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@Gatsu quello che continuavi a fare per sbaglio (cioè focheggiare a infinito) era stato teorizzato da Merklinger nel 1991 su "Shutterbug"www.trenholm.org/hmmerk/DOFR.html
Posso fare una domanda intelligente ? .. Che cambia se non è tutto perfettamente a fuoco ? Secondo me...nulla. Il cervello umano sopperisce serenamente.. e va avanti e oltre.
Post interessante anche se vecchio, molto spassoso.
Sfortunatamente nessuno nasce imparato, quindi ignoranti lo siamo stati tutti fino a un certo punto della vita.
Non sapere non è una colpa anche se qualcuno pensa l'opposto (non faccio nomi).
E d'altronde chiunque qui (E fuori di qui) è ignorante su qualcosa.
Astrofisica quanto ne sapete? Come sarebbe sentirsi dare dell'ignorante da un astrofisico?
Purtroppo quando qualcuno da dell'ignorante al prossimo senza pudore, denota solo una mancanza di pazienza e un carattere irascibile.
Che può e deve essere corretto.
P.S. Per la cronaca, ho 2/3 libri sulla fotografia (di cui uno si chiama addirittura “guida avanzata” alla fotografia digitale), e il concetto di “circolo di confusione” (concetto che indagherò per conto mio a questo punto) lo leggo qui sul forum per la prima volta, in assoluto (mai incontrato nemmeno nelle miriadi di letture su internet in inglese).
Prendetevela con chi scrive di fotografia quindi.
A me sciocca molto invece quando qualcuno non sa identificare un paese importante sul mappamondo, per dire. La geografia è culturale generale ed è importantissima, la teoria della fotografia non è cultura generale.
Dalle mie parti si dice: “domandare è lecito, rispondere è cortesia”.
Le domande “banali” esistono solo nella mente degli arroganti.
“ Per la cronaca, ho 2/3 libri sulla fotografia (di cui uno si chiama addirittura “guida avanzata” a"lla fotografia digitale), e il concetto di “circolo di confusione” (concetto che indagherò per conto mio a questo punto) lo leggo qui sul forum per la prima volta, in assoluto (mai incontrato nemmeno nelle miriadi di letture su internet in inglese). „
La distanza iperfocale non si può calcolare senza fissare il CoC; non si può proprio parlare di iperfocale senza menzionare il CoC, a meno di non limitarsi a dire semplicemente che esiste questa magica distanza, senza spiegare niente di più. Evidentemente la "guida avanzata" lo era solo di nome ma non di fatto.
“ Prendetevela con chi scrive di fotografia quindi. „
Se sei inesperto le fonti “adeguate” non sai distinguerle, né dove trovarle.
Qui di seguito un video in italiano sull'iperfocale che trovo chiaro ed esaustivo (so già che qualcuno dirà che non lo è):
È qui in inglese (mi sa che quello in italiano ha copiato d lui…):
Qui invece Videozappo dice di non fidarsi delle app che misurano l'iperfocale, ed io gli credo perché quei pochi test che ho fatto non mi hanno convinto di tali app, fortunatamente indica un modo ingegnoso per misurarsela da sè l'iperfocale del nostro obiettivo a diverse aperture:
Ciao Depht, quella della profondità di campo e quindi dell'iperfocale è una formula matematica. Non esistono formule "di cui fidarsi" o "di cui non fidarsi", ma solo formule esatte o sbagliate.
Non ho visto il video e quindi non so a quali app "di cui non fidarsi" si riferisca l'autore. Ma spero abbia chiarito che l'unica variabile che entra in gioco nel calcolo è quella del Circolo di Confusione, che è legata ala dimensione del supporto fotografico (pellicola o sensore), al fattore di ingrandimento e alla distanza di osservazione (della stampa, perché la formula è nata in quel contesto tecnico). Se si ha chiaro il concetto, vediamo come non ci siano "trucchi" o speciali strategie "praticone".
Tutto il resto è "confusione", ma non nella formula….
“ Non ho visto il video e quindi non so a quali app "di cui non fidarsi" si riferisca l'autore. „
Non li ho visti tutti e bene, ma mi sono fatto una idea.
L'autore dell'ultimo vide, quello che "non si fida", sostiene che e` opportuno misurarsi da soli la distanza in quanto dipende molto da fattori che nelle formule non sono considerati. Tra questi c'e` la diffrazione, che in alcune circostanze riduce la nitidezza piu` di quanto farebbe una leggera sfocatura. Se tale considerazione puo` essere accettabile, ritengo non accettabile il fatto di aver ignorato uno dei presupposti alla base del concetto di circolo di confusione, ovvero la dimensione del supporto su cui viene visualizzata o stampata l'immagine unito alla relativa distanza di osservazione. L'autore tara tutto sulla base di un ingrandimento al 100% dell'immagine, che in taluni casi potrebbe essere eccessivo e in altri casi scarso.
