| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:44
Un momento Giancarlo, quelli sono effetti speciali che in definitiva hanno l'unico scopo di provare a mascherare l'oggettiva inferiorità della proiezione digitale. In ogni caso, e senza sapere né leggere né scrivere, come si dice dalle mie parti, una dissolvenza incrociata va impostata nella maniera più semplice e lineare possibile al fine di tenere vincolata l'attenzione della platea grazie alla sola forza delle immagini ... e della LUCE, manco a dirlo! Per cui niente sottofondo musicale, niente parlato, niente didascalie scritte, niente telaietti a maschere strane e un solo cambio, ben calibrato ovviamente, col quale passare dalla prima metà di diapositive orizzontali alla seconda metà tutta giocata su immagini ad andamento verticale ... o viceversa. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 18:49
Ah: a mio modo di vedere beninteso! |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 19:18
“ Libri che si sfogliano, dissolvenze in frantumazione, effetto diaframma, e mille altri ancora.... „ Giancarlo.... concordo con Paolo, quelli sono gimmiks come dicono gli inglesi, trucchetti, piccoli imbrogli, giochini... che alla fine distraggono lo spettatore dal messaggio (a meno ché il messaggio non esista) Poi, se devi mettere insieme le foto dell'ultima vacanza... allora va bene tutto, ma non confondiamo una multivision su dia col filmino delle vacanze. |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 19:32
“ Detto in digitale è ben complesso, fatto in analogico è banale. „ Non ho capito... In pratica la dissolvenza deve cambiare velocità? Perché dovrebbe essere complesso da fare? |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 20:27
La dissolvenza (una sola tra due immagini) deve essere a velocità variabile. Se esiste un programma che lo fa, ne sono contento, ma per mia esperienza, le dissolvenze digitali -che per loro natura sono eseguite con una sola fonte di luce- sono ben diverse (molto più brutte) rispetto a quelle analogiche ottenute con due proiettori. Con i programmi di montaggio su pc che usavo anni fa (ora non gioco più con queste cose), la proiezione di cui parlavo sopra non era per nulla ottenibile nella forma, con gli effetti e l'eleganza per cui era stata concepita. Il digitale riesce ad imitare (sottolineo: imitare, emulare) 'quasi' tutto quello che si faceva con le immagini analogiche ma non esattamente tutto (e viceversa) In sostanza: anche qui stiamo parlando della superiorità del vinile rispetto al CD... (che c'è!) |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 20:32
Concordo Paolo Non piacciono nemmeno a me Era solo per dire che con il digitale si spazia da matti, sempre che piaccia. Io le mie presentazioni (su Bridge) le faccio praticamente senza dissolvenza |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 20:39
“ Se esiste un programma che lo fa, ne sono contento, ma per mia esperienza, le dissolvenze digitali -che per loro natura sono eseguite con una sola fonte di luce- sono ben diverse (molto più brutte) rispetto a quelle analogiche ottenute con due proiettori. Con i programmi di montaggio su pc che usavo anni fa (ora non gioco più con queste cose), la proiezione di cui parlavo sopra non era per nulla ottenibile nella forma, con gli effetti e l'eleganza per cui era stata concepita. Il digitale riesce ad imitare (sottolineo: imitare, emulare) 'quasi' tutto quello che si faceva con le immagini analogiche ma non esattamente tutto (e viceversa) „ Io non lo so se esiste o meno, ma non vedo perché non dovrebbe: basta saperlo scrivere... Per quanto riguarda la resa, in termini di colori, non saprei: probabilmente le diapositive sono ancora migliori; chissà come evolverà la tecnologia “ anche qui stiamo parlando della superiorità del vinile rispetto al CD... (che c'è!) „ Semmai il contrario |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 20:49
I miei vinili, prevalentemente di musica sinfonica, li ho digitalizzati tutti pure loro, ma li terrò sempre. Sono come i libri, non si buttano mai |
| inviato il 15 Marzo 2019 ore 22:16
Per quanto riguarda la resa, in termini di colori, non saprei: probabilmente le diapositive sono ancora migliori; chissà come evolverà la tecnologia Che le diapositive, sto parlando di proiezione charamente, siano superiori alla proiezione digitale è ancora oggi fuori discussione ... certo bisogna anche considerare che l'evoluzione è tutta a favore del digitale ... ma solo perché quella della diapositiva si è fermata all'epoca dell'introduzione della Velvia nel 1989! Insomma fate evolvere la diapositiva, e si che ce n'erano di novità in arrivo in questo campo vent'anni addietro, e poi vediamo quale evoluzione è quella vincente! |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 7:47
Tra l'altro ho acquistato un buon piatto e cambiato la puntina alla mia Shure proprio in questa occasione. Ho usato Audition di Adobe come programma e non ho lesinato bit. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:17
Se parlaste di fisica quantistica certamente ci capirei qualcosa in più |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:28
Paolo Anche nell'audio si può registrare in diversi modi, i files ovviamente pesano di più se si vuole qualità Io ho dedicato 1 tera per questo lavoro, ne ho riempito oltre il 60% per circa 500 lp |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:07
ah ... ora ho compreso Giancarlo, te ne ringrazio. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 11:19
“ le dia e le vhs purtroppo il tempo le deteriora e dopo 30/40 anni vanno tutte a farsi friggere ma i vinili sono ben altra cosa e buttarli è da arresto „ E con i vinili è lo stesso: l'unico modo per preservarli, è non ascoltarli Da arresto solo perché sono materiale da collezione “ I miei vinili, prevalentemente di musica sinfonica, li ho digitalizzati tutti pure loro, ma li terrò sempre. Sono come i libri, non si buttano mai „ Appunto, solo per valore di collezione e affetto; prova dei buoni CD di musica sinfonica e sentirai la differenza  |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 11:49
Che differenza ci sia è fuor di dubbio ... resta solo da stabilire quale sia migliore |
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