| inviato il 04 Aprile 2019 ore 18:28
Mirko non hanno bisogno di liberatoria. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 18:43
Dipende dagli usi. Ma che ci importa stare a fare tante questioni e tante fisime. Pubblicate libri, vendete foto, siete dei professionisti?. In questo caso dovete conoscere le regole del mestiere perchè le foto devono essere vendute. Per chi fa due fotine ogni tanto è molto più semplice. Il rischio di avere rotture di scatole si elimina solo con la liberatoria, se si pubblica. Si può avere anche tacitamente solo se è evidente. Non eccederei però nella gravità delle conseguenze. E comunque le foto non scadono mai. Meglio averle da qualche parte che non averle mai fatte. Scattare potete scattare quasi sempre ed ovunque in ambienti pubblici. Giusto divieti per sicurezza, edifici militari e qualcos'altro. Peraltro le stesse considerazioni valgono per gli edifici privati, ed anche per le citta? Sapete che vi sono normative che se vuoi fare un libro per esempio sulle chiese della città XWZ devi chiedere l'autorizzazione al comune? Ripeto paesaggio e still life (attenzione anche a quest'ultimo però perchè se i marchi sono riconoscibili vale quanto sopra) Meglio la frutta. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 18:48
La maggior parte delle foto famose sono costruite, hanno la liberatoria perché come tutti i lavori che ci sono modelli e comparse devono averle per tutelarsi. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 18:49
Non è vero. Ma è lo stesso. Non serve parlarne. Chi ha paura non vada alla guerra e faccia altro. Si documenti perbene anzichè attraverso un forum dove si trova tutto ed il contrario di tutto. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 18:50
Mirko il bacio di Doisneau è dichiaratamente costruita con modelli pagati allo scopo. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 19:06
Non penso che Mirko ne sia convinto...fa niente. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 19:17
tu: “ La maggior parte delle foto famose sono costruite, hanno la liberatoria perché come tutti i lavori che ci sono modelli e comparse devono averle per tutelarsi. „ : io “ Non è vero. „ Se conosco che il bacio sia costruito te lo rivelo quando mi dici quante sono le foto famose, 10, 100, 1000, 10.000... |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 21:52
Non mi metto a contare e poco m'interessa se sia costruita o meno una foto ma guardo il contenuto o l'idea se così vogliamo chiamarla, tutto il resto non può che aggiungere valore allo scatto. Purtroppo tutte queste polemiche sul lavoro di molti fotografi partono sempre da chi non ha mai fatto differenza tra il professionista e l'amatore...questo riguarda un po' tutti i campi non solo nella fotografia. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 22:57
“ sarebbero messi in posa secondo le sue direttive, donando il consenso in automatico. „ oggi è sufficiente o serve sempre il pezzo di carta? |
| inviato il 05 Aprile 2019 ore 13:01
Il pezzo di carta è fondamentale soprattutto se i soggetti sono consapevoli dello scatto. |
| inviato il 05 Aprile 2019 ore 14:54
Ho letto in qualche altro post che potrebbe essere sufficiente un breve filmato dove il soggetto interessato autorizza il fotografo ad utilizzare gli scatti come meglio crede. Potrebbe essere una valida alternativa al "pezzo di carta"? |
| inviato il 05 Aprile 2019 ore 15:04
Ok allora fatevela rilasciare completa, con tutti i dati anagrafici e soprattutto rilasciate come dove quando tenete dati sensibili altrui, le modalità di protezione dei dati personali ed ancora considerate che il consenso da circa un anno è sempre revocabile, per cui dovere lasciare anche i voi tutti i vs dati affinchè possa essere liberamente esercitato e poi altre mille cose... altrimenti non serve a nulla. E poi occhio che si vi rubano dati sensibili perche guardate film porno è un casino davvero, magari beccano pure le prove che cerca la moglie del marito che va con l'amante! E poi le conoscete le persone che cercano polli da spennare. Vi rilasciano liberatoria, con firma falsa, vi chiedono dove pubblicate e via screen shoot prima e poi avvocati che vi citano per violazione della privacy e voi direte che avete liberatoria, perizia calligrafica che non vi darà ragione, non avete copie dei documenti altrui e non siete pubblici ufficiali. Dovete assumente un Notaio che vi segua mentre accompagnate la moglie a fare shopping per due fotine che vi costeranno a occhio e croce 1.000 euro ad uscita (oltre accessori per le spese della moglie e della moglie del notaio) Ma forse sarete tranquilli. E' un mondo difficile. Auguri! |
| inviato il 05 Aprile 2019 ore 15:41
“ Questi obblighi del GDPR non sono necessari per i privati. Basta un foglio firmato. „ Privati si fa presto a dirlo meno a capirlo. Io sono un privato ma se poi voglio pubblicare un libro? Rimango privato? Ed allora perchè questi dati possono essere trattati diversamente? Eh no caro. Se vuoi la bicicletta devi pedalare!!! E poi, dovete spiegare che 'sta liberatoria la volete per fini commerciali, perchè se volete vendere le foto alle mostre come fate? Mica puoi venderle al nero! Ahhh ma allora lei ci guadagna? Allora se vuole la liberatoria me lo spieghi bene, e perchè dovrei farla guadagnare gratis. Me chi paga? Se vuole la mia liberatoria quando mi da? E poi la GDF controlla tutto ed allora vediamole 'ste liberatorie. Ma Lei i dati come li tratta? Ehhh ma non si può mica fare così, così che fa concilia? E già che ci siamo nasconderà mica foto di minori, qua rischiamo grosso... Sarà bene chiedere al magistrato una perquisizione? Poi viene fuori come la barzelletta... culo, ho detto culo! |
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