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Ci troviamo di fronte a un nuovo inizio per la fotografia?


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avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 15:13

B) dal punto di vista "progettuale" (se non come opportunità di ricerca) la rete non mi pare abbia avuto chissà quale influenza sul mio modo di pensare alla fotografia.
Ma questo, ripeto, è solo la mia personale esperienza.


Si, chiaro.
Ma se considerassi come prodotto finito, almeno di parte della tua produzione, il lavoro su instagram sarebbe impossibile non rimanere influenzato da come certi autori usano il mezzo.
Utilizzo della "forma" che è dovuto alla cifra stilistica dell'autore ma anche alle caratteristiche intrinseche del media. Influenza proprio sul modo di pensare...
Infatti la mia domanda è proprio questa: ha senso oggi pensare al web come media su cui veicolare il prodotto finito? Cioè del tipo andare alle letture di portfolio e invece delle foto stampate fornire l'indirizzo web... Cool

Mi viene in mente un paragone musicale... nella musica classica il concerto è il prodotto finito mentre il Cd è solo un surrogato. Ma nella musica da studio/elettronica spesso l'ascolto rappresentativo è quello fatto a casa e il concerto diventa più un "happening/celebrazione" che un riferimento per l'ascolto...

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 15:16

Partiamo dalla frase di Umbero Eco
"Internet? Ha dato diritto di parola agli ×: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere"
che non è provocatoria, ma un distillato di verità che solo una mente lucidissima poteva racchiudere in poche parole.
Un tempo le c@zzate le dicevi al bar e lì rimanevano, oggi le pubblichi su Internet e trovi sempre un capannello di persone che leggendoti pensa “questo qua è proprio forte!”
Passiamo al quesito originario
“Internet dando la "parola" a tutti ha creato una marea di fotografie banali dove la qualità è affogata dal rumore di fondo?”

Certo che si, anche se farei un distinguo:
la marea è stata creata dalla tecnologia, che permette a tutti di scattare senza spendere.
Internet è responsabile della diffusione della marea.
In questa marea, puoi guardare solo la nicchia che ti interessa oppure navigare nella m.erda a vele spiegate, è una scelta individuale.
Ora, sia che navighiamo nell'orto od in mare aperto, la visione delle foto altrui inevitabilmente va ad influenzare il nostro pensiero e quindi anche la nostra fotografia.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 15:18

"Il web dovrebbe dunque essere utilizzato per quello che è: un mezzo per comunicare, studiare e raccogliere informazioni."... pienamente d'accordo.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 15:35

@Jeronim: condivido tutto quello che hai detto.
Di come, semplificando, i grandi fotografi di oggi sono quelli si sono spostati sui terreni "dell'arte".
Quello che mi lascia ancora un po' interdetto è pensare come gente della risma di Gursky o Wall o un Mc Crewdson possa sostituire un Bresson, un Salgado o una Vivian Maier.
Nel senso che se nemmeno qua nel forum ce li filiamo - a parte Matteo MrGreen - perché considerati troppo concettuali, dubito che possano venire riconosciuti come dei riferimenti per un fotoamatore medio che ha come punto fermo quello che vuole fotografare e in seconda battuta quello che vuole comunicare. E i nomi meno famosi e più alla portata sono per ora troppo "deboli" per riuscire a catalizzare l'attenzione.
Non so, può darsi che si stia operando uno scollamento più netto fra la fotografia popular dei social e quella più colta degli artisti concettuali. Non è detto che in futuro non possano coesistere insieme con i loro rispettivi nomi di riferimento. Come a tutt'oggi convivono i concerti sinfonici e quelli rock...
Chi vivrà vedrà...

avatarjunior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 15:54

Credo nella selezione naturale. In mezzo a tanto rumore, nel tempo, si forma un'educazione al linguaggio, in questo caso fotografico ma vale anche per la scrittura. Male, malissimo ma ognuno scrive (e fotografa) migliaia di volte più che 15 anni fà, ma alla fine qualcuno inevitabilmente si distingue. Seguo molti gruppi di fotoamatori nei social, vedo migliaia di foto, ma da quasi subito la mia soglia di attenzione si alza quando il post appartiene a qualcuno che ho imparato ad apprezzare. Tutto questo per dire che, secondo me, in assenza di un superiore gerarchico che, demagogicamente e senza garanzia di onestà intellettuale, filtra i contenuti, tutti diveniamo autonomi censori di cosa leggere, ascoltare, vedere. Il controllo della fonte, ormai, lo fanno anche i miei familiari, perchè hanno capito da un pò che, altrimenti, il rumore azzera la comunicazione "pregiata".

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 16:04

Scusate se insisto ma secondo me si continua ad andare OT rispetto alle intenzioni dell'autore del topic.

Probabilmente la frase di Eco è fuorviante, e comincio a pensare che la "frezzata" di Juza al post originario sia stata centrata.
Nessuno può seriamente pensare che la rete non sia uno strumento dalle enormi potenzialità di conoscenza e di confronto.
Ciascuno screma secondo i propri interessi, la propria personalità e la propria cultura.

Ma il tema, e se sbaglio vorrei essere corretto, è se un autore, un fotografo, ed un fotoamatore produce in funzione del web, perchè credo che sia pleonastico dire cne sia influenzato.
Lo è senz'altro al pari di mille altre fonti.

Per me è una aberrazione, e comunque non corrisponde al vero, se non nella parte in cui si cerca e si richiede solo consenso, ma questo è un'altra storia.

