| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 16:51
“ E perché ci cimentiamo ad usare obiettivi vintage ? Per ritrovare in essi quelle caratteristiche e soprattutto anche i difetti che le moderne ottiche iper definite non hanno quasi più „ Condivido in pieno, e condivido in parte anche quanto detto da Salt. In molte situazioni è comodissimo uscire e scattare con facilità e certezza del risultato, piace farlo anche a me, però a volte è bello anche affrontare delle difficoltà, impegnarsi anche come stimolo mentale a risolvere i problemi piccoli e grandi che possono sorgere con ottiche datate. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 18:31
Stefano per chi come me, ha cominciato fotografando in analogico, non è un problema fotografare in manuale con ottiche vintage. Sicuramente la tecnologia va avanti, ma il sapore che ha una foto fatta in manuale è diversa dal, scusate il termine da compattina, "punta e scatta" poi si arriva a casa e si scopre che l'obiettivo soffre di f/b focus ......Un pò come usare un amplificatore valvolare rispetto ad uno a transistor |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 18:36
Cioe' Graziano, vorresti dirmi che una mirrorless con un obiettivo di 50 anni fa funziona meglio di una ammiraglia con il suo bravo obiettivo ? Siamo qui per chiacchierare e,per favore, non prenderlo come un attacco personale...ma solo come un tentativo scherzoso di dialogo. Capisco che le mirrorless abbiano permesso la riscoperta dell'acqua calda. Cioe che gli obiettivi di una volta, con i loro difetti caratterizzavano una fotografia. Capisco che in questo momento tutti, ma dico tutti, si sentano mancare il fiato se non posseggono almeno una mirrorless e due borse di obiettivi da mercatino. Solo qualche stagione fa tutti inneggiavano alla velocita' e cercavano l'AF piu' performante, che potesse agganciare anche nell'angolino piu estremo lassu' in alto a destra... Si son cambiati corredi interi al grido di: "ho perso troppe occasioni con questa attrezzatura!! con quell'altra, molto piu veloce, portero' a casa la foto!!" Altri inneggiavano all'oculare "sontuoso" con copertura del 95% sfottendo chi, armato di compatta doveva inquadrare su uno schermetto digitale. ora tutti li, chini sullo stesso schermetto a cercare di girare rotelle per ottenere il fuoco da obiettivi costruiti prima che fossero nati. Se non e' moda questa.....  Aggiungo... Non si compra un obiettivo di marca nuovo da trecento euro in germania perche NON ha la garanzia ufficiale fowa Italia...e "non sia mai che si dovesse rompere..!!!!" e poi si compra ad 800 euro un trioplan scassato e lucidato di 60 anni fa? Ho visto anche io l'annuncio di quello che vendeva il pentacon senza una lamella a 90 euro... e , son sicuro, qualcuno che lo compra lo trova... |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:05
Buonasera Salt, non ho scritto da nessuna parte che una ML funziona meglio di un'ammiraglia con il suo bravo obiettivo AF. Mi diletto a scattare un poco tutti i generi ( vedasi gallerie ) ma soprattutto volo e sono spesso a fotografare areoplani od al Giro d'Italia, per cui in quei casi sicuramente reflex FF con obiettivi AF dall'8 mm al 300 2,8 più moltiplicatori. Poi il micro 4/3 mi serve quando voglio viaggiare estremamente leggero, in bicicletta, in moto, in montagna. Essendo poi un anziano fotoamatore ed anche un poco collezionista ho riscoperto la possibilità di utilizzare tutte le ottiche in mio possesso e quale mezzo migliore di una ML FF Sony, anche se entry level. Sul fatto di portare a casa le foto, l'ho sempre fatto anche nell'era " argentica ", anche con i teleobiettivi, chiaramente con difficoltà maggiori rispetto a quando iniziò l'era dell'AF. Non comprerò mai un 100 Trioplan, tanto ho già in casa anche di meglio. Io non ritengo sia " solo " una moda utilizzare obiettivi vintage, almeno per me, ma un riscoprire un mondo diverso da quello iper di oggi e molti anziani fotoamatori te lo possono confermare. Sul discorso garanzie ti posso dare ragione, ma non capisco cosa centri con la discussione. Proprio perché siamo qui pe chiacchierare non posso prenderla come un attacco personale e poi, giustamente, ognuno ha le proprie opinioni, che se espresse con garbo ed educazione, rispetto, anche se contrarie alle mie. Saluti. Graziano. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:12
Di sicuro non lo venderà a me. Echopage ho cominciato anche io con la pellicola, con una Nikon FM2 completamente manuale. Con quella macchina ho sempre messo a fuoco con grande facilità. Con le reflex moderne faccio fatica, non mi vergogno a dirlo. Ho risolto prendendo un secondo corpo ML |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:20
Io ho il live view e mettere a fuoco è molto facile, come con una mirrorless. Nella mia innocenza (o ignoranza?) ho chiesto ad un amico esperto qui sul forum se fosse possibile che la messa a fuoco manuale fosse più precisa Dell autofocus. E lui mi ha detto si perché probabilmente il tuo obiettivo soffre di front/back focus. Ottimo! Diciamo che la 200d è una reflex ma molto Piccola e per certe cose strizza l occhio al mondo mirrorless (live view ottimo, touchscreen, scatto touch, etc) |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:32
