| inviato il 19 Ottobre 2018 ore 19:41
una considerazione che secondo me vale la pena fare è questa.. diciamo un novello, armato solo di smartphone, che si approccia per la prima volta alla fotografia, una volta resosi conto che non è poi tanto male, quanto ci mette ad imparare quelle 3 (tre) regolette che rendono immediatamente più piacevoli da vedere e coerenti le foto scattate..? |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 10:18
“ @ Matteo Fiorelli Credo che il futuro sia fatto da tanti, diversi " Ecco, io vorrei questo. " „ Assolutamente. C'è chi va benissimo gestire tempi\apertura\iso per foto ricordo (molto importanti nella sfera personale), c'è chi il futuro lo prospetta ad avere visibilità sui forum, c'è ovviamente chi è portato per un genere (che poi se si va a vedere gli incasellamenti mal funzionano) e chi per un altro. C'è chi cerca l'eccellenza nella tecnica e vuole sapere tutto su hardware, c'è chi punta ad altro senza ovviamente disdegnare la tecnica. Io punto a quello che ho scritto sopra, parlando di futuro mi viene istintivo propendere per la crescita in una certa direzione. Ci provo quanto meno. Poi hai ragione, è personale. Ma dato che si chiedeva come si distingueranno i vari fotoamatori nel futuro, questo è. |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 14:57
le tasse.. questo per dire che non è detto che professionista sia sinonimo di qualità o che amatoriale non sia sinonimo di professionalità.. La differenza non sarà (come non lo è oggi) tra professionista e amatoriale ma bensì (come lo è anche oggi) tra chi avrà voglia di continuare a studiare e mettere in pratica e chi non lo farà.. :) |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 16:46
Professionista, fotoamatore, sono due categorie insignificanti ai fini della creazione fotografica. Mica c'è lo scrittore e lo scrittore amatore, c'è il pittore, non esiste il pittore amatore, è così via.. |
user90373 | inviato il 22 Ottobre 2018 ore 16:55
@ Gaga “ Professionista, fotoamatore, sono due categorie insignificanti ai fini della creazione fotografica. Mica c'è lo scrittore e lo scrittore amatore, c'è il pittore, non esiste il pittore amatore, è così via.. „ Oddio esistono gli scribacchini, gli imbrattatele, gli strimpellatori e tutti scrivono, dipingono, suonano; anche bene, secondo loro. |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 16:58
Ettore in effetti mi pare che i Beatles avevano fama come strimpellatori |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 16:59
Tirando le somme, a prescindere dai gusti e dalla "potenza di fuoco" credo che in generale uno spostamento sui social ci sia. Anche da parte di una fotografia più "ricercata"... Alla fine l'amatore vive di "feedback" e "visibilità" e fa piacere sei ci sono apprezzamenti da persone che ritiene competenti e che stima. Se ritiene a "torto" o "ragione" di trovarli nel luoghi che frequenta continuerà a frequentarli. Siano essi reali o virtuali. Credo anche, discorso parallelo, che poter vedere centinaia e centinaia di "belle" foto di Parigi in pochi secondi sui motori di ricerca abbia contribuito in parte a far spostare l'interesse sull'aspetto più "sociale". Molte volte, vero con la comune accezione negativa di "selfie" e di foto "di cosa sto mangiando". Ma l'aspetto sociale, se utilizzato pensando sempre fotograficamente, può anche essere visto in positivo come un modo per far ritornare il fotografo, al centro della fotografia. Ecco è sotto questo auspicio che ho speranze positive per il futuro che esulano dal mero lato tecnico... |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:00
Infatti non ho parlato di artisti, ma di pittori, scrittori ecc. Non tutti i pittori sono artisti, questi ultimi sono pochissimi tra i pittori. Non tutti i fotografi sono artisti nel loro genere... |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:04
“ Tirando le somme, a prescindere dai gusti e dalla "potenza di fuoco" credo che in generale uno spostamento sui social ci sia. „ Sicuro? Su FB molti gruppi che erano seguitissimi sono pressochè esauriti, così come molti portali. Instagram è per me recente, ma definirlo utile per la fotografia mi pare un parolone, a prescindere dal contenuto delle foto. Personalmente ho difficoltà a vederle, non si possono ingrandire, funzioni ridotte da pc. Per me non l'accendiamo che pochi secondi ogni tanto, giusto per controllare il mondo delle mie minori. La portata dei social andrà in altre direzioni, di sicuro quel mondo pieno di like e discussioni, utili o disutili è in netto calo, per alcuni è già stata la morte. |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:05
