| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 19:04
Giuliano1955: grazie, ora non mi resta che darmi alla caccia ... |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 19:16
Paolo: prendo spunto dalla tua citazione sul Raynox 100-200/3.5 per chiedere ( a tutti ) se qualcun altro ha avuto a che fare con un Raynox perchè, è vero che il 100-200/3.5 è un fondo di bottiglia, ma bisogna considerare che esso fa parte della linea EK (quella economica). La Raynox fino al 2002 aveva in catalogo anche ottiche di livello superiore (anche se zoom) della serie HP; di tali ottiche alcune erano anche dotate del particolare sistema Tru-Focus(TF) progettato per mantenere il fuoco durante la zoomata. degli esempi: HP90-180mm F/2,8 HP/TF150-250mm F/3,3 HP/TF 240-380mm F/3,5 Nessuno di voi le conosce? Mentre tra quelle della serie EK mi incuriosisce molto il 50mm F/1,7, ne avete sentito parlare? |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 19:21
Chiarisco i punti precedenti mettendovi un link dove è possibile reperire fondali teatrali usabili per la retroproiezione: www.peroni.com/scheda.php?id=52234&idCat=252 (è solo un esempio non è pubblicità occulta!) Per quanto riguarda la proiezione di una diapositiva decentrata la fonte è un articolo che si trova a pag. 6 del n. 4 (aprile) del 1987 di una popolarissima rivista. Così se volete approfondire ora avete anche le fonti. |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 19:34
Io non li conosco, mi dispiace |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 21:44
Mi dispiace Mario, avevo avuto sentore del fatto che esistesse una linea di ottiche Raynox migliore di quella che ho avuto io, ma francamente non mi sono mai informato. |
| inviato il 14 Marzo 2018 ore 21:48
E' indubbio caro Diego che in questo campo si possano ancora trovare molte occasioni decisamente ghiotte, anche se non più come accadeva anche solo tre o quattro anni orsono, purtuttavia nello specifico io sarei molto cauto prima di procedere con l'acquisto di un oggetto del genere. I Rollei Twin sono certamente dei prodotti di alta qualità ma mostrano pure dei limiti operativi, montano solo lampade da 150 W per esempio, e pratici, una meccanica sopraffina ma appunto per questo anche estremamente complessa e per molti versi fragile e con una certa tenenza all'inceppamento e al surriscaldamento, che ne fanno degli strumenti adatti a un uso prettamente amatoriale e non certo professionale come invece il costo all'origine, e ancor più il blasone legato al nome altisonante, suggerirebbero. Senza contare che l'esemplare in oggetto monta una coppia di Xenotar e non di APOgon |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 6:20
Concordo.Ho posseduto i Rollei Twin e confermo la loro fragilità. Tendono spesso ad incepparsi. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 7:43
Fragilità insita nel progetto dovuta all'estrema complessità del meccanismo di funzionamento con un solo caricatore. Insufficiente la lampada da 150W per un formato, 35mm, già buio di suo, che ne limitava la dimensione dello schermo e dunque dell'immagine proiettata. Negli anni 80-90, su invito di Lipu, Gol, Sicf etc., ho effettuato molte proiezioni sulle Aquile Reali e sui rapaci europei in generale al Museo di Storia Naturale di Milano, all'Acquario etc. Su grande schermo 3x3m i 250W anche di Leitz e Zeiss erano appena sufficienti. Differente invece la linea 6x6, di cui ho tre esemplari, uno avuto in regalo più di 30 anni fa da un amico negoziante in quanto caduto a terra e con la calotta metallica rotta, che ancora funziona bene. Spettacolare l'ultimo modello Rolleivision 66 Dual P, robusto e prestazionale, che uso in coppia realizzando una specie di dissolvenza incrociata senza centralina, molto godibile |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 14:50
La dissolvenza incrociata senza centralina non può essere una dissolvenza incrociata, questo detto in tutta onestà, e francamente non capisco come possa essere considerato buio un fotogramma di 8,64 cmq di superficie, ma illuminato da una lampada da 150 Watt, mentre possa dirsi luminoso un fotogramma di 31,36 cmq, ossia una superficie 3,63 volte maggiore, illuminato da una lampada da 250 W e proiettato per il tramite di un obiettivo da proiezione, e parliamo solo di ottiche standard, quasi certamente meno luminoso di suo! Poi ovviamente esistono anche proiettori per il 35 mm un pochino più potenti di 150 W così come anche delle camere di proiezione un pochettino più luminose di quelle standard ... e chiaramente stiamo sempre parlando di proiettori per il formato 35 mm. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 15:09
Il Leitz era 250W |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 17:37
Si, se n'è già parlato, sono sempre le stesse obiezioni, la potenza di assorbimento di una lampada non è correlata linearmente all'intensitá luminosa emessa, così come la trasmissione e l'efficienza di un condensatore 24x36 non sono identiche a quelle di un 6x6 |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 17:58
A 5m di distanza( CAMPO INQUADRATO DI CA. 100 POLLICI) ,proiettando col 90mm ( 24x36) , la differenza tra 150 w e 250 w era MINIMA. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 22:17
Per la precisione 92 pollici sulla diagonale del formato caro Giuliano, molto più prosaicamente, e nelle condizioni da te descritte, l'ingrandimento risultante è nell'ordine dei 54 X lineari. Comunque devo dire che si, in effetti la differenza di luminosità e di brillantezza fra due diapositive proiettate con 150 W e 250 W, pur non essendo propriamente minima è comunque molto meno eclatante di quanto i soli freddi numeri potrebbero indurre a credere. La massima dimensione alla quale personalmente ho avuto la possibilità di proiettare è stata di 2 metri per 3 (85 X lineari) e devo dire che lo stesso discorso fatto appena sopra vale pari pari anche per le lampade dei miei Ektapro, allorquando cioè proietto a 1/2 potenza e a potenza intera, anche se è bene precisare che quella che comunemente è considerata la mezza potenza di una lampada da 300 W si aggira pur sempre intorno ai 200 W e non ai 150 come normalmente si ritiene. Con l' extra-light inserito però la brillantezza dell'immagine proiettata se non raddoppia, sempre rispetto alla mezza potenza beninteso, ci manca davvero poco ... ma va detto che nel caso specifico si tratta pur sempre di una emissione luminosa di circa 370 watt. |
| inviato il 15 Marzo 2018 ore 22:29
La trasmissione luminosa e l'efficienza generale di un condensatore dipende dal condensatore stesso e non dal fatto che esso sia realizzato per il formato Leica o il 6x6 ... senza considerare che ai fini della fruibilità/godibilità generale di una proiezione una uguale rilevanza, se non addirittura maggiore, la assume la verniciatura della stessa camera di proiezione e questo, a onore del vero, è un aspetto della proiezione che quasi mai viene considerato. |
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