user108700 | inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:25
Poi non vorrei dire.. ma i vetrini focus li fanno ancora e li vendono. Certo, ma per 70D no dato che non è prevista la sostituzione. E anche se ti arrangi poi hai un botto di problemi perchè il software che gestisce l'AF non compensa per la presenza di elementi di disturbo su un focus screen differente. Chiaro che un tempo lo si faceva anche senza vetrino splittato, ma c'è il giusto equilibrio (ognuno ha il suo) tra comodità e manualità... altrimenti possiamo tutti tornare direttamente ai prototipi delle prime macchine fotogradiche antiche. ;) Cheers |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:29
Ma quale giusto equilibrio! Imparate a usare gli occhi come si deve, imparate prima di tutto a valutare bene le distanze con la propria testa, imparate a usare la messa a fuoco manuale, a diffidare di cosa dice l'autofocus e imparate a cioccare le foto che tanto sbagliarle in digitale costa zero. Sbagliate ragazzi sbagliate e sbagliate, soltanto così si impara ad usare bene la propria attrezzatura e far fotografie. Ma coi cosa significa altrimenti torniamo ai prototipi delle prime macchine macchine fotografiche antiche... Cosa credete che una folding o banco ottico di oggi siano poi così tanto diversi da una macchina fotografica di inizio secolo scorso...? |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:32
“ È inconcepibile leggere che caricare il rullino in una medio formato è più difficile che caricare il rullino in una macchina fotografica formato 135. „ dove l'hai letto? un rullino è un rullino, cambia poco o nulla. “ Porca paletta ma il mio primo rullino medio formato l'ho carito da solo nella Rolleiflex di mio padre, avevo 8 anni... non ero e non sono un fenomeno ma mio dio non ci vuole una specializzazione nel caricare un rullino ne medio formato ne piccolo formato! „ anch'io più o meno a quell'età mi divertivo, alle elementari ero l'unico a scattare con reflex mentre al max i miei compagni avevano la compattina automatica, ma era tutto merito di mio padre che è fotografo e armeggiavo sempre la sua attrezzatura. “ Non ci posso credere, leggere anche che avete difficoltà con la messa a fuoco manuale su reflex digitale è la ciliegina sulla torta... „ mi sa che leggi quello che ti pare... sto dicendo che è diverso, non parlo di difficoltà, ma che è un altra cosa. “ Poi non vorrei dire.. ma i vetrini focus li fanno ancora e li vendono. „ certo, l'hai cambiato? hai ritarato l'esposimetro poi? dai su so cose diverse, erano progettate per essere messe a fuoco a mano in modo veloce e preciso, con le fotocamere digitali è meglio se ti affidi all'AF. Un obbiettivo moderno ha una ghiera di messa a fuoco di una frazione, con gli obbiettivi manuali ci mettevi una vita a girarlo |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:39
Ma quale diverso... La messa a fuoco manuale di oggi si fa nello stesso modo di ieri, ne più ne meno... E ieri come oggi le presunte difficoltà di messa a fuoco sono identiche, prova una Nikon F3 con vetrino di messa a fuoco privo di stigmometro poi mi dici quanta differenza c'è tra quel mirino e quello di una moderna reflex digitale... praticamente zero. Poi non vorrei dire ma guardate che se l'esposimetro sbarella per un motivo o per un altro ancora oggi la regola del 16 funziona benissimo... |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:40
no,Husky.. onestamente non l'ho cambiato e non sento bisogno di cambiarlo. Quando uso le lenti manuali (ho qualche Zeiss) metto a fuoco agevolmente ad occhio e non mi pare di sbagliare fuoco. Ho ancora tutte le fotocamere che mi ha lasciato mio padre in eredita'.. ci saranno una ventina di obiettivi per 35 argentico. Più parecchi per medio formato e qualche perla per folding e banco ottico. Non trovo molta differenza tra questi e gli Zeiss moderni (per quanto riguarda la difficolta' di messa a fuoco). Il banco si..non e' poi cosi facile da arrangiare :) spesso devo usare la lente :) |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:44
