| inviato il 21 Aprile 2019 ore 8:17
" le esperienze degli altri che, spesso, creano più confusione che altro" sagge parole Io seguo con interesse ma non sono sparito |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 10:31
@Tom Buona Pasqua a te e a tutti! |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 11:11
Cmq Auguri a tutti! |
| inviato il 22 Aprile 2019 ore 7:51
Auguri in ritardo, ero alla griglia PS ho iniziato il libro dell'ing Beltrame, è veramente scritto in modo lineare e comprensibile |
| inviato il 22 Aprile 2019 ore 7:59
@Tom da te e da tutti noi un pensiero reverente al povero Alessio che non è più qui con noi a darci una mano Sul suo sito hanno messo scaricabili le prime pagine sulle foto del calcio, lettura consigliabile per chi fa foto sportive d'azione |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 21:45
Ma non capisco perché si deve cercare maggior profondità con f22!!! ,...ma non è meglio tirarsi un po' più indietro e usare un diaframma più aperto!!!?il quale ti da più sicurezza di una fotografia molto più nitida,...la diffrazione incomincia a fare capolino da f14 / 16 per alcuni obiettivi più qualitativi e per altri di meno qualità anche prima... |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 23:46
Era solo per evidenziare le differenze di snr a coppie diaframma/tempi equivalenti. Quella è una quasi-macro ed ho spiegato i motivi della scelta, allontanarsi non mi sembra un' ottima idea . Su aps-c altro che F14-F16, F10 basta e avanza a rendere evidenti le diffrazioni. Ma a quel punto facevo la foto a un palo e un albero con dei piccoli fiorellini. |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 8:42
Nella macro bastano 50/60 cm più indietro e hai sia maggiore profondità che nitidezza ,..e se vuoi croppare un pochino ecco che hai recuperato il primo piano e in più hai tutta la profondità che ti serve,... Ps: è quello che ti ho detto anche io ,la diffrazione in alcuni obiettivi arriva anche prima,...e non credo che ci entri nulla il sensore.; |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 11:33
"Nella macro bastano 50/60 cm più indietro" Beh, quando già sei a 50/60 cm, raddoppiare la distanza dimezza la dimensione della proiezione del soggetto sul frame. Non è un vero affare per evitare le diffrazioni: croppando diminuisce l' snr, la gd e ingrandendo la porzione utile di immagine diminuisce anche la pdc e le diffrazioni sono più evidenti (annullando di fatto il diaframma più aperto). Per questo motivo la stessa ottica montata su formato ridotto va in diffrazione prima. Se croppi riduci il sensore, è la stessa cosa. Oltre a dimezzare la risoluzione (che con un formato ridotto più denso puoi salvare in parte). Se fosse corretto il ragionamento che hai fatto, i sensori piccoli con obbiettivi corti a diaframmi aperti sarebbero il top per la macro, invece non funziona così. Affatto. "non credo che ci entri nulla il sensore" C' entra per come è strutturato: microlenti, filtri , elettronica (se chiudi il diaframma alzi i tempi) ecc... il sensore non è solo silicio. Lavora a livello ottico in relazione all' obbiettivo. Non è una pellicola. Cmq basta provare. Quando l' snr è molto elevato (buona luce, poco contrasto, poche sfumature) sicuramente è difficile notare differenze di snr tra un diaframma aperto e uno chiuso (stessi iso, tempi compensati linearmente). Di notte, a tempi già da 0,3" in poi, 1-2 stop di diaframma rendono la cosa visibile. Una prova ad es. a F4 e a F22 mette solo maggiormente in evidenza la questione. A questo punto andrei per sondaggio. In piena notte, quanti di voi hanno la stessa pulizia di immagine a diaframma aperto e a diaframma chiuso ("stessa esposizione", stessi iso e tempi che compensano il diaframma)? A me non è mai successo. Il diaframma (come la luce della scena) e i tempi contano sempre qualcosa a parità di iso ed esposizione. A volte trascurabile, a volte poco influente e a volte indispensabile. Poi fate come vi pare e sicuramente l' snr non può essere l' unica discriminante per scegliere un diaframma più aperto/una lente più luminosa. Se l' argomento è l' snr, allora sì, più è aperto e meglio è. "Tanto compenso con i tempi" è valido, fino a un certo punto. È quasi la stessa cosa, ma non la stessa cosa. |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 14:35
Mi sembra logico che comunque il fatto di fare un leggero crop o meglio dire "*riquadro*" è roba da poco,...certo se un'inquadratura che comprende tre quattro fiori non si può riquadrare su uno soltanto,... è roba da pazzi fare una cosa del genere, si va a peggiorare il risultato.. e comunque se si vuole tutto a fuoco l'unica strada anzi sono due le strade, la 1) è che devi allontanarti,..la 2) è il Focus stacking ,... |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 14:41
E comunque non confondiamo il fatto di avere più evidenza della diffrazione con il crop,.. perché a questo punto entra in gioco la nitidezza che a differenza del formato 36x24 sull Aps-c va a farsi benedire perché il tutto appare più impastato ,...ma non è diffrazione. |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 15:00
"ma non è diffrazione" Non è SOLO diffrazione, ma anche nitidezza. Col diametro (ridotto) di lente utilizzata cambia il diaframma equivalente. O se ti piace di più lo stesso difetto viene ingrandito maggiormente in un crop. Ti ripeto, la stessa ottica va in diffrazione prima su un formato ridotto. Non è l' effetto in sè a variare, viene amplificato dal crop. |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 15:35
Ma se croppi si spappola più su Aps-c che su ff,...e comunque la nitidezza è una cosa e la definizione è un'altra,...che a parità di pixel diciamo 20 il sensore Aps-c è più definito che su ff ,.. è anche questo aspetto che entra in gioco. |
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