user46920 | inviato il 11 Dicembre 2016 ore 21:24
@Pollastrini: "..Per quanto riguarda il risultato finale, secondo me il BN deve presentare sempre una percentuale di Bianco assoluto (255, 255, 255) ed una percentuale di Nero assoluto (0, 0, 0)." “ Sui gusti non si discute, ma quei valori corrispondono a patacche bianche e nere, rispettivamente. „  “ Se per te un B&N DEVE avere una percentuale di patacche, al solito, senza fare delle chiacchiere che restano solo tali, perché non posti delle immagini che quelle patacche hanno, così vediamo come sono? In attesa. „ Ma di che patacche stai parlando, Pollastrini? ... possibile che debba sempre finire a birra e salsicce ??? Se non hai capito il significato di quello che ho detto sopra, basta chiedere con il dovuto garbo ... e ti sarà data risposta con il dovuto garbo (se la richiesta ha un briciolo di senso ad esistere), ma sinceramente io non ho capito nulla della tua richiesta sgarbata nei miei confronti (sinceramente). |
| inviato il 11 Dicembre 2016 ore 21:56
@Pierfranco Fornasieri È sempre un' ottima tecnica la divisione della scala tonale. Di tecniche per un buon B/N se ne sono sviluppate molte negli ultimi anni e tutte molto efficaci a seconda della tipologia di immagine. Quella di Adams non ha comunque ancora nulla da invidiare alle più recenti sviluppate per post produzione. Complimenti per la tua galleria sul web.. |
| inviato il 11 Dicembre 2016 ore 22:04
Stile e classe indiscussi per Pierfranco. PP sobria che lascia spazio al contenuto. Chapeaux. Metto anch'io la mia che parte da questo Tiff.

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| inviato il 11 Dicembre 2016 ore 22:59
@Pierfranco Fornasieri Bellissima gallera di bianconero, e personalmente è incoraggiante sapere che i risultati provengono da un uso accorto della luce senza manipolazioni. E si vede anche dal senso di realtà dei volumi che traspare dalle immagini. Mi scarico subito il libro |
user46920 | inviato il 11 Dicembre 2016 ore 23:45
Ottimo link, Pierfranco ... ho dato un'occhiata veloce e mi sembra un testo intelligente. Da pag 128 del pdf, c'è l'argomento trattato finora qui nel thread ... |
| inviato il 12 Dicembre 2016 ore 18:53
Un po' di bianco non fa mai male, ma nemmeno un po' di nero. Mi sono riletto un po' le varie considerazioni su sti benedetti punti di bianco e punti di nero. Per esempio ci sono bianchi riflettenti e bianchi non riflettenti, di sicuro i due avranno due valori diversi. Invece ho l'impressione che qualcuno sostiene che il bianco è bianco è va tenuto a 255, magari se è un po' meno bianco 250. Per esempio il bianco come la neve, velato con sottili sfumature poco accennate oppure le alte luci sulla pelle normale si collocano in zona 8, che corrisponde a 205 sull'istogramma. Il bianco senza trama, ma non propriamente bianco, si colloca in zona 9 che corrisponde al 230 dell'istogramma. Quindi forse è quel bianco altamente riflettente, lucido, traslucido che va più in alto, ma bisogna stare attenti al bianco in questione. Io non sono sicuro che il bianco va tirato a mille per forza. Lo stesso vale in senso opposto per il nero, la zona 1, che corrisponde al 26 dell'istogramma, è leggermente più chiara della zona 0, che corrisponde allo 0 zero dell'istogramma, ma è ancora priva di dettagli. Insomma da 0 a 26 ce ne passa. Che poi in una foto ci debbano essere dei punti bianchi e neri puri questo è senz'altro vero, ma più probabilmente si parla di punti, appunto, puntini, linee, ma non necessariamente ampie zone. Questi piccolissimi accenni di 0 e 255 muovono l'occhio su un immagine che deve essere equilibrata. Che poi tutto è il contrario di tutto mi sta bene e che l'interpretazione non si discute anche. Per esempio nella mia immagine il bianco che si potrebbe definire mediamente riflettente è collocato circa in zona 8 e mezzo e mi corrisponde a 220/25 dell'istogramma. Certo che se li per terra illuminato dal sole c'era un posacenere da bar della cinzano magari mi arrivava a 235/40 sull'istogramma e nel suo punto di riflessione del sole arrivava a 250. I miei punti, puntini e linee 0 e 255 sono alcuni pixel delle puntine sulla porta, alcuni pixel nell'ombra della foglia e la striscia di ombra fra le due ante della porta. Per conto mio devono essere solo quelli i punti in questione. Poi sicuramente le elaborazioni si possono fare sia per il web che per la stampa, personalmente propongo sempre in file per la stampa perché mi piace di più ed è più facile identificarlo in una stampa. Insomma quando identifico una stampa con un file da web proprio non riesco a vederla, non ne trovo l'armonia, la vedo sempre secca. Non dico che sia sbagliato, più probabilmente sarà un mio limite, non mi piace, non mi rispecchia la realtà, si trova in disaccordo con la mia memoria visiva.