“ Professionista, fotoamatore, sono due categorie insignificanti ai fini della creazione fotografica. „ La differenza principale è che il professionista crea delle foto che sono vaccate per lui ma capolavori per il cliente disposto a pagare. L'amatore invece crea foto che sono capolavori per lui ma vaccate per chi le guarda |
user90373 | inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:05
@ Mirko Fambrini “ Ettore in effetti mi pare che i Beatles avevano fama come strimpellatori „ Verissimo. La fortuna, per aiutare gli audaci, oltre ad esser cieca potrebbe esser anche sorda. |
user124620 | inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:15
il futuro amatoriale? ...quando si renderanno conto che le dimensioni del sensore non contano (come dici tu dal successo delle fotocamere degli smartphone) compreranno tutti M43 (perché anche se amatoriale nessuno rinuncerà mai al cambio lenti o a uno zoom 300 f 2.8 tagliente come un rasoio per Wookiee) amen .... |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:25
“ Instagram è per me recente, ma definirlo utile per la fotografia mi pare un parolone, a prescindere dal contenuto delle foto. Personalmente ho difficoltà a vederle, non si possono ingrandire, funzioni ridotte da pc. „ Infatti secondo me ha poco senso guardarle su pc a 40 pollici 4K visto che in linea di principio sono foto fatte col cellulare fatte per essere visualizzate sul cellulare. Comunque ci pubblicano un sacco di bravi fotografi. Poi che lo facciano solo per la visibilità o perché "ci credono" non saprei dirlo... Di sicuro ci pubblicano anche grandi nomi e in linea teorica c'è la possibilità di avere un loro feedback. Per me è comunque un buon metodo per vedere in che direzione si va e raccogliere nuovi spunti e nuovi autori*. In alcuni casi l'idea e la bravura sopperiscono alla limitazione del mezzo. Detta in altro modo anche se le foto hanno delle limitazioni è facile distinguere chi è bravo e chi non lo è. Ed è proprio il fatto che il mezzo di partenza sia "lo stesso" aiuta a fare la tara. IMHO... Poi ripeto personalmente seguo anche altre cose e non scatto solo col cellulare, anzi... ma asserire che l'interesse di una foto è direttamente proporzionale al numero di Mpixels mi sembra un po' una forzatura... *Non so voi dove vediate tutti questi geni rivoluzionari nei forum amatoriali... |
| inviato il 22 Ottobre 2018 ore 17:36
@Opisso Non è questione di mega pixel, ma le fotografie per godermele vorrei vederle. Da cellulare, sarà per l'età ma ho difficoltà a vedere immagini che non si ingrandiscono un minimo. Almeno da FB lo posso fare, non molto ma già meglio. Poi se a qualcuno piace vedere foto grandi come francobolli stiamo parlando di due cose diverse. Si può sopperire alla limitazione del mezzo con il quale scatto le foto, ma non per la divulgazione del risultato. Instagram ha mille altre vantaggi, ma non sicuramente il poter apprezzare la qualità complessiva di una fotografia. Ti posso anche dire che se mandi qualche port per concorsi, mostre letture e via dicendo, giusto per uscire dal mondo web, la risoluzione richiesta minima è un po più ampia nei minimi. Sarebbe serio presentarsi con un port on line di instagram? Boh, preferisco ancora pensare di no per un bel po. L'anno scorso ho visto delle stampe del lavoro di Verzone alla mostra al photolux che erano uno spettacolo di per se. Il tema poteva piacere o meno, ma ti assicuro che guardare quei lavori da monitor di cellulare o di pc e guardarli dal vivo era proprio un'altra cosa. Recentemente ho visto una mostra di Bresson con molte "foto minori" e vivaiddio che era umano. Ma una cosa è vederle 1,5x2 su monitor luminoso, altro è vedere la funzione naturale per cui è nata la fotografia, ossia la stampa. Un paio di settimane fa ad un ristorante dalle mie parti ho notato che hanno appeso dei monitor abbastanza grandi, a mo di quadro, su cui scorrevano fotografie. Personalmente ho trovato la luminosità davvero eccessiva e fuorviante anche solo rispetto ad una proiezione di Dia. Non c'è proprio paragone. Sono due cose diverse. Cine-ambientazione forse, ma non fotografia a prescindere dal contenuto. |
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