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Vita aliena intelligente - 2°


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avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2017 ore 22:50

Oltretutto sti animali che vivono in ste condizioni hanno il metabolismo di un criceto morto, ciò significa che per riprodursi ci vuole l'aiuto dello Spirito Santo (come si dice dalle mie parti MrGreen ) e come ho detto questa non è una cosa positiva a livello evolutivo

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 7:49

Come se non bastasse, in occasione del ritrovamento del Titanic, sono state trovate forme di vita a 3.800 metri di profondità. Quindi niente luce solare, ambiente freddo e pressione elevatissima.

E non stiamo parlando di batteri :-P

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 8:20

Conosciamo più la superficie di Marte che i nostri fondali oceanici. Non lo dico io ma gli esobiologi

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 8:21

Noi di che cosa c'è là fuori non ne sappiamo praticamente nulla.

Sappiamo che ci sono altre Galassie, altre Stelle ed altri Mondi, mondi più o meno uguali alla Terra oppure estremamente diversi.

E stop.

Poi facciamo un sacco di illazioni su vita aliena, ed è giusto che le facciamo, ma di evidenze certe non ne abbiamo.

Gli oceani, i nostri, sono stati esplorati per il 5% (cinquepercento) della loro estensione, e dunque non sappiamo molto nemmeno di quelli, trovano specie nuove ogni pochi mesi, e pesci dati per estinti alla fine si è scoperto che si godono tranquillamente la vita ancor oggi.

Qui sulla Terra abbiamo insetti che sparano esplosivo, farfalle che migrano in altri continenti con voli che richiedono 3 o 4 generazioni per farli, anguille che viaggiano per più di mezzo pianeta per deporre un po' di uova, quando hanno dei fiumi a pochi chilometri da dove vivono, ed alla via così: la Vita è la cosa più sorprendente del pianeta.

Secondo me, quando troveremo, e la troveremo, una razza intelligente, questa supererà le nostre più ardite illazioni.

E....potrebbe essere l'ultimo nostro ritrovamento, ci potrebbe portare al nostro annientamento: fanno male, malissimo ad inviare messaggeri a giro per la Galassia.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 9:08

Il problema della fonte di energia "migliore" per sostenere organismi autotrofi potrebbe riguardare solo l'inizio della vita su ciascun pianeta; nel senso che, una volta iniziate le rispettive catene evolutive, a prendere il sopravvento sarebbe quella alimentata dalla fonte più comune e abbondante su "quel" pianeta. Quindi non escluderei a priori la possibilità di pianeti interamente colonizzati da organismi autotrofi evoluti, ma di tipo diverso da noi.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 9:19

Tra l'altro non è neppure detto che le catene di DNA di questi esseri siano basate sul carbonio come le nostre. Potrebbero essere ad esempio a base di silicio come è stato ipotizzato sia dalla scienza che dalla fantascienza (se qualcuno ha visto Capitan futuro)

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 10:08

Mirkopetrovic
Tra l'altro non è neppure detto che le catene di DNA di questi esseri siano basate sul carbonio come le nostre. Potrebbero essere ad esempio a base di silicio come è stato ipotizzato sia dalla scienza che dalla fantascienza (se qualcuno ha visto Capitan futuro)


Mi hai fatto ricordare quel film con David Duchovny - Evolution MrGreenMrGreenMrGreen


avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 12:28

Siamo perfettamente d'accordo sul fatto che tutto è possibile, ma a sto punto per la vita non è piu necessario che ci sia acqua, una temperatura decente o qualsiasi altra clausola inclusa nell'elenco pianeti dove si può trovare la vita.

Con questa premessa, cioè che tutto è possibile la valutazione di Ooo della possibilità di trovare vita nei pianeti da lui descritti perde significato.

Se non poniamo vincoli la vita la possiamo trovare ovunque.

A sto punto perché ci deve essere acqua? Possono esistere forme di vita a cui non serve, possono usare altro.

Perché una temperatura decente? Possono esistere forma di vita enche a temperature assurde

E in questo modo io non mi sarei divertito a scervellarmi per capire se con le mie conoscenze sarei arrivato ad una conclusione che mi soddisfacesse.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 12:37

A sto punto perché ci deve essere acqua?


perchè l'acqua è un solvente naturale in cui si verifica il maggior numero di reazioni chimiche, comprese quelle che hanno portato alla vita

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 12:38

Qui sulla terra, che ne sai che in un altro pianeta non possa essere successo in un altro liquido? O in un gas, o addirittura dentro un minerale

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 12:43

infatti è la prima, e la più probabile, delle tante possibilità, mica ho detto che è l'unica? anche il metano liquido potrebbe ospitare la vita

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 12:50

Perché la più probabile? Perché qui sulla terra è successo così?

Ma la vita sulla terra per come la conosciamo potrebbe essere un'eccezione, potrebbe essere che è più facile che si sviluppi e si evolva la vita nel metano piuttosto che nell'acqua.


avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 13:03

Il problema non è supportare la vita il problema è crearla.

