user90373 | inviato il 02 Aprile 2019 ore 15:11
Pur non lasciandomi indifferente, un certo tipo di fotografia (Ballen, Lauren & Co) attualmente lo ritengo troppo al di fuori dal mio percorso per tentare anche solo una deviazione che, ora come ora , vedo più distrazione che impegno. Domani chissà! |
| inviato il 02 Aprile 2019 ore 15:25
Pierre et Gilles... non credevo che rientrassero nelle tue preferenze. Per me sono grandi. |
user39791 | inviato il 02 Aprile 2019 ore 15:30
Sono uno straordinario connubio tra fotografia e pittura. Trovo che attraverso la forma abbiano elevato ad arte il kitsch. |
user90373 | inviato il 02 Aprile 2019 ore 16:02
Di palo in frasca . Soglia di attenzione minima. Espressione dei tempi. Difficile tenere il passo. Chi si ferma è perduto. |
user39791 | inviato il 02 Aprile 2019 ore 16:10
In che senso,? Si parlava di forma e contenuto e ho proposto un esempio di forma portata, per me, alla stato dell'arte. Perché non proponi qualcosa tu invece di fare i soliti commenti "collaterali"? Non ricordo un tuo intervento propositivo, però posso sbagliarmi. |
user90373 | inviato il 02 Aprile 2019 ore 16:30
“ Non ricordo un tuo intervento propositivo, però posso sbagliarmi. „ Di proposte, a modo mio, ne ho fatte! Però mi rendo conto che non è sempre facile capirmi. il fotografichese ancora non lo mastico correttamente e di questo mi scuso. |
| inviato il 02 Aprile 2019 ore 16:30
Quello che tutti possono apprezzare è la forma, ed è quello che accade, per percepire il contenuto (una sorta di significato prima e di senso poi) ci vuole qualcosa in più, forse una certa sensibilità, un qualcosa che risuoni, che reagisce allo stimolo ricevuto. È qui che le cose si complicano, non c'è più nulla di deterministico, non c'è più nulla che vale per tutti, ognuno resta della propria opinione, qualcuno risuona a certi stimoli, qualcuno risuona a stimoli diversi, qualcuno semplicemente ... non risuona. Credo che occorra disponibilità, familiarità a procedere senza certezze anche a lungo, anche sempre, ma non per questo senza "capire", è solo che questa roba si "capisce" in questo modo quà che è diverso da come si capisce la matematica. |
| inviato il 02 Aprile 2019 ore 16:53
Altro che profondo, quella come è già stato detto è quasi autoanalisi... sono un cazz.otto alla psiche quelle immagini, pensando alla - ahilei passata - vita della sfortunata autrice. Certe immagini penso potesse inventarle solo lei che quelle cose le viveva veramente in testa... |
| inviato il 02 Aprile 2019 ore 18:49
Io pen che i L con sYa s3mpr nECCr Perdonate il giochetto. Ho scritto una frasetta sconnessa che aveva, per me, un contenuto bello e profondo da scambiare con voi. Evidentemente non è arrivato, perchè la forma lo rende illeggibile. Forse aveva ragione il buon vecchio Feininger quando parla di chiarezza e leggibilità immediata di una foto. E' il requisito necessario per 'veicolare' ( orrendo termine ! ) un contenuto. naturalemnte è necessario ma non sufficiente. Il problema dell'universalità del linguaggio rimane sempre, secondo me: parlare una 'lingua' fotografica comprensibile a chiunque è la vera sfida. Certe volte si antepone l'importanza del contenuto: ma se il contenuto ci viene proposto in un contenitore bislacco e impenetrabile, chi può gustarlo? |
| inviato il 02 Aprile 2019 ore 18:52
Esatto , è assolutamente necessario ma non sufficiente. Se aspetti un treno che ti porta la tua fidanzata è importante che il treno arrivi ma se poi la fidanzata non arriva..... |
user39791 | inviato il 02 Aprile 2019 ore 18:58
"Certe volte si antepone l'importanza del contenuto: ma se il contenuto ci viene proposto in un contenitore bislacco e impenetrabile, chi può gustarlo?" Già a volte si confonde un lavoro d'autore con il famolo strano, ma ci sono anche autori difficili ma interessanti che meritano di essere approfonditi. |
| inviato il 02 Aprile 2019 ore 19:02
“ Non so se sto diventando pazzo pure io MrGreen ma il lavoro di questa fotografa mi prende moltissimo. „ E' un esempio di immediata leggibilità. Tutto è organizzato con cura per trasmettere messagi complessi e descrizione di incubi di sofferenza autentica e vissuta. C'è un coinvolgimento talmente nudo e esasperato che non può non coinvolgere lo spettatore. Ma, secondo me, niente è lasciato al caso: così soltanto si riesce a comunicare un messaggio forte e universale. |
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