mah, guarda. sono "diversamentegiovane" pure io e ricordo con nostalgia quando, da piccolo, entravo nella camera oscura di mio padre per giocare con carta e acidi. E' innegabile, si fotografava anche allora. Ho ancora la linhof technika 6x9 (rubata a mio padre)con cui ho scattato le prime fotografie o la sua rollei biottica. Ogni tanto le uso... certo e' divertente. Chi non ha provato ad usare una folding non puo' capire quanto. Immagino sia simile alla sensazione che si potrebbe provare facendo un giro su una Bugatti del 1930. Per mezzo pomeriggio e' un sogno... dopo tre ore rimpiangi la tua moderna auto parcheggiata la sul piazzale . insomma, voglio dire, esistono obiettivi irripetibili. Non tecnicamente, quelli odierni infatti sono molto migliori. Pero' la particolarita' a mio avviso sta proprio nel fatto che siamo noi a renderli irripetibili, perche' li abbiamo usati e siamo cresciuti con loro. Vedo spesso i ritratti di un appassionato di obiettivi leica, forse il nick e' Giuliano?. Io penso che se volesse potrebbe eseguire gli stessi ritratti con obiettivi modernissimi. Credo pero' che il fatto di esser cresciuto con i vecchi leica faccia la differenza. Non e' la stessa cosa per chi comincia. Chi esplora a ritroso la storia della fotografia, per me e' bene lo faccia senza cercare il costosissimo plus dell'obiettivo "speciale". Io francamente credo che quel plus stia soprattutto nel fotografo e nel fatto che "conosce" quel vetro. Non nell'obiettivo, per quanto magico possa essere. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 19:51
Sì, è proprio Giuliano. Da un certo punto di vista lo capisco. Ho un Elmarit 135 R ed ho constatato che ha una resa unica e molto diversa da quella degli obiettivi moderni. Può piacere o meno, ma la differenza c'è. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 20:26
no ma vabbè, sono gggiovine ma nno così tanto. c'ero anche io ai tempi dei rullini. magari non avevo la fotografia come passione, ma il brivido di andare dal fotografo l'ho provato numerevoli volte. sopratutto il brivido di pagare anche per le foto scattate per sbaglio (cosa che accadeva spesso con le compatte) |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 20:32
una domanda tecnica: secondo voi l'esposimetro della 200d mi funzionerà con un ottica vintage? da quello che ho capito finora, c'è la ghiera delle aperture, quindi l'apertura la seleziono manualmente, e sulla macchina dovrei vedere tipo due lineette, come se non fosse selezionata. ma l'esposimentro essendo ttl, dovrebbe leggere comunque la luce che passa a quella determinata apertura? quindi mi dovrei poter regolare i tempi come voglio a seconda della situazione (se sono in M), oppure dovrei poter addirittura scattare in priorità di tempi? oppure no? devo fare dei giochi di prestigio di cui ignoro l'esistenza? lo so, è una domanda da niubba ma non ho mai scattato con una lente completamente manuale |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 20:57
mah, non ho la 200 ma una 1ds (sempre canon). Dipende soprattutto dalla lente e dall'anello. innanzitutto perdi gli automatismi. Cioe' devi mettere a fuoco a tutta apertura e poi chiudere il diaframma prima di scattare (altrimenti resta tutto buio e non vedi bene dove e' il fuoco). sulla mia fotocamera il punto di fuoco si accende, ma lo fa sbagliando di parecchio la messa a fuoco. Il fatto di non avere stigmometro o microprismi sul vetrino rende la messa a fuoco piuttosto difficile. Se hai un po' di miopia devi regolare bene il visore (operazione che sembra semplice ma in realta' deve essere molto accurata). L'esposimetro delle mie 1d canna alla grande, per cui vado in manuale completo. Spesso uso la regola del 16 oppure mi "registro" su uno o due scatti di prova e da li' proseguo senza problemi. A dire il vero ho anche due ottimi esposimetri molto piccoli della Gossen. Qualche volta li uso. anche se in effetti in questo caso non servono. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 21:46
In casa Nikon dipende dal corpo, sui modelli più semplici l'esposimetro non funziona. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 23:03
"sulla mia fotocamera il punto di fuoco si accende, ma lo fa sbagliando di parecchio la messa a fuoco. Il fatto di non avere stigmometro o microprismi sul vetrino rende la messa a fuoco piuttosto difficile. Se hai un po' di miopia devi regolare bene il visore (operazione che sembra semplice ma in realta' deve essere molto accurata" Parli di adattatore con cip immagino....? Io metterei a fuoco dal live view, non da mirino, dovrebbe essere più facile. Solitamente con le ottiche autofocus in manuale riesco, non so se è diverso in questo caso. Per il discorso apertura era come temevo, anche se penso che un obiettivo così luminoso lo userei a tutta apertura o diaframmato di pochi stop al massimo. |
| inviato il 09 Febbraio 2018 ore 23:24
si, adattatore con chip. Ma serve a poco. il liveview funziona meglio. ma non mi piace molto usarlo. |
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