Allora la vita sulla Terra non dovrebbe essere partita mai.
Le condizioni erano completamente differenti rispetto alle attuali.
Le condizioni idonee all'origine della vita possono essere differenti per quel che ne sappiamo. Si è provato in laboratorio a riprodurre una condizione primordiale (terrestre) e si sono ottenuti degli aminoacidi.
e poi devi deciderti se il problema è lo start o il mantenimento. CoolMrGreen
Io ho sostenuto un'ipotesi che prenda in considerazione uno sviluppo sul carbonio, per quanto non si possa escludere uno sviluppo sul silicio, e neanche si può escludere uno sviluppo della vita in cui il mezzo solvente non è l'H2O ma per esempio il metano liquido.
Trascuriamo un momento queste ipotesi e stiamo sulla buona acqua e sul buon carbonio. Su quello ho fatto le mie congetture su un mondo senza la luce di una stella. Continuo a sostenere che questo è possibile, e credo che le prove siano già sul Nostro pianeta.
Metabolismo di un criceto morto? ma che te ne frega a te? :-PMrGreen
Sempre supponendo che tu abbia ragione (ne dubito fortemente)...
Il metabolismo è una velocità, e la velocità è anch'essa da correlare al tempo.
In un mondo dove il tempo c'è, a sufficienza, differentemente dal nostro che pare finisca relativamente in fretta...
E poi abbiamo esempi notevoli di progressione logaritmica. Siamo rimasti unicellulari per un miliardo e passa di anni, tanto per dare un'idea. Cioè si va a fare le pulci sul metabolismo altrui quando noi per più di un miliardo d'anni siamo rimasti monocellulari?
Lo sviluppo della vita è logaritmico, per quel che ne sappiamo. Ci siamo mossi come criceti morti e schiacciati da una pressa per un tempo enorme, il colpo di reni lo abbiamo dato all'ultimo, e l'accellerazione continua.
Non farti quindi dei problemi sul metabolismo delle grotte o del "modello grotta" esportato su un pianeta, è un NON problema.
La vita trova la sua strada anche per accelerare.

in un certo senso è come se la vita che è partira sulla Terra adesso si trovasse in un altro pianeta tanto sono differenti le condizioni iniziali e le attuali. e tu ti fai dei problemi su come possano farcela questi poveri unicellulari extraterrestri?

questo lo conosci?

è in grado di sopravvivere più di 30 anni senza cibo e acqua e di resistere a temperature che vanno da -272 gradi centigradi (°C) a 150°C, ovvero circa dallo zero assoluto alle temperature di una torta nel forno .
siccome gli sembrava troppo poco, può sopravvivere anche al vuoto nello spazio, non si sa mai.

per crearsi la vita non deve esserci ossigeno? altro che fotosintesi...
Prima della comparsa della vita, l'atmosfera terrestre era prevalentemente costituita da azoto, anidride carbonica, vapore acqueo e pochi altri gas, mentre l'idrosfera era caratterizzata quasi esclusivamente da acqua allo stato liquido, considerando le elevate temperature del "giovane" pianeta terra. Sotto l'azione di fonti di energia libera quali i raggi ultravioletti solari e le scariche elettriche dei primi temporali, i gas atmosferici e le sostanze presenti negli oceani avrebbero dato luogo ad una serie di reazioni chimiche con la conseguente formazione delle prime molecole complesse. Tali molecole si sarebbero quindi accumulate in grande quantità negli oceani, dal momento che l'assenza di ossigeno e di qualsiasi organismo in grado di metabolizzarle ne limitava significativamente il degrado (attualmente, un terreno di coltura con le caratteristiche del brodo primordiale, abbandonato in natura, verrebbe rapidamente ossidato e metabolizzato). In questo ambiente ancestrale, con dinamiche ancora oggi non del tutto chiare, si sarebbero formati i primi agglomerati di molecole organiche abbastanza complessi da poter essere definiti cellule[1] [2] .

it.wikipedia.org/wiki/Brodo_primordiale

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 13:31

Chiaramente il problema è prima creare altre forme di vita poi supportarle

Sul fatto che la vita sia possibile siamo d'accordo ma per me resta solo la possibilità di una vita batterica o al massimo con l'aggiunta di piccolissimi organismi pluricellulari, nient'altro.

Possiamo continuare all'infinito l'ho detto pagine fa, non c'è nulla che mi possa far pensare diversamente. Le ho pensate tutte, energia non sufficiente. E anche quando fosse sufficiente all'inizio il consumo con un'ecosistema come il nostro sarebbe talmente alto che si estinguerebbero in tempi molto rapidi (geologicamente parlando)


La quantità di energia solare catturata dalla fotosintesi è immensa, dell'ordine dei 100 terawatt, che è circa sei volte quanto consuma attualmente la civiltà umana.

it.m.wikipedia.org/wiki/Fotosintesi_clorofilliana?wprov=sfla1

Dove la trovano così tanta energia?


avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2017 ore 13:32

il tardigrado!!!! se non è alieno questo!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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