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composizione e lettura di una foto (3)


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avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 20:26




Intensa direi, e bel acquisto, complimenti.

user104642
avatar
inviato il 05 Aprile 2018 ore 21:45

Veramente bella e poteva mancarmi una street nella street?
Sorriso
www.flickr.com/gp/48103491@N06/272Y1z

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 0:32

Quoto Francesco
Io credo che una fotografia sufficientemente "matura" implichi un fotografante per il quale il giudizio morale non è cosa di poco conto.
Esprimere un'estetica è in fondo esprimere un qualche giudizio: magari non così evidente, diretto, leggibile al primo colpo.
Ma in qualche modo viene fuori.


Concordo completamente con questa considerazione.

L'immediatezza con cui questo risalta nell'immagine forse non sarà la stessa per tutti i generi fotografici, però credo anch'io che le scelte epressive e compositive del fotografo mostrino inevitabilmente il giudizio morale dell'autore.

Probabilmente questo vale in misura maggiore o minore per tutti i nostri comportamenti socializzanti, non solo in riferimento alle nostre scelte espressive in fotografia. Credo però che in quest'ultima, la possibilità di mostrare direttamente la realtà di cui parliamo, ci costringa in qualche modo ad essere più "morali" che in tutte le altre nostre manifestazioni.

E' un po' come dire che con la fotografia è più difficile mentire a sè stessi....

Ilmarsigliese


avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 8:05

Marsigliese fai un esempio pratico di come usando la composizione é stato raggiunto quel racconto che dici

user90373
avatar
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:06

@ Labirint

Quelle di Francesco e del Marsigliese potrebbero essere considerazioni "altre" oppure "oltre" che ancora sfuggono alle attuali nozioni e/o casistiche nonchè alle dotte citazioni dettate dall'informazione. Del resto se tutto rientrasse nella sfera del dimostrabile, quindi del già fatto, non ci sarebbe "crescita".

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:08

non mi interessa discutere nè di filosofia nè di sesso degli angeli a me piace parlare chiaro e guardare foto

user90373
avatar
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:13

@ Labirint

non mi interessa discutere nè di filosofia nè di sesso degli angeli a me piace parlare chiaro e guardare foto

Certi angeli son raffigurati con il pisello altri no. Il sesso degli angeli è cosa già risolta, prima dell'avvento della fotografia.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:19

Volevo dire che l'osservatore, nel tentativo empatico di interpretare quel che l'autore della foto vuole dire, molto difficilmente riesce a prescindere dalla consapevolezza di avere davanti a se un oggetto (la fotografia) che testimonia dell'esistenza (al passato) di un altro oggetto nel mondo reale.

Ma questo è ovvio, altrimenti faremmo tutti staged photography in studio con dei manichini.
La fotografia nasce con una sua componente "documentativa". Che poi anche con una ripresa "asettica" la realtà venga comunque "per definizione" trasfigurata (un po' quello che dice John Szarkowski quando parla di "the thing itself" * )...
Forse la ricerca estetica tramite la composizione nasce anche un po' dall'esigenza (necessità?) di avere un controllo su questo processo di trasfigurazione. Anche quando, come appunto nel reportage, si cerca di "toccare il meno possibile.

*
William M. Ivins, Jr. said "at any given moment the accepted report of an event is of greater importance than the event, for what we think about and act upon is the symbolic report and not the concrete event itself."

Ma bisognerebbe leggersi con calma tutto. L'abc di quello che caratterizza e "struttura" una foto secondo l'ex direttore del MOMA.
www.jnevins.com/szarkowskireading.htm


avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:27

Certi angeli son raffigurati con il pisello altri no. Il sesso degli angeli è cosa già risolta, prima dell'avvento della fotografia.

non mi interessa discutere nè di filosofia nè di sesso degli angeli non era chiaro?

user90373
avatar
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:46

@ Labirint

non mi interessa discutere nè di filosofia nè di sesso degli angeli non era chiaro?


Ma si che è chiaro, ma a volte uscire dal tema aiuta a vederlo in altro modo e a dare il giusto peso ai valori in campo.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:51

per questo chiedevo un esempio concreto, così possiamo discutere appunto di diverse visioni e punti di approccio

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 9:55

Ciao Labirint.
Non posso rispondere ovviamente per l'amico a cui hai posto la domanda, ma faccio una considerazione.
Nel mio post, riferito all'idea che il fotografante possa mettere una sorta di giudizio morale nella sua fotografia, non mi sono volutamente riferito in particolare alla composizione.
Credo cioè che quella (rispetto a questa faccenda) possa essere accidentale. O, perlomeno, io non mi sono mai posto la questione. E chissà, potrebbe essere uno stimolo interessante a farlo, per scoprire relazioni costanti.

Questo aspetto viene fuori prima di tutto dal genere, poi dai soggetti, poi ancora dalla forma rappresentativa, poi dalla scelta del colore o meno, dei contrasti e così via.

Se esamino le tue fotografie per esempio, ne trovo conferma.
Il genere è quello, differente dal mio o di altri, i soggetti ricorrono e c'è continuità nella forma in cui li rappresenti, il lavoro con la luce e l'interpretazione dello scatto e della post vanno da una certa parte.
Io ci leggo una presa di distanza da certi modelli per esempio. Capace di essere più critica ancora di quanto tu faccia con le parole, parlandone.

Negli esempi che avevo fatto (Scianna e Salgado) non saprei trovare la costante in termini di composizione.
E anche pensando ad autori storici, che questo presunto giudizio morale lo esprimono a mio parere, come Adams, oppure Brandt, o ancora Strand, è proprio in questi aspetti che mi pare di poterlo leggere, più che in una costante nella composizione.

Poi, in qualche modo, è ovvio che la dimensione estetica del fotografante, se forte, consapevole e matura, si esprima nella fotografia tutt'una.
E così questi 3 finiscono per differire anche e proprio nel modo di comporre.
Però qui mi fermo perché, come ho detto, non saprei proprio definire il rapporto diretto tra le due cose (giudizio-composizione), ammesso che ce ne sia uno Sorriso

Buona giornata
F

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 10:00

Faccio un esempio di salgado:
static.wixstatic.com/media/ff6b93_7afc97cd0292481c8c136649881ff6ef.jpg

questa foto l'ho vista spesso come esempio quando si parla di composizione,secondo me in questo caso si vede bene quello che stiamo dicendo, la posizione dei soggetti, il fatto che nessuno guardi nella stessa direzione secondo me guida lo spettatore e lo rende partecipe del momento vissuto o comunque di quello che voleva comunicarci Salgado, io la trovo una fotografia molto forte e proprio la composizione fa esplodere tutto il messaggio contenuto

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2018 ore 10:04

Concordo Labirint.
Però, per dare un senso apprezzabile alla discussione (a questo brandello di discussione) occorrerebbe trovare in Salgado una costante composizione-messaggio, e questo ancora non riesco (io) a stabilirlo/vederlo in modo chiaro.

Forse è più facile in un Cartier-Bresson, che butta il suo sguardo ironico attraverso apparenti dissonanze, che sostengono la dissacrazione concettuale. Ma anche qui penso a certi scatti che contraddicono ciò che ho appena detto.

user104642
avatar
inviato il 06 Aprile 2018 ore 10:06

guida lo spettatore e lo rende partecipe del momento vissuto o comunque di quello che voleva comunicarci Salgado

Interessante,Labirint.
Sono curioso di conoscere un tuo pensiero su cosa ti ha voluto comunicare, Salgado, con questa foto.
La composizione mi piace, ma non credo sia questa che possa trasmettere qualcosa

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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