| inviato il 27 Agosto 2018 ore 18:58
Avatar e' fatto molto bene, ma puo' essere visto come un' operazione commerciale piuttosto discutibile dal punto di vista etico. Oppure come un capolavoro. Di fatto io comunque sarei interessato alla teoria della terra intesa come un recinto, per un governo… come dire?... zootecnico? Non so se il gatto abbia approfondito la trama al punto da renderla davvero interessante. Certo e' che in queste condizioni e' impossibile farsene un'idea. Del resto comunque… le mie ferie son finite .. e con loro il tempo da dedicare alle teorie. Da domani si lavora. |
user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:01
“ Non so se il gatto abbia approfondito la trama al punto da renderla davvero interessante. „ Assolutamente si...ti appassioneresti come leggendo Asimov. Ma ci sono Cozzuovo, la sorella illegittima di Candy Candy e il Fiorelli... e la mia creatività subisce un calo spontaneo come quando fuori piove ( non mi veniva altro ).  |
user28347 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:26
tanto per finire le pagine quale animale vorreste essere?io un cervo sardo nascosto col mio arem e nessuno che mi disturba,tu felix un gatto per mangiare gratis? |
user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:30
Io vorrei essere il gatto parlante di quella favola ( non conosciuta ) dei fratelli Grimm.. che alla fine mangiava con gusto i tre topolini sapientini. Dopo aver sprecato fiato nel tentativo di fargli capire che andando in quella direzione, sarebbero finiti dritti dritti nella pancia del gattone !!! |
user28347 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:32
allora molto selvatico |
user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:34
Si..si.....ma selvatico con gusto e con la slinguatina finale.. i topolini più cianciano e squittiscono e più sono buoni da mangiare. Peccato che mi rimane sempre in bocca quel retrogusto di insipida saccenza che rovina tutto. |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:52
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user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:53
In questa foto avevo ingoiato un cozzuovo tutto intero..e prima prima un pochino di fiorelli indigesti.. e mi era venuta su la pancia gonfia. Alla fine ho risolto buttando fuori tutto in una grandissima scorregia. |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 19:57
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user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 20:00
Miseraccia, mi ero ridotto così.. qui avevo veramente esagerato, 3/4 cozzuovi interi, un cesto di fiorelli indigesti e diversi contorni tutti " a blocco ". E non riuscivo nemmeno a scoreggiare..che vita disgraziata !!! |
user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 20:01
Adesso però basta. Tolgo le notifiche a questo thread. Una buona serata a tutti. |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 20:53
“ E non riesco a farvi capire... che non si può svelare un inganno, misurandolo con regole e strumenti che sono parte intrinseca dello stesso. „ E se, l'inganno fosse il farti credere che tutto sia un inganno, solo per farti dubitare dell'inganno che pensi di vivere? |
user117231 | inviato il 27 Agosto 2018 ore 21:01
Ho preso una decisione..DEFINITIVA. È ora di andare oltre. Mi sono stufato di.. Salutoni a tutti. |
| inviato il 27 Agosto 2018 ore 21:23
Ooo, quel gatto era sì grasso ma in quella foto ha mangiato troppo Photoshop
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| inviato il 27 Agosto 2018 ore 21:37
“ E se, l'inganno fosse il farti credere che tutto sia un inganno, solo per farti dubitare dell'inganno che pensi di vivere? „ Il più estremista dei filosofi sosteneva che le cose esistono solo nel momento in cui vengono percepite. " La celebre formula che riassume la filosofia di Berkeley, «Esse est percipi», significa "l'essere è essere-percepito", ossia: tutto l'essere di un oggetto consiste nel suo venir percepito e nient'altro. La teoria immaterialistica così enunciata sentenzia che la realtà si risolve in una serie di idee che, per essere considerate esistenti, hanno bisogno di essere percepite da uno spirito umano. È Dio, spirito infinito, che ci fa percepire sotto forma di cose e fatti le sue idee calate nel mondo. Idee, in un certo senso, "umanizzate", e in quanto tali "percepibili". La dottrina di Berkeley esclude in virtù di questo principio l'esistenza assoluta delle cose. " www.filosofico.net/berkeley.htm Riprendo un mio vecchio messaggio inviato tanti anni fa in un altro forum: Prima di Matrix (ispirato a Philip Dick) e prima di Philip Dick (che ispirandosi a Borges scrisse "La penultima verità") e prima di Jorge Luis Borges (che scrisse "La penultima versione della realtà", " Nuova confutazione del tempo " e la poesia " Cose " ispirandosi alla filosofia di Berkeley) ci fu il vescovo e filosofo George Berkeley, vissuto nel settecento, che si chiese se "esse est percipi", ovvero "essere è essere percepito". Scriveva che non si può sostenere la "realtà" delle cose se non nel momento in cui vengono percepite dai sensi e che possiamo conoscere solo le nostre sensazioni. Diceva che esistono solo spiriti e le idee che Dio fornisce loro. Ma Borges poi aggiungeva che " Hume osservò per sempre che gli argomenti di Berkeley non ammettono la minima confutazione e non suscitano la minima convinzione. " | |

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