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user80653 | inviato il 13 Dicembre 2016 ore 0:40
Mi trovo sostanzialmente d'accordo sulla la necessità di creare in ogni immagine ciò che io definisco il punto bianco e il punto nero. Il punto bianco (250, non 255!!) dovrebbe essere creato sulla zona più chiara dell'immagine, ma solo se nella foto è davvero presente una zona luminosissima . Molto spesso è sbagliato portare a 250/255 l'area che è semplicemente la più luminosa dell'intera foto. Per cui non condivido assolutamente la critica mossa a Ulysseita circa la sua foto con la scala a chiocciola che sarebbe priva di un bianco 255. In quella foto la mancanza di un bianco 255 è più che corretta perchè, nella scena reale, non c'era nulla con una luminosità così alta come potrebbe essere, ad esempio, una lama di luce sopra uno scalino. Il punto nero a zero, invece, secondo i miei gusti non solo deve essere creato nell'area semplicemente più scura dell'immagine, ma l'area a zero deve essere abbastanza ampia. Quasi sempre quella "macchia" nera e illeggibile divente la "chiave" dell'intera foto. Una volta fatto il punto bianco e il punto nero, resta da regolare la parte centrale dell'istogramma e qui non ci sono regole da seguire se non quelle dei propri gusti personali e dell'interpretazione soggettiva. Il tutto seguendo il buon gusto, la giusta misura e senza creare storpiature. E a proposito di storpiature spero mi sia concessa una critica bonaria a tutti coloro che si sono cimentati nell'elaborazione della foto dove compare una ragazza con palloncini. Non vi pare che sia fastidiosa per l'occhio e spiazzante per la mente una fotografia che mostra nuvole da uragano sopra una terreno in pieno sole? Capisco la necessità di recuperare le nuvole... ma senza esagerare in questo modo! |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 7:12
@Occhiodelcigno "Ma di che patacche stai parlando...." Quando stampi, tutti i grigi che sono sotto circa i 15, praticamente, ti vengono neri, e tutti i chiari sopra i 240 ti vengono bianchi, al limite del bianco del sottofondo della carta. Se imposti il nero a 0 ed il bianco a 255, ti ritrovi tutto quello che va da 0 a circa 15, nero, e quel nero è privo di segnale, non ci leggi in quei neri, e tutto quello che va da circa 240 a 255 te lo trovi bianco bruciato, non ci leggi in quel bianco. Tieni presente poi che finito il fotoritocco bisogna dare lo sharpening di stampa, che ti scurisce ancor più quei neri tappati e quei chiari già strinati: su stampe di qualità non si imposta mai il nero a 0 ed il bianco a 255, mai, proprio per evitare clipping, posterizzazione da sharpening. Quelle zone dove non ci si legge, nere o bianche, in immagine appaio come macchie nere o macchie bianche, sono macchie prive di dettagli all'interno, e le macchie in Toscano si chiamano "patacche". Quelle macchie sono molto evidenti in stampa. Questione di gusti, l'avevo detto. Comunque, sarei veramente curioso di vedere una stampa fatta impostando il nero a 0 ed il bianco a 255 in fotoritocco, proprio curioso. |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 8:42
sbaglio o qua non stiamo stampando ma guardando a monitor? |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 9:17
bè ma se parliamo di foto mio pensiero è che lo scopo sia stamparla, dopo un po' di prove ho visto che mio stampatore arriva intorno ai 250 con i bianchi, ma superarlo non va bene come spiegato da altri sopra |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 10:01
Ringraziando l'occhiodelcigno per il gioco che ora vado a guardarmi vorrei avere un vostro parere, senza peli sulla lingua mi raccomando, su questo B&N (dopo vi dirò come l'ho sviluppato)... so che la composizione è poco interessante ed infatti non chiedo giudizi su quella ma solo sullo sviluppo grazie a tutti e buona giornata Roberto
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| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 10:07
Newbobolix secondo me manca un po' di contrasto specialmente nei mezzi toni .. tutto troppo grigio ! |
user46920 | inviato il 13 Dicembre 2016 ore 10:23
“ sbaglio o qua non stiamo stampando ma guardando a monitor? „ Infatti ... e ai vari "stampatori" dico che non c'è molto altro da aggiungere. Per me è strano anche il fatto che se ne faccia menzione in questo modo inutilmente confusionario, in quanto la codifica per la visione a monitor è una, mentre quella per la stampa è un'altra ... o tutt'altra (e mi pare anche logico - visto che il monitor è una sorgente di luce, mentre la stampa no). .. mi pare anche stùpido questo continuo cercare di creare inutili dispute, per voler sempre attaccare qualcun altro, come se la cosa più importante fosse quella di affermare la "stupidità" degli altri e la "super furbizia" o la propria "infinita esperienza" (quasi sempre facendo solo figure becere). Consiglio di bervi una o due camomille, prima di mettervi alla tastiera! Siamo qui per valutare tutte le cose che riguardano il BN ... e pian piano, con la dovuta calma, riusciremo a sbrogliare tutti gli aspetti che ci interessano. |
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