Visto che nessuno lo ha ricordato sinora, mi piace anche evidenziare che la frase di Eco sia decisamente spocchiosa, e non mi stupisco (che non vuol dire che non fosse un grande Autore).

Per tutti coloro che la condividono evidenzio che purtroppo loro stessi non possono sapere con certezza da che parte stanno..

Un saluto.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 16:11

facciamo un esempio di progetto concreto pensato per il web:
Image Atlas di Taryn Simon aiutata dal programmatore Aaron Swartz
è un ottimo lavoro, molto interessante e è una bella indagine, direi che il web non solo è mezzo di ricerca, ma anche mezzo di fruizione del lavoro che ha appunto senso fatto in questo modo

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 16:12

@Opisso
Ti rispondo in fretta (sono fuori).
È una storia che si ripete: gli impressionisti (oggi amati da tutti) al loro apparire vennero così chiamati perché un critico aveva definito i loro quadri “impressionanti” nel senso negativo del termine. Come potevano immaginare allora che potessero reggere il confronto con i pittori classici?
Ovvio che nel forum certi autori non se li fila nessuno. La piattaforma è popular oriented e anche quei pochi che non seguono il trend mainstream hanno poca visibilità. Sono scelte che non faccio io e che rispetto, intendiamoci, ma sono rappresentative solo di una piccola parte della fotografia contemporanea. Neppure quella più rappresentativa, a mio modesto giudizio.
Non confondiamo poi la fotografia contemporanea con la fotografia concettuale.
Salgado, che hai citato, è un contemporaneo ma non è certo un concettuale.
La fotografia è oggi un coacervo di idee e direzioni interpretative diverse tra le quali il concettuale è solo una di queste.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 16:13

@Mirko
vado oltre, sognando una oligarchia, basata su empatia, cultura generale e filosofia.
Per ogni cosa e chi è fuori tace.

user158139
avatar
inviato il 12 Settembre 2018 ore 16:41

vado oltre, sognando una oligarchia, basata su empatia, cultura generale e filosofia.
Per ogni cosa e chi è fuori tace.


Se aggiungi alle basi dell'oligarchia una solida cultura scientifica e un altrettanto solido ancoraggio alla logica, sottoscrivo in pieno. E lo sottoscrivo come suddito di codesta oligarchia, non certo come membro.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 16:42

virtuali dove solo quelli bravi bravi metteranno le foto
poi diventano a pagamento per la versione pro, allora se paghi diventi automaticamente bravo.
Allora facciamo pagare di più, tanto per scoraggiare i pro non proprio pro, allora solo i ricchi figli di papà pagano l'account.
e conterà sempre di più lo scatto base
ma solo le la post viene vista come un "diversivo" ma non è tanto questo il punto della discussione.
Oggi come non mai, c'è una superficialità spaventosa, fatta da meteore virtuali, da illetterati visivi che condividono e bisogna scendere più in profondità.
Come il mare in tempesta, dove l'onda ti colpisce pirma davanti e subito dopo dietro...allora che fare? basta scendere più giù, cercare qualcosa di più lento, un paesaggio in bianco e nero, un ritratto che ci emozioni, una foto magari poco tecnica ma molto emotiva.
Ecco, questa è la calma visiva, quella che dobbiamo cercare.
Esempi non ne faccio, perchè la mia calma non coincide con la vostra.

La superficialità c'è sempre stata, non siamo in un era più ignorante, siamo solo in un periodo in cui l'ignorante può parlare, o fotografare.
Però sapete cosa vi dico?
che finchè si parla di politica o decisioni importanti, questo pressapochismo mi spaventa, se si parla di foto assolutamtne non me ne frega nulla.
Ho i miei "maestri" le mie fonti di ispirazioni, non ho mille mila amici, non seguo 2000 persone su instagram, non voglio amici qui su Juza e non ne sono con nessuno, sto in pace.
Tranquillo, sono sotto molti metri dalla superficie.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 17:55

Secondo me non cambia niente...é come il "sentimento d'insicurezza" tanto clamato dai giornali, non é che ci sia più criminalità o insicurezza oggi che ieri, ma adesso lo si sà subito e ogni fatto viene ripetuto all'infinito su tutte le TV e giornali...idem per la foto anche se convengo che il paragone con la criminalità sia azzardosoMrGreen il fatto che sia cosi facile oggi far circolare le foto non cambia assolutamente niente...ci sono più fotografi di valore oggi che ieri?...si fanno foto migliori o peggiori oggi che ieri? No, non cambia niente, al disotto del rumore ambiente tutto contiunua come deve continuare...tanto rumore per nienteSorriso

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 17:58

Non concordo anzi direi che è abbastanza evidente il cambiamento, ho anche linkato un lavoro legato proprio a internet

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 18:01

Non concordo anzi direi che è abbastanza evidente il cambiamento, ho anche linkato un lavoro legato proprio a internet


vedremo cosa ne restera di queste tendenze fra 10 anni...se parliamo di "mode" é chiaro che il contesto ha un'influenza cruciale, é sempre stato cosi il web ancora una volta non ha cambiato niente

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2018 ore 18:16

Io ho parlato di lavori fatti da professionisti veramente e che non pubblicano per moda.
Che poi se fosse moda sarebbe già esaurita, è come i selfie, inizialmente si parlava di moda ora non più perché è evidente che la cosa è andata ben oltre
Ma è tutta la fruizione dell'immagine a essere diversa, I suoi canoni e il modo di consumarla



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