbe.cillità PS: buona mostra! |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 14:10
Io invece sono forse il solito asociale perchè sta cosa dei like mica la ho ancora capita . Io scatto foto che devono soddisfare i miei canoni . Se poi piace a qualcuno , gli apprezzamenti sono sempre graditi . Ma la cosa che gradisco maggiormente sono i consigli su come rendere più valida una mia fotografia o una mia post produzione . Anche in quest'ultimo aspetto io ho una mia visione : la fotografia , comunque la si affronti , rappresenta una personalizzazione della realtà (un video di Vacchiano mi ha confermato tale mia opinione) . Pertanto alla stessa maniera in cui scelgo lente , apertura diaframma per sfocatura , punto di messa a fuoco , inquadratura , momento della giornata in cui effettuare lo scatto ; oppure alla stessa maniera in cui scelgo il soggetto stesso , in cui magari lo faccio preparare o magari monto un filtro polarizzatore e via discorrendo , alla stessa maniera quindi posso fare la post produzione soggettivamente che amplifichi quel che vorrei la fotografia rappresenti per me . In pratica io alle post produzioni "spinte" non vedo niente di criticabile ed , anzi , trovo che la post produzione sia il restante 50% di uno scatto fotografico . Il mio problema è che PS , per quanto io metta impegno , ancora non riesce a capirmi |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 14:18
Beh, la mia osservazione è mica universale, non tutti sono ugualmente vittime della likemania. O forse nessuno di noi è convinto di esserlo. Resta il fatto che io dell'albero isolato posto in sezione aurea nelle colline della val d'orcia all'alba non ne posso più, ma tutto sommato se vuoi dei like, è una buona idea. Pensa che essendo omonimo di uno che fa i corsi, mi hanno anche mandato delle mail chiedendo di accompagnarli a fare quelle foto, io non saprei da dove cominciare. |
| inviato il 07 Giugno 2019 ore 14:49
“ ...O forse nessuno di noi è convinto di esserlo.... „ Ecco: nel dubbio, è sempre meglio essere cauti nell'auto-osservazione... |
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