user90373 | inviato il 09 Novembre 2018 ore 8:56
@ Boustrophedon “ Credo di non aver capito. „ Con “ la subitaneità intesa come palesamento del fine. „ credo di voler dire che paragono la fotografia ad un concerto dal vivo, mentre la post assomiglia più ad un lavoro da sala di incisione. Nel primo caso tutto il fine viene espresso al momento, nel secondo dopo rivisitazioni. In ambedue i casi c'è un forte lavoro di preparazione e professionalità però preferisco l'istantaneità quasi sanguigna del live alla perfezione un pò fredda dell'HI-FI. |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 9:01
quindi parli di polaroid in pratica. Si stanno tornando anche molto di moda e effettivamente a volte l'istantanea ha il suo fascino anche se nella sua imperfezione |
user158139 | inviato il 09 Novembre 2018 ore 9:58
Vedo che mi considerate proprio un troglodita. Matteo, il libro della Cotton l'ho letto molti anni fa (credo fosse la prima edizione), comprato a Londra quasi per caso da Foyles. L'ho trovato didascalico e verboso in modo stucchevole, l'esatto contrario di Szarkowski ( mega biblion, mega kakon , è un mio limite che riconosco). L'altro libro non l'ho letto, la prossima settimana sono a Milano e lo cerco per dargli un'occhiata. Per motivi personali, o meglio famigliari, bazzico l'arte contemporanea da quando ero un ragazzino. Forse proprio per questo ho un approccio critico piuttosto indipendente. Il motivo per il quale non apprezzo affatto l'arte concettuale è il suo intrinseco populismo e la conseguente deresponsabilizzazione dell'artista ("The artist's aim is not to instruct the viewer, but to give information, whether the viewer understands the information is incidental to the artist." - Sol LeWitt). A mio avviso comporta anche una deresponsabilizzazione del fruitore, peraltro, al contrario di quanto si pensi generalmente. Diciamo che l'arte concettuale si inserisce in una fase storica che ha prodotto risposte frettolose a questioni importantissime in campo artistico, sociale e politico. E adesso mi darete pure del fascista ... |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:00
in realtà no e mi interesserebbe approfondire se ti va magari parliamo per esempi, sono interessatissimo a una discussione per avere un altro punto di vista |
user158139 | inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:02
@Ettore Grazie, ho capito e condivido. |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:12
Diciamo che se la presenti come una tua personale opinione è rispettabile, se la usi per stroncare il lavoro degli altri no.. Quello che emerge nei tuoi interventi è la totale mancanza di rispetto verso il lavoro altrui, senza peraltro dimostrare alcuna autorevolezza ma anzi saltando di palo in frasca in modo contraddittorio Sinceramente mi ritrovo di più in quanto sostenuto in modo coerente da gente come Cotton, Marra e Valtorta |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:36
scusate ma questa mancanza di rispetto io non l'ho vista, non mi pare che qualcuno abbia fatto le pulci a qualche immagine di qualche utente del forum. |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:38
Scusate ma leggo solo adesso e torno un po' indietro. Il paragone con la musica ovvio che no possa essere uno a uno. Ero solo sarcastico su queste diatribe del "ognuno ha la propria idea ma quella degli altri è sbagliata"... “ Qui però dobbiamo chiarire il "minimo sindacale" Restando nei paletti posti dai grandi concorsi di fotografia documento una post ben fatta può migliorare enormemente l'immagine, facciamo un piccolo paradosso mettiamo che HCB scattasse in digitale, se avesse dovuto fornire il jpg d'uscita molti suoi scatti ne sarebbero stati molto penalizzati andando perso tutto il lavoro di mascheratura e bruciatura dello stampatore che a quel punto si sarebbe dovuto fare in post. „ Diciamo che la faccenda è complessa. Si interseca col giudicare generi diversi col fatto di cosa cerca il fruitore e di come si valuta. Primo punto: Se il concorso è per foto fatte al cellulare o per foto giornalistiche ti potrebbero scartare anche una foto fatta con la reflex o una in cui c'è la post. Punto due: Se la foto si basa più sul contenuto per giudicare "se è buona" e il fotografo è in gamba la qualità/resa può anche non essere "estrema". Così come riesci a giudicare se un album di un cantautore (De Gregori, De Andrè ecc.) è meglio di un altro anche da un mp3 a bassa risoluzione perché magari ti basi più sui "contenuti". Vero è che diventa comunque un'esperienza più piacevole (o è soggettivo?) ascoltandolo su un impianto HI Fi***... La questione qualità è relativa anche un'aspettativa del fruitore. Oggi credo che la maggior parte delle persone non stampino spesso più di 20*30-30*40 ne che a monitor visualizzino risoluzioni maggiori di 10Mpx. Non che questo faccia testo in assoluto... Per chiudere ti posso dire che se fossi l'editor di Vogue o del National Geographic metterei dei paletti molto alti ma se fossi un responsabile di un museo/rivista più generica... mettere dei paletti mi precluderebbe molti autori interessanti che magari scattano con la Polaroid o il cellulare... ***Tornando alla fotografia... la Munari ti chiede foto 800*600 72dpi (https://saramunari.blog/portfolio-2/) Questo ha bisogno per giudicare se il lavoro è buono. Le avevo mandato anche qualcosa tempo fa, scatti con la X100 ma nulla mi avrebbe vietato di inviarle scatti con poca post fatti al cellulare... Ma questo ovviamente non vuol dire che lei a un curatore di una mostra non invii files/stampe a risoluzione maggiore... |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:42
