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Ah questa diatriba senza fine sull'importanza o meno del mezzo fotografico, dell'attrezzatura... Chissà poi perché è così importante discuterne? E' tutto talmente ovvio!
Forse perché c'è gente che con una scatola di sardine con un fondo di bottiglia davanti tira fuori delle opere d'arte e altra che nemmeno con l'Hasselblad lunare...
Forse perché per immortalare il nostro cane che acchiappa il frisbee al volo, con le pupille a fuoco ci serve il top-di-gamma?
Forse perché dobbiamo giustificare la vendita dei nostri reni?
Forse perché dobbiamo pur chiacchierare di qualcosa, e visto che il calcio non ci piace... ?
@ Caputo Quando apro una pagina internet e leggo: Il rispetto della tua privacy è la nostra priorità mi si accende un sorrisino e la chiudo. Quindi non posso e, a certe condizioni, non voglio, sapere cosa mi son perso.
Anch'io faccio cosi' di solito... a volte pero' sembra che la pagina possa essere di assoluto interesse, altre volte invece...
user90373
inviato il 15 Maggio 2019 ore 9:26
Improvviso cambio di prospettiva. Cosa condiziona maggiormante il fotografatore nel momento dell'acquisto, sostituzione, completamento degli strumenti? Il desiderio di far foto che lo soddisfino? Che emergano? Che siano diverse (migliori) dalle precedenti? Che rispettino i canoni estetici correnti nelle varie tipologie? Questi alcuni spunti di "condizionamento" inteso come motivazione più o meno soggettiva, più o meno indotta , altre idee?
user70740
inviato il 15 Maggio 2019 ore 9:38
Io son del parere che il mezzo conta fino ad un certo punto:
Conta parecchio anche il feeling che questo ti da, la comodità e tutto il resto.
Tempo addietro provai un'ammiraglia canon 1Dxqualcosa, i file che sfornava erano pazzeschi ma che peso e che scomodità! Il mezzo deve farti venir voglia di scattare e non dire "oddio ora devo portarmi sto macigno in giro per fa due foto alle vacche di campagna?"
A mio parere basta un mezzo che ti permetta di essere libero di, sostanzialmente, due cose: - Impostazioni Manuali; - Obiettivi intercambiabili;
Questo perlomeno per i fotografi """"""d'azione""""""", se poi si ha uno studio è ancora più "semplice", ho visto utilizzare delle D5200 in studio senza alcun problema nel risultato finale, se si ha controllo della scena e dell'illuminazione basta davvero anche una base di gamma del '95 per fare buone foto.
TL;DR : dipende da ciò che si fa e come lo si fa, il mezzo conta finché ti soddisfa
“ Improvviso cambio di prospettiva. Cosa condiziona maggiormante il fotografatore nel momento dell'acquisto, sostituzione, completamento degli strumenti? Il desiderio di far foto che lo soddisfino? Che emergano? Che siano diverse (migliori) dalle precedenti? Che rispettino i canoni estetici correnti nelle varie tipologie? Questi alcuni spunti di "condizionamento" inteso come motivazione più o meno soggettiva, più o meno indotta , altre idee? „
Il professionista cambia attrezzatura nel momento in cui la sua diventa troppo navigata o non funziona più, il fotoamatore lo fa per stare al passo con la tecnologia così da credere di poter fare foto migliori con l'ultima arrivata
“ Cosa condiziona maggiormante il fotografatore nel momento dell'acquisto, sostituzione, completamento degli strumenti? „
Qui dovresti incrociare due cose Ettore, mi sa...
1) Ciò che determina qualsiasi acquisto, in generale. Chi si occupa di vendita lo sa bene: ogni comportamento di acquisto deriva da un bisogno. E l'importante, perché il mercato giri, è creare costantemente nuovi bisogni, perché quelli "spontanei" non sarebbero sufficienti a fare PIL.
2) Le particolarità della fotografia. Ovvero quei bisogni molto specifici che riguardano i fotografanti, e che sono comunque vari e diversi. Quanto e come indotti dipende ovviamente dal singolo fotografante
Comunque non bisogna mai dimenticare una cosa: che si agisce solo apparentemente per bisogni contingenti (fare foto migliori, rimpiazzare un oggetto obsoleto, avere una performanca in più o altro). Solitamente sono bisogni più profondi che tentiamo di soddisfare (vedi Maslow), come riconoscimento, prestigio, sicurezza ecc.
E quindi si acquisterà sempre in funzione di una scala di valori personali, che evolve nel tempo. Cosa che, quasi mai, ha una base esclusivamente concreta. Ed è del tutto normale
Il mio percorso è stato graduale ma mirato. Entry level per iniziare! Poi ho cambiato a seconda delle esigenze più che per fame di nuovo e di tecnologia anche perchè si tratta comunque sempre di tanti soldi. A un certo punto fotografando spesso concerti in ambienti con poca luce mi serviva una reflex con buona qualità ad alti iso e ho preso la 6d. Poi ho iniziato a fare foto d'azione e af e raffica non erano sufficienti per cui ho preso una 5d4 che mi consentisse di avere sia qualità ad alti iso che un af performante e una buona raffica.
Ecco l'unico capriccio fine a se stesso è stato l'acquisto della 7d2 usata ad ottimo prezzo per assaggiare una raffica simile all'ammiraglia.
Ho provato una 1dx ma sinceramente non l'ho trovata migliore di quanto avessi già (almeno per le mie esigenze/esperienze) per cui l'ho lasciata volentieri in negozio
Se parliamo di forme espressive, il mezzo conta quando sparisce, altrimenti si tramuta in una distrazione, un ulteriore passaggio e/o strato tra la nostra idea e la sua rappresentazione concreta. In poche parole credo nel rapporto simbiotico tra l'utilizzatore ed il mezzo, come sintesi ideale per raggiungere un certo livello di libertá.
“ Ottima espressione e ottima sintesi, per me totalmente condivisibile. „
Grazie Francesco. Ci ho messo parecchio tempo per metabolizzare questo concetto, ma devo ammettere che ha contribuito non poco nel ritrovamento di un sentiero che in parte avevo perduto. Chiaramente é tutto molto soggettivo. Qualcuno faceva l'esempio della Formula 1: corretto se la contenutistica passa in secondo piano e comunque anche in quel caso la simbiosi é necessaria.
“ “ Ottima espressione e ottima sintesi, per me totalmente condivisibile. ?
Grazie Francesco. Ci ho messo parecchio tempo per metabolizzare questo concetto, ma devo ammettere che ha contribuito non poco nel ritrovamento di un sentiero che in parte avevo perduto „
Testimonianza significativa, anche e soprattutto guardando al risultato!
Trovo ottima la sintesi, per una ragione in particolare. Spesso, quando si parla di questi temi, dicendo che il mezzo conta oppure che non conta, si sottintende "mezzo migliore". E quindi, se qualcuno dice che conta, qualcun altro risponde che se non hai il manico ecc. ecc.
Io la penso come te: conta il mezzo, ma non nel senso che sia più nuovo o più vecchio, più performante o più limitato, più tecnologico o meno. Ma piuttosto nel senso che sia un mezzo con cui abbiamo la sintonia giusta per fare quel che sentiamo, nei modi che ci appartengono
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