Va beh ma la lente sul vetro smerigliato del banco ottico per una più agevole messa a fuoco è quasi d'obbligo tutti i professionisti che conosco e utilizzano ancora questi sistemi, non hanno mai fatto senza, idem io. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:49
“ prova una Nikon F3 con vetrino di messa a fuoco privo di stigmometro poi mi dici quanta differenza c'è tra quel mirino e quello di una moderna reflex digitale... praticamente zero. „ e perché mai dovrei togliere lo stigmometro boh non capisco. “ Quando uso le lenti manuali (ho qualche Zeiss) metto a fuoco agevolmente ad occhio e non mi pare di sbagliare fuoco. „ su fotocamera digitale? su 35mm? beh beato te. Su medio formato non ho bisogno di vetrino spezzato, ma sul 35mm io non ci vedo/riesco bene, poi non si parlava di ottiche manual focus, ma di quelle con autofocus disattivato, hanno una corsa di messa a fuoco ridottissima, basta un nulla che sbagli, niente a che vedere con zeiss ne nuovi ne d'epoca che hanno una corsa infinita. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 17:54
Se non si capisce che cosa significa lavorare a pellicola con un vetrino di messa a fuoco privo di stigmometro siamo alla frutta se non oltre... |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 18:16
“ Ma quale diverso... La messa a fuoco manuale di oggi si fa nello stesso modo di ieri, ne più ne meno... E ieri come oggi le presunte difficoltà di messa a fuoco sono identiche, prova una Nikon F3 con vetrino di messa a fuoco privo di stigmometro poi mi dici quanta differenza c'è tra quel mirino e quello di una moderna reflex digitale... praticamente zero. „ Non conosco la Nikon F3, le mie esperienze con reflex analogiche le ho fatte la Pentax MX prima e con la LX poi. Hanno entrambe un mirino che al confronto con le moderne reflex FF è praticamente una finestra. L'ingrandimento è su entrambe del 97% e nonostante io abbia qualche problema di miopia riesco tranquillamente a focheggiare senza stigmometro. Infatti, visto che è possibile cambiare il vetrino di messa a fuoco, sulla MX ho messo il vetrino con microprismi per ottiche luminose mentre sulla LX ho messo il vetrino a reticolo utile per le doppie esposizioni. Però può darsi che con la F3 sia meglio non lavorare con il vetrino liscio. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 18:26
“ Se non si capisce che cosa significa lavorare a pellicola con un vetrino di messa a fuoco privo di stigmometro siamo alla frutta se non oltre... „ su 35mm in manuale, senza stigmometro è dura, a me non piace senza, non metto in dubbio che ci si riesca, anche se non capisco a che serva complicarsi la vita. Sulla Pentax 67 ho il mirino ingranditore, anche li non va bene, va messo a fuoco senza aiuti supplementari? p.s. questo per dire che le macchine a pellicola erano studiate per agevolare la messa a fuoco manuale, mentre nelle attuali digitali non è così, usano tutti l'AF e se serve mettere a fuoco a mano si usa il live view per fare il fuoco preciso, basta provare una volta a inquadrare con una reflex 35mm a pellicola qualunque per capire la differenza tra i mirini, ma soprattutto gli obbiettivi AF moderni, non hanno una ghiera per la messa a fuoco precisa come può avere uno zeiss o un obbiettivo manual focus del passato. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 18:53
comunque.. avete mai provato la differenza che c'e' tra il guardare dentro ad una 35 e dentro al pozzetto di una rollei biottica?... Per la differenza di prezzo tra una 35 argentica ed una rollei... non avrei nessun dubbio. Neppure se avessi dieci obiettivi FF. |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 18:57