Ma secondo te una persona convenzionale, non un professionista che fa stampe fine art, va in vacanza a fare foto di paesaggio e sa in anticipo se stamperà o meno quella foto (prima bisogna vedere se è venuta bene sullo schermo del PC), se la stamperà in piccolo o in grande, ecc.
Suvvia.
Ci vuole un criterio convenzionale, o per prudenza uno sceglie lo scenario “peggiore” diciamo una stampa A3+.
“ Ma secondo te una persona convenzionale, non un professionista che fa stampe fine art, va in vacanza a fare foto di paesaggio e sa in anticipo se stamperà o meno quella foto (prima bisogna vedere se è venuta bene sullo schermo del PC), se la stamperà in piccolo o in grande, ecc.
Suvvia. „
Una persona convenzionale fa quello che gli pare, e in questa discussione e` irrilevante.
Se si parla di iperfocale non si puo` non parlare di circolo di confusione e di cio` che non e` a fuoco ma e` abbastanza a fuoco per essere accettabile. Parlando di cio` che e` accettabile, cio` che e ` accettabile per chi vede la foto sul cellulare potrebbe non essere accettabile per chi la stampa in formato a3, quindi il formato di destinazione, nonche` la distanza di visione conta parecchio.
Chiaramente poi ognuno fa quel che gli pare, ma siamo in un forum di fotografia e le cose di fotografia vanno raccontate piu` o meno come sono.
“ L'autore dell'ultimo vide, quello che "non si fida", sostiene che e` opportuno misurarsi da soli la distanza in quanto dipende molto da fattori che nelle formule non sono considerati. Tra questi c'e` la diffrazione, che in alcune circostanze riduce la nitidezza piu` di quanto farebbe una leggera sfocatura. „
Se è così come dici, allora si fa una bella confusione fra iperfocale e nitidezza generale della foto…. Sono due cose molto diverse.
La pratica senza teoria porta a ragionare solo su casi specifici, senza la capacità di generalizzare, quindi di ricavare una regola che posso applicare in ogni situazione. E mi rende autonomo in ogni situazione.
Vedo che è sempre di più così in molti campi…. Peccato.
ti rispondo e poi la chiudo qui per evitare di inquinare il 3d con futili polemiche.
Si stava parlando di Iperfocale, che e` esattamente il titolo del 3d ed e` esattamente il titolo del 3o video a cui mi riferivo. Come detto, poiche` il concetto di iperfocale e` legato strettamente a cio` che e` accettabilmente a fuoco e cio` che e` accettabilmente a fuoco dipende dal mezzo utilizzato per vedere l'immagine, quindi anche l'eventuale ingrandimento, e` evidente che tutto e` strettamente legato.
Detto questo, qualunque cosa faccia il fotografo, amatore o pro, la teoria alla base delle considerazioni sull'iperfocale non cambia. Le considerazioni fatte da me e da altri sono del tutto scevre dalle implicazioni pratiche.
Come poi arrivi all'ipotesi di un obbligo a stampare le foto, proprio mi sfugge, cosi` come mi sfugge come e quando ho mai parlato di un obbligo a decidere a priori cosa fare della propria foto. Io parlavo di aspetti teorici, tu ti sei fatto un film...
Per ultimo, concordo con ogni parola, quanto detto da Ale Z: se hai capito cio` che e` alla base del concetto di iperfocale, deciderai tu se usare l'app, usare quanto suggerito nel 3o video, nelle app impostare prudenzialmente un cdc molto piccolo "non si sa mai se poi un giorno stampo la foto", oppure molto grande "tanto le foto le vedo sempre e solo al cellulare quindi e` praticamente sempre tutto a fuoco", oppure "alla come capita, poi se la foto per culo e` decente la stampo, altrimenti la cestino". Figurati se io ti diro` mai cosa devi fare...
Quello che mi sorprende é che il soggetto dell'iperfocale (come tanti altri soggetti ricorrenti) é stato trattato decine (forse centinaia) di volte su questo forum e finisce sempre con litigi, argomenti fuori soggetto e chi ne ha più ne metta (come tanti altri...idem)...non sarebbe molto più semplice la prossima volta che l'occasione si presenta (sono sicuro che non mancherà) di suggerire a colui che apre un topic su un soggetto cosi "ribattuto" di andare semplicemente a fare una ricerca sull'argomento fra i vecchi topic di juza (dove c'è già tutto è anche più) invece di riprodurre questo schema all'infinito?
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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