user90373 | inviato il 10 Aprile 2018 ore 14:38
Contestualizzare! Mettiamo il caso che, dopo le opportune ricerche, motivazioni e contesto nel quale è inserito uno scatto siano ritenuti, dall'osservatore, di scarso interesse e valore, ad esempio un progetto sulla diversa inclinazione e colorazione degli ombrelloni da spiaggia e come questi siano possibili rivelatori di crisi della coppia. Ecco, in questo caso, l'opinione sullo scatto si baserà sul contesto o lo scatto andrebbe commentato decontestualizzandolo. |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 14:40
Forse sono OT ma... L'interesse ad ascoltare anche altri pareri nasce quando c'è la predisposizione ad informarsi. Quando si entra in una discussione lo si ha perché si ha comunque una posizione in testa - e avere una posizione in testa è già qualcosa... - cambiarla durante una discussione è meno semplice di quanto sembri. La cosa "purtroppo" è "scientificamente dimostrata". Edit: Senza contare l'effetto Dunning Kruger... Detto questo credo che, in generale, per impedire che tutto finisca in caciara la cultura fotografica conti indirettamente e comunque fino a un certo punto. Con gli utenti più cocciuti e scontrosi probabilmente si rischierebbe di litigare anche parlando del tempo che fa... |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:02
"E poi ci stupiamo se il professore viene picchiato dal genitore che ha rimproverato il figlio o tira su un articolo di giornale per una nota sul diario." Questo sicuramente c'entra con la cultura fotografica, ma forse io sono troppo ignorante per trovare la connessione. |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:05
C'entra con buonsenso, civiltà, apertura mentale, umiltà, comprensione e raziocinio. Ed il fatto che non hai capito, lo dimostra. |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:06
“ "E poi ci stupiamo se il professore viene picchiato dal genitore che ha rimproverato il figlio o tira su un articolo di giornale per una nota sul diario." Questo sicuramente c'entra con la cultura fotografica, ma forse io sono troppo ignorante per trovare la connessione. „ No, centra con la cultura attuale di non rispettare più nessun tipo di autorità basata sullo studio o sull'esperienza a prescindere e di usare violenza, verbale o fisica a seconda della situazione, come "soluzione" a qualunque disputa invece di ragionare con il cervello prima di aprire bocca o muovere le mani. Ma se si parte da queste premesse generiche non è difficile capire come questo tipo di atteggiamenti poi arrivi ad influenzare una discussione su una foto. |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:11
“ C'entra con buonsenso, civiltà, apertura mentale, umiltà, comprensione e raziocinio. „ Esattamente quello che volevo dire io |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:11
dai stemperiamo gli animi, anche perchè chi usava la violenza verbale è gia stato bannato, è inutile una lite, poi finisce che juza chiude il topic. Matteo ha fatto un discorso che non voleva offendere nessuno nè fare la parte del professore, ma partiva da una costatazione e da una richiesta di approcci più aperti, non beoti a bersi tutto, ma con almeno un tentativo di ragionamento |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:12
“ Contestualizzare! Mettiamo il caso che, dopo le opportune ricerche, motivazioni e contesto nel quale è inserito uno scatto siano ritenuti, dall'osservatore, di scarso interesse e valore, ad esempio un progetto sulla diversa inclinazione e colorazione degli ombrelloni da spiaggia e come questi siano possibili rivelatori di crisi della coppia. Ecco, in questo caso, l'opinione sullo scatto si baserà sul contesto o lo scatto andrebbe commentato decontestualizzandolo. „ Non credo che si sostenga che qualunque progetto va bene, si sostiene che ci sono fotografie, tante fotografie, che singolarmente non ha senso analizzarle basandosi su terzi, auree, saturazione colori e orizzonti dritti. "Ai tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel borgo, già considerabile, era anche un castello" è una frase che non vuol dire nulla e fa pure defecare. Purtroppo, è estrapolata dal primo capitolo dei promessi sposi. Ma com'è che è così difficile da capire? Vogliamo allargare? ha senso il capitolo 1 dei promessi sposi letto da solo senza leggere gli altri? |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:13