“ x me, uno che inizia non deve nemmeno pensare alla stampa, almeno all'inizio, fa fare tutto al lab, i primi tempi è già tanto se ci prende confidenza e gli piace, figurati mettersi a provare anche la stampa, aggiungi altre variabili al percorso. „ Concordo pienamente |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 19:01
“ ish, ascolta uno che non ha tutta l'esperienza e le conoscenze che stanno sciorinando qui e che, di conseguenza, è passato giusto a Settembre attraverso quello che vuoi fare tu. Prenditi una reflex meccanica vintage con un 50ino luminoso (f2 o 1.8 vanno benissimo), unica cosa importante è l'esposimetro funzionante. Su Ebay te la cavi con 90 euro ad esagerare. Carica la pellicola (parti con il colore perchè chi ti dice che il bianco e nero su pellicola è la stessa cosa mente) e vai tranquillo facendo stampare in laboratorio per il momento. goditi l'esperienza dello scatto che NON è nemmeno lontanamente la stessa cosa del digitale. Dopo una paio di settimane ti renderai conto di quante "facilitazioni" ci sono sul digitale moderno. Riprendi proprio il gusto delle basi, di ragionare una foto anche per un bel po' di tempo prima di scattare e segnati sempre tutto! Tieni un quaderno, o un'app per le note sul cellulare e segna ogni foto. Cosa fotografi, che luce c'era, i dati di scatto. Fidati che ho imparato di più da 6 rullini ben commentati in 3 mesi che in 10 anni di foto e corsi in digitale. ;) Quando sviluppi rivedi le foto con i dati e da lì prosegui nel tuo percorso. Se la cosa ti piace avrai tutto il tempo di pensare allo sviluppo in proprio, alla stampa, ai grandi formati e tutto il circo. „ Quoto tutto tranne che o colore è meglio che il Bianco e Nero, affidando ad un professionista esterno (anche il colore) ne trarrà dei consigli imparando più che da un asettico laboratorio |
| inviato il 11 Novembre 2016 ore 19:07
“ Non ci posso credere, leggere anche che avete difficoltà con la messa a fuoco manuale su reflex digitale è la ciliegina sulla torta... Primo sapete che esiste l'iperfocale? Secondo sapete che i veri professionisti al tempo delle Nikon F, F2, F3 e via discorrendo utilizzavano vetrini privi di ogni riferimento, primi di stigmometro e altro... „ E scatti sempre all'iperfocale? Buon per te, io il 50 f/1.8, il 75-150 f/3.5, 105 f/4 e 300 f/4 a volte li uso anche con soggetti più o meno vicini E voglio lo sfondo sfocato, quindi li uso a TA o giù di lì. Secondo, tra un vetrino di messa a fuoco di una DSLR attuale e quello di una macchina manual focus, anche senza stigmometro, c'è non poca differenza. Uno è adatto, l'altro (molto) meno. “ È inconcepibile leggere che caricare il rullino in una medio formato è più difficile che caricare il rullino in una macchina fotografica formato 135. Porca paletta ma il mio primo rullino medio formato l'ho carito da solo nella Rolleiflex di mio padre, avevo 8 anni... non ero e non sono un fenomeno ma mio dio non ci vuole una specializzazione nel caricare un rullino ne medio formato ne piccolo formato! „ Richiede comunque più attenzioni del 135, che è più o meno a prova di scimmia. Non puoi negarlo, è un dato di fatto. “ su 35mm in manuale, senza stigmometro è dura, a me non piace senza, non metto in dubbio che ci si riesca, anche se non capisco a che serva complicarsi la vita. Sulla Pentax 67 ho il mirino ingranditore, anche li non va bene, va messo a fuoco senza aiuti supplementari? „ Maccome non capisci? Per essere duri e puri, ovvio!! Anzi, i veri duri&puri riescono ad usare alla perfezione il sistema zonale con la regola del 16 su rullino 135-36 e mettono a fuoco perfettamente con un 300 f/2... a stima, altro che mirino! . |
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