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ma un grandangolo serve davvero?


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avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:04

Posso dire una cosa che ho in gola da un paio di anni ?
Ma che palle il passo indietro passo avanti !!!!
OOOOoooo ! finalmente l'ho detto , era tempo.
P.S. Ale non ce l'ho con te, è troppo che sento questa cagata

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:05

Applausi!!!!

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:06

anche a te che mi hai preceduto

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:33

XD tranquillo!!
Hai ragione, io in questo rompo davvero le scatole perché uso solo fissi... E quindi o cammino... O me la prendo... In posti non belli!!

Poi chiaramente, fra 11 e 16mm c'è un rapporto quasi di 1.5 di zoom, che è oltre la portata del passo! ( Io la individuo in 1.25x di zoom in avanti e in dietro oltre meglio cambiare obbiettivo)

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:33

Sempre riguardo al "passo indietro", mi permetto di allegare per l'ennesima volta le pagine in cui Erwin Panofsky, ne La propettiva come forma simbolica* (op. orig. Die Perspektive als symbolische Form, 1927 - da allora testo di riferimento sull'argomento) tratta degli studi di prospettiva rinascimentali, in particolare il De Prospectiva Pingendi di Piero della Francesca**, a proposito delle deformazioni anamorfiche che qui vengono definite "aberrazioni marginali":



Leonardo, in uno dei suoi due codici parigini (quindi tra il 1489 e il 1516), approfondì questo fenomeno.
Da E. Panofsky, cit. p. 72:






Quindi Panofsky sintetizza le parole di Leonardo come consiglio "a evitare la distanza ravvicinata".
Però Leonardo parlava di pittura, in cui si ha a disposizione uno spazio immaginario quindi si può arretrare quanto si vuole. In fotografia purtroppo c'è spesso un muro o qualcos'altro che impedisce tale azione.

Anche Andreas Feininger (lo cito un'altra volta a costo di apparire ripetitivo e dottrinario, ma è il mio riferimento fondamentale), mi sembra in Principi di composizione, (ma potrebbe essere ne L'occhio del fotografo) per la foto con finalità documentaria consigliava, qualora lo spazio lo consentisse, di allontanarsi dal soggetto usando una focale che si avvicinasse il più possibile alla normale per avere un'immagine che restituisse efficacemente spazi e proporzioni.
In architettura, se vuoi fotografare un edificio intero, con il normale puoi prenderlo solo se c'è interposto un ampio spazio. Quindi spesso tocca fare uso dei grandangolari, soprattutto negli interni.


* www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-prospettiva-come-forma-simbol
** Redatto verso la fine del XV secolo (non si conosce la data esatta) forse è da considerarsi il primo trattato sistematico di prospettiva piana, per quanto tale materia fosse già stata ampiamente studiata nel corso del '400. Si ricordino gli apparecchi ottici realizzati da Filippo Brunelleschi e come Leon Battista Alberti, nel De Pictura, tratti l'argomento. Anche i disegni e i dipinti di Paolo Uccello dimostrano studi approfonditi della prospettiva, cosa peraltro riportata ne Le vite... di Giorgio Vasari (1568).

avatarjunior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:46

Verissimo e aggiungo che gli zoom spesso sono insostituibili. Poi uno giustamente, visto che scatta per hobby, per diletto, sceglie per una sua filosofia di usare solo fissi, o solo una focale, e non c'è niente di sbagliato, intendiamoci.
Io, per esempio, in questo momento appartengo a questa categoria, mi affascina la focale fissa, principalmente nel range fra il 28 e il 50 (eq.). È una scelta, basta essere consapevoli che alcune foto ce le perdiamo. Altre, magari, ci verranno meglio e comunque ci divertiamo di più.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 19:57

Il grandangolo se piace e per certe inquadrature serve eccome più grandangola meglio è se è anche zoom è ancora meglio
A patto che piaccia il risultato finale (genere fotografico)
e a me piace.

user4758
avatar
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:06

Ho utilizzato per diverso tempo un 16-35 ma era un range di focali che non mi convinceva... con l'11-24 (in abbinamento ad un fisso 35/50 o al 24-70) ho raggiunto la pace dei sensi! MrGreen

Con gli ultragrandangolari è importantissimo "riempire" bene l'inquadratura






ma possono essere anche usati per creare un senso di vastità e condurre lo sguardo verso il soggetto principale




In interni gli 11mm sono semplicemente fantastici a patto di scattare con il giusto pdr!









avatarjunior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:19

In interni gli 11mm sono semplicemente fantastici a patto di scattare con il giusto pdr!

Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!
Ero rimasto a 20/30 anni fa, quando grandangolari non fish-eye sotto i 16\17mm non esistevano nemmeno...Sorry

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:28

Angolo di campo enorme! Ma la foto deve piacere,non a tutti garba un primo piano esageratamente grande ed il resto piccolino......una cucina che diventa un aeroporto.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:30

Grazie Zeppo

avatarjunior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:34

Belle Zeppo!! Ora però ti blocco perchè quel 11-24 costa troppo..

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:36

Ero rimasto a 20/30 anni fa, quando grandangolari non fish-eye sotto i 16\17mm non esistevano nemmeno..


Qualcosa c'era, però a prezzi astronomici. A p.11 di questo catalogo stampato tra il 1982 e il 1984:
www.marcocavina.com/brochure_foto/nikon_nikkor_ais_02_1986_it.pdf
Ci sono il 15mm f/3.5 (costava un rene) e il 13mm f/5.6 (bisognava venderli entrambi i reni).
Il 15/3.5 era difficile da gestire per la vulnerabilità ai riflessi.*
Il 13/5.6 è ancor oggi eccezionale per la quasi completa assenza di distorsione.

* www.marcocavina.com/articoli_fotografici/TEST_15mm_Nikkor/00_pag.htm

user4758
avatar
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:37

Belle Zeppo!! Ora però ti blocco perchè quel 11-24 costa troppo..


Come alternativa c'è l'ottimo Sigma Art 12-24 per metà del prezzo... ;-)

avatarjunior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:58

Ci sono il 15mm f/3.5 (costava un rene) e il 13mm f/5.6 (bisognava venderli entrambi i reni).
Il 15/3.5 era difficile da gestire per la vulnerabilità ai riflessi.*
Il 13/5.6 è ancor oggi eccezionale per la quasi completa assenza di distorsione.

Interessante, non li ricordavo.

Sì Niko, mi riferivo alle reflex.

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