“ Partendo dal presupposto che la fotografia è,non diventa, paragono la post ad un continuo divenire che toglie alla fotografia stessa quella che, secondo me, è una delle sue caratteristiche: la subitaneità intesa come palesamento del fine. Non intendo avviare una discussione, esterno solo un'opinione che, per quel che mi riguarda, può tranquillamente non esser condivisa così come non ne condivido altre. „ Ettore capisco il tuo punto di vista. Tra l'altro personalmente (ognuno hai suoi gusti/interessi) è anche il tipo di fotografia che sento più vicino. Il paradosso è che oggi uno dei mezzi più rappresentativi per questo genere di fotografia è i cellulare su cui ugualmente vi scagliate... |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:47
@ Opisso Ma i paletti giusto o sbagliati ci sono, basta leggere i regolamenti, restando all'interno si possono comunque fare post estremamente efficaci...sul resto concordo |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 10:51
@Marco... basta leggere quanto sritto sul libro della Cotton ad esempio |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 11:06
“ Ma i paletti giusto o sbagliati ci sono, basta leggere i regolamenti, restando all'interno si possono comunque fare post estremamente efficaci...sul resto concordo „ Certamente in un concorso è giusto che ci siano dei paletti... Se sia valido/"convenga" fare post o meno o no, usare un cellulare o un banco ottico, invaire un jpeg ultracompresso o il raw originale... dipenderà appunto da che concorso si parla. |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 11:12
Non ci capiamo, il mio era solo un esempio per dire che anche nella foto documento ci sono ottimi margini per fare post senza compromettere il valore documentale...il mezzo è fuori dal discorso e i concorsi solo uno spunto |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 11:32
“ scusate ma questa mancanza di rispetto io non l'ho vista, non mi pare che qualcuno abbia fatto le pulci a qualche immagine di qualche utente del forum. „ credo che parte del fraintendimento sta qui, non si è fatto un esempio, provo a ripartire da pagina 1: “ il 90% dei fotografi che pubblicano foto (magari qui su juza un po' di meno) sono consapevoli che quello che stanno cercando di ottenere è una "immagine stupenda" che sia in grado di "suscitare un'emozione" e ottenere molti like nei social. Per loro la foto deve "scatenare la fantasia", intrattenere con magia, dare meraviglia; per riuscirci sono disposti all'utilizzo di schemi compositivi spettacolarizzanti o pesanti postproduzioni estetizzanti che facciano sì che "la foto sembra un quadro". „ si mi riconosco assolutamente, cerco di estetizzare una foto secondo il mio gusto e quello che vorrei dare all'utente, non mi faccio alcun problema a fare modifiche di colori, contrasti, tagli ecc.. Come si rapporta questo con la fotografia in generale? Diciamo che per certi versi il livello si è alzato, ci sono decine di immagini, credo che adesso non basti più scattare una foto tecnicamente buona, la post è parte integrante del processo che porta alla fotografia finale stampata, può essere più o meno pesante o invadente, ma parlare di fotografia significa parlare di un insieme di azioni che va dallo scatto alla stampa. Bisogna sicuramente considerare comunque che è proprio cambiata la fruizione dell'immagine, è normale che conseguentemente tutto nè sia influenzato e la fotografia non fa eccezione, il web e i social hanno indubbio un impatto impressionante sulla fotografia, basti pensare che la fotocamere sul cellulare è diventata indispensabile dopo che è iniziato a essere immediato poter condividere. Poi canoni ci sono sempre stati, ora stanno cambiando e è più facile accedere alla modifica della foto cosa che prima era più complesso e potevano farlo in pochi. tutto questo pippolotto per capire il punto è che in rete ci sono immagini come queste? www.letteraemme.it/wp-content/uploads/2018/03/architettura-840x420.jpg che in qualche modo consideri un'evoluzione negativa della fotografia? |
user90373 | inviato il 09 Novembre 2018 ore 11:45
Secondo me in questo periodo alla fotografia manca qualcosa, ed ognuno cerca di sopperire, come può e come vuole, a questa mancanza. Trovare ciò che è andato perso strada facendo forse sarebbe un passo avanti. |
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