“ No, centra con la cultura attuale di non rispettare più nessun tipo di autorità basata sullo studio o sull'esperienza a prescindere e di usare violenza, verbale o fisica a seconda della situazione, come "soluzione" a qualunque disputa invece di ragionare con il cervello prima di aprire bocca o muovere le mani. „ Non per fare il cerchiobottista (ho le mie opinioni, e ben radicate), ma temo che questo sia uno dei problemi più complessi del nostro tempo. E un forum in rete ne è solo una delle millemila espressioni. Complesso perché dubito si possa tornare indietro, alle "autorità indiscutibili". Che oltretutto, per mia cultura, amo poco. Al tempo stesso... beh, il problema attuale è esattamente quello che indichi. E così, tra teocrazie illuminate da una parte, oligarchie arroganti dall'altra, caos stupiderrimo dall'altra ancora... Chi ha soluzioni efficaci in mente, beato lui |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:14
bè chiaramente progetto non è una parola magica, anche io posso mettermi li a scrivere un racconto, ma questo non significa che farò un buon lavoro o che questo sarà memorabile solo perchè mi sono organizzato bene e ho diviso il tutto in capitoli o perchè scrivo 400 pagine. L'ulisse di joyce è uno scoglio difficile da superare questo non ne sminuisce il valore |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:22
“ Complesso perché dubito si possa tornare indietro, alle "autorità indiscutibili" „ Concordo sulla complessità del tema e di certo non è qui che si può dirimere (ammesso che si possa) una tale questione. Ma noterai che io non ho mai parlato di "autorità indiscutibili" in quanto non credo che esistano in modo assoluto, ma di certo prima di contestare un professionista di un qualunque campo magari ci penso, mi informo, ci ragiono. Poi può anche essere che io, ignorante che ha speso quel poco di tempo a fare due pensieri due, abbia pure ragione e che il professionista (che allora sì potremmo etichettare con il dispregiativo professorone) sia in torto ebbro della propria formazione diventata sterile dogma... ma di nuovo, il tutto nasce dal pensarci un po' su, fare due conti, prendere qualche info extra e tirare due somme, non aprire bocca e sindacare. |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:28
“ Ma noterai che io non ho mai parlato di "autorità indiscutibili" „ Assolutamente Vafudhr. Anzi, per le posizioni espresse qui, mi pare di concordare sostanzialmente su quello che dici (salvo qualcosa che mi sia sfuggito ). Il riferimento all'eccesso delle "autorità indiscutibili" deriva dal fatto che l'umanità, d'abitudine, tende ad anda solo da un estremo all'altro. Anche qui, ti dico onestamente, mi capita spesso di non apprezzare minimamente certe modalità espressive, pur essendo in pieno acccordo sul merito (qui, intendo come "luogo", non in questa discussione, per non essere frainteso). |
| inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:33
Assolutamente, io ora ho autopubblicato un libro, un progetto sulla mia città, primo capitolo e ora lavoro sul secondo. Nonostante sia soddisfatto, non vuol dire che sia privo di difetti. Le letture portfolio ne hanno evidenziati alcuni, insieme a consigli e, fortunatamente, approvazioni. Imparo da questa esperienza, completa si può dire, e migliorarmi per il prossimo. Questo procedimento però sottintende la capacità di assimilare e rielaborare, un'apertura che deve esserci per forza, oltre a tante altre cose. Ad esempio, ho preso un libro in visione della parte 2 che mi è stato consigliato, che mi potrà aiutare a dare un certo tipo di impronta alla serie. Questo per dire che un progetto, non è una cosa semplice ed è, per me, una cosa in continuo mutamento e rigenerazione. È ovvio che una foto, estrapolata dal mio libro, possa spiazzare. Però preso nell'insieme funziona, (e non lo dico io, tengo a scriverlo prima di essere tacciato come egocentrico). In più ho inserito una pagina con un introduzione che permette una parte di quello "studio" di cui si parla in questi post, in modo da indicare una via per la fruizione. Ma un opera è imprescindibile dall'autore, altrimenti l'operato di Picasso prende una bruttissima piega. |
user28347 | inviato il 10 Aprile 2018 ore 15:35
be,signori io vi faccio una proposta,visto che mi sarebbe piaciuto fare una scuola di fotografia per un anno ma purtroppo devo lavorare e non ho tempo ,perchè non mettete un post dedicato a un fotografo famoso e spiegare nella didascalia le cose principali e poi commentare ?un po come andare a scuola e visto che è un forum invece di aprire post per scemenze a volte volute per farsi una risata non sarebbe meglio inserire un post da chi conosce la storia della fotografia?lo so che c'è internet ma ci vuole tempo e non si sa nemmeno dove incominciare .se no ognuno va avanti prendendo nozioni a caso e a volte sorgono malintesi e si capisce male un dato argomento che si vuole approfondire.avanti chi se la sente,io no di certo ,forse fra 